F come FUOCO
Progetto F.A.T.A. banda. Conosciamo il primo elemento: il fuoco
Progetto F.A.T.A. banda….. F come fuoco
Il fuoco nella realtà
Abbiamo cominciato il nostro viaggio, indietro nel passato, fino alla preistoria, dove gli uomini primitivi, vivevano nelle caverne, andavano a caccia di animali e…avevano paura del fuoco! Ma poi, poco a poco hanno imparato a riconoscerlo e a servirsene. L’uomo scopre che la carne degli animali da lui cacciata è più buona se cotta, così decide di raccogliere il fuoco per utilizzarlo. Grazie al fuoco possono difendersi dal freddo, farsi luce, tenere lontani gli animali selvaggi e costruire armi resistenti. Una volta scoperto il fuoco e compreso i vantaggi che possono ricavarne gli uomini devono vigilare per conservarlo. Per migliaia di anni gli uomini non seppero come accendere un fuoco, ma poi un giorno, ci riuscirono. L’uomo ha osservato che battendo delle pietre una contro l’altra scoccano scintille che infiammano le erbe secche e i ramoscelli, anche se si sfrega a lungo due pezzi di legno secco questi si riscaldano e prendono fuoco. Oggi noi utilizziamo il fiammifero o l’accendino per accendere il fuoco.
Ecco che anche noi ci siamo divertiti ad essere degli uomini preistorici facendo dei graffiti, disegnando come vivevano, costruendo degli attrezzi da loro usati e alla fine abbiamo provato a disegnare con i tizzoni.
[nggallery id=149]Ora giochiamo con la parola fuoco….
Come abbiamo già detto, il progetto di quest’anno si chiamerà F.A.T.A. banda: F come fuoco, A come acqua, T come terra, A come aria. E’ così che abbiamo iniziato, giocando prima con le letterine che compongono la parola fata, abbinando ad ogni lettera il simbolo che la rappresenta, poi abbiamo giocato a ricomporre la parola fuoco.
Ognuno di noi, ha immaginato come poteva essere il personaggio Fuoco e, ha provato a disegnarlo con gli acquerelli poi lo abbiamo costruito tutti insieme, utilizzando materiale di recupero come carta, stoffa, scatoloni ecc.
Abbiamo imparato che il fuoco illumina, irradia calore attorno a sé e i raggi termici riscaldano la pelle. Il calore di un fuoco può essere molto gradevole. Ma il fuoco può essere anche pericoloso.
Il fuoco nella fantasia.
Quattro simpatici draghetti che sputano fuoco, ci hanno fatto compagnia con le loro storie e abbiamo così conosciuto il drago crudele, la draghessa innamorata, il drago del mare e il drago guardiano. Ci hanno proposto dei giochi divertenti di direzionalità, con il pennarello abbiamo seguito i tratteggi che rappresentavano il fuoco prima da sinistra a destra, poi dall’ alto al basso ecc. giochi di quantità con il drago guardiano, che è un drago con venti teste. Su un foglio abbiamo trovato il cerchio che rappresentava le teste, il rettangolo che rappresentava le code e il quadrato che rappresentava le zampe e noi abbiamo disegnato, vicino ad ogni simbolo, delle palline che rappresentavano la quantità delle teste, delle code e delle zampe. Ed infine abbiamo aiutato il drago del mare a disegnare le sue onde.
[nggallery id=153]Il fuoco nell’arte
Il sole: un enorme palla di fuoco, è stato dipinto anche da famosi pittori, come Joan Mirò. Mirò era un pittore surrealista cioè dipingeva le cose come le vedeva la sua immaginazione. Uno scrittore ha inventato una storia su alcuni quadri di questo pittore dal titolo: “Il diario del sole rosso”. E’ proprio in questo libro che si racconta della giornata del sole rosso, da quando nasce a quando tramonta, di una luna gelosa, l’uccellino Zefirino tutto giallo, una stella blu innamorata e un bambino di nome Nicolino, che scala un filo lunghissimo di aquiloni. A fare da sfondo a tutto questo ecco i quadri di Mirò… Dove vengono fuori puntini, asterischi, baffi, angoli, triangoli, piramidi e coni, cerchiolini, palline, perline di sbieco, diritti, per traverso … che diventano personaggi di questa bellissima storia.
Anche noi proprio come Mirò, abbiamo provato a disegnare tutto questo con la nostra fantasia ed ecco che prima abbiamo dipinto con le tempere “Il Sole Rosso”, poi lo abbiamo riprodotto usando carta collage e lana.
I testi e gli elaborati grafici, sono stati forniti dalle insegnanti e dai bambini della terza e settima sezione.