A come ACQUA
Progetto F.A.T.A. banda conosciamo il secondo elemento: l’acqua
Progetto F.A.T.A. banda….. A come acqua
I bambini di cinque anni hanno iniziato la conoscenza dell’elemento Acqua partecipando al Progetto educativo:
“FONTANA JONES”
alla ricerca dell’acqua perduta
Questa iniziativa ha previsto un incontro di due ore per ciascuna classe, dove un educatore ha proposto ai bambini prima la lettura di una storia: “Le avventure di Acquerella” un libro ricco di giochi e attività.
Successivamente è stato proposto un planisfero/tabellone di gioco con diversi oggetti connessi all’acqua. I bambini, divisi in due squadre, guidati dalla mascotte del progetto “Fontana Jones”, hanno partecipato a dei giochi motori muovendosi attraverso il planisfero per scoprire le sorprese “educative” riservate loro in questo avventuroso viaggio alla “scoperta dell’acqua perduta”.
Tali pratiche interattive hanno avuto lo scopo di sensibilizzare i bambini ad un corretto utilizzo dell’acqua per evitare sprechi, per privilegiare l’acqua del rubinetto a quella delle bottiglie.
ACQUA DAPPERTUTTO
Acqua da bere, per lavarsi, per lavare i panni, per cucinare, acqua che piove dal cielo, acqua che esce dai rubinetti, acqua del mare dei fiumi…Pensa a quanto è importante l’acqua nella nostra vita. Come tutti gli esseri viventi, anche noi siamo fatti in gran parte di acqua che mescolata ad altre sostanze formano la pelle, i muscoli, le ossa ecc. Anche le lacrime che escono dai nostri occhi sono fatte di acqua e se le assaggiamo scopriamo che sono salate perché contengono dei sali minerali. Ancora prima di nascere eravamo nella pancia della mamma avvolti da un liquido molto simile all’acqua. Abbiamo quindi scoperto che l’acqua è presente in ogni parte del nostro pianeta, mari, oceani, fiumi, laghi.
Nel cielo, l’acqua forma le nubi, cristallizza trasformandosi in neve o grandine, disseta i terreni attraverso la pioggia. Abbiamo letto in classe la storia del signor acqua scoprendo il ciclo dell’acqua e abbiamo osservato alcuni animali che vivono nell’acqua come il pesce rosso, scoprendo delle curiosità su questo piccolo animaletto detto anche ciprino dorato o carassio rosso.
Sono stati fatti anche degli esperimenti: l’acqua è trasparente ma la si può colorare facilmente, aggiungendo della carta velina. Ci sono cose che nell’acqua si sciolgono, come lo zucchero e cose che vanno a fondo, formando una pastella come la farina. Alcune cose galleggiano come i tappi di sughero o i fiori secchi, altre vanno a fondo come i sassi e le conchiglie. L’acqua non ha odore, ma se mettiamo alcune gocce di profumo diventa profumata. Se mettiamo un bicchiere con alcune gocce d’ acqua sopra una candela accesa le gocce si asciugano trasformandosi in vapore, mentre se mettiamo un bicchiere d’acqua nel freezer ecco che diventa ghiaccio.
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L’acqua nell’arte
Siamo alla prese con un artista dal gusto originale, un po’ strano. Questa volta parliamo di Henri Matisse, un pittore francese davvero unico, nato nel 1869 e morto nel 1954.
Lui come molti altri pittori faceva parte di un gruppo di artisti soprannominati Fauves, sapete che cosa vuol dire? Vuol dire Belve, forse penserete che erano cattivi o avevano un brutto carattere? No, in realtà questa definizione era stata data a questo gruppo di artisti per il loro modo di dipingere un pò selvaggio e aggressivo. Abbiamo osservato insieme dei quadri di Matisse e abbiamo visto che sono dipinti con contorni molto semplici e colori vivaci con accostamenti molto forti. Quindi il colore per questi pittori Fauves diventa l’elemento fondamentale più è acceso e meglio è.
Pensate che anche lui, come molti altri pittori, faceva parte di un “gruppo” di artisti che era stato soprannominato Fauves… Il colore per i pittori Fauves diventa l’elemento fondamentale: più è acceso meglio è! Matisse è proprio uno dei protagonisti di quel tempo perchè le sue opere sono ricche di tante tonalità capaci di trasmettere la sensazione del caldo, della luce. Prendiamo per esempio i due quadri che anche noi ci siamo divertiti a dipingere: “I pesci rossi” e “Il gatto con i pesci”. Dopo aver fatto una fotocopia del quadro, l’abbiamo tagliata a metà e incollata su un foglio prestando attenzione ad ogni particolare, nella forma e nei colori.
Poi abbiamo completato la parte mancante del quadro, utilizzando la matita per disegnare e i pennarelli per colorare.
I testi e gli elaborati grafici, sono stati forniti dalle insegnanti e dai bambini di cinque anni della terza e settima sezione