Ultima modifica: 9 Maggio 2012
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LA STORIA DEL PANE Seconda parte VISITA AL PANIFICIO

Visita al panificio.

VISITA AL PANIFICIO

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Tutto è cominciato da una domanda. Ci siamo chiesti:”…Da dove viene quel buon pane fresco e croccante  che ogni giorno troviamo sulla nostra tavola?”. Martedì mattina, per dare delle risposte alle nostre domande,  siamo usciti da scuola e siamo andati  a visitare un panificio di Melzo.

Ambrogio, così si chiama il fornaio, ci stava aspettando. Ci ha accolto con un bel sorriso e ci ha accompagnato nel suo laboratorio spiegandoci  molte cose interessanti e svelandoci alcuni segreti del suo lavoro. Lui si alza prestissimo e per velocizzare la sua attività,  utilizza diverse  macchine e si serve di aiutanti molto bravi.

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Il pane di solito  lo fa il panettiere, però si può fare anche in casa e il procedimento è lo stesso.

Per fare il pane occorre:

    1. farina,
    2. acqua, 
    3. sale, 
    4. lievito.

Si deve impastare a lungo. Per fortuna il fornaio ha le macchine  impastatrici.In casa si fa a mano o con le piccole impastatrici elettriche.L’impasto si fa riposare alcune ore,  affinché il lievito si sviluppi e lo faccia diventare soffice.
Quando l’impasto ha raggiunto la giusta lievitazione, il fornaio modella i diversi formati di pane e poi lo inforna.Per modellare i panini si aiuta con macchine che alleggeriscono la sua fatica.Il fornaio controlla con attenzione la cottura, perché il tempo è diverso a seconda delle dimensioni dei diversi formati del pane.

Abbiamo imparato che ci sono diversi tipi di pane che rappresentano la specialità di ogni regione. Eccone alcuni:

  • la Piadina  in Emilia Romagna;
  • le Friselle in Puglia;
  • il Pane Carasau in Sardegna;
  • la Ciabatta in Veneto;
  • la Pitta in Calabria…..

    GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE…..AMBROGIO

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