LA STORIA DEL PANE Seconda parte VISITA AL PANIFICIO
Visita al panificio.
VISITA AL PANIFICIO
[slideshow id=77]Tutto è cominciato da una domanda. Ci siamo chiesti:”…Da dove viene quel buon pane fresco e croccante che ogni giorno troviamo sulla nostra tavola?”. Martedì mattina, per dare delle risposte alle nostre domande, siamo usciti da scuola e siamo andati a visitare un panificio di Melzo.
Ambrogio, così si chiama il fornaio, ci stava aspettando. Ci ha accolto con un bel sorriso e ci ha accompagnato nel suo laboratorio spiegandoci molte cose interessanti e svelandoci alcuni segreti del suo lavoro. Lui si alza prestissimo e per velocizzare la sua attività, utilizza diverse macchine e si serve di aiutanti molto bravi.
[nggallery id=75]Il pane di solito lo fa il panettiere, però si può fare anche in casa e il procedimento è lo stesso.
Per fare il pane occorre:
- farina,
- acqua,
- sale,
- lievito.
Si deve impastare a lungo. Per fortuna il fornaio ha le macchine impastatrici.In casa si fa a mano o con le piccole impastatrici elettriche.L’impasto si fa riposare alcune ore, affinché il lievito si sviluppi e lo faccia diventare soffice.
Quando l’impasto ha raggiunto la giusta lievitazione, il fornaio modella i diversi formati di pane e poi lo inforna.Per modellare i panini si aiuta con macchine che alleggeriscono la sua fatica.Il fornaio controlla con attenzione la cottura, perché il tempo è diverso a seconda delle dimensioni dei diversi formati del pane.
Abbiamo imparato che ci sono diversi tipi di pane che rappresentano la specialità di ogni regione. Eccone alcuni:
- la Piadina in Emilia Romagna;
- le Friselle in Puglia;
- il Pane Carasau in Sardegna;
- la Ciabatta in Veneto;
- la Pitta in Calabria…..
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE…..AMBROGIO