Digital collaborative project: Melzo/Ylitornio
Italia e Finlandia non sono poi così distanti. Non ora almeno.
Ad Ylitornio si trova infatti una Apple School, un liceo per essere precisi. La Preside, con i suoi studenti e supportata da un attivissimo corpo docente, non é nuova a scambi culturali tra scuole europee; ha quindi accolto con entusiasmo la proposta di un gemellaggio tra i due Istituti da cui é scaturito un vero e proprio progetto didattico.
Il progetto ha previsto varie fasi:
un incontro in FaceTime che ha permesso a tutti gli studenti e docenti coinvolti nel progetto di conoscersi e salutarsi “di persona”;
da questo primo incontro é iniziato l’uso condiviso di una piattaforma digitale per scambiare informazioni, pianificare le fasi del progetto e permettere che gli studenti si presentassero.
Ed infine la fase saliente, il soggiorno degli studenti di Melzo in Finlandia per una settimana, dal 27 marzo al 3 aprile: la mattina si condivide il lavoro a scuola creando e organizzando quei materiali che diventeranno un progetto eTwinning, la community delle scuole europee che permette di comunicare, collaborare, sviluppare progetti e condividere idee; i pomeriggi e le serate sono dedicate ad esperienze di conoscenza del territorio, grandi passeggiate sulla neve, visita con la slitta trainata dalle renne al villaggio di Babbo Natale, l’esperienza della slitta trainata dagli husky, la ciaspolata di notte per vedere l’aurora boreale.
Eccoli i millennials dell’Ungaretti: grazie ad un progetto nato un po’ per caso, di quelli che cominciano con un “si potrebbe tentare”, evolvono in un “perché no?” e decollano poi con un “ok, per i ragazzi sarà una grande opportunità, organizziamo”, ora sono qui e se la stanno giocando.
27 marzo.
La partenza é all’ora di pranzo, ma alle 10:30 l’ingresso “partenze” dell’aeroporto di Linate é già occupato da una piccola folla festosa. I ragazzi arrivano accompagnati, trascinando valigioni ingombranti.
I saluti sono sempre faticosi, qualche sorriso si fa un po’ tirato, qualche lacrima scappa; per fortuna ci sono gli amici e gli insegnanti che scherzano più del solito per non lasciare spazio alla malinconia.
Il viaggio é lungo, si arriva a Lulea, in Svezia alle 18:00. E non é finito.
Due ore di pullman ci accompagnano all’albergo che sarà la nostra casa per una settimana: stile nordico, stanze accoglienti.
Siamo tutti un po’ stanchi. Una cena calda, e poi riposo.
Col buio, viaggiando, abbiamo percepito attorno solo boschi e neve.
Domani si vedrà.
28 marzo
Ci si sveglia in un altro mondo. Attorno all’albergo un villaggio di casette colorate, e poi neve, tanta, ovunque. E poco altro.
In tarda mattinata viene a prenderci in albergo Sari, la Preside; con lei ci avviamo verso la sua scuola, il liceo di Ylitornio.
Ad aspettarci nel cortile antistante l’ingresso, tutti gli studenti e gli insegnanti della scuola: ci accolgono “dandoci il cinque” e ci fanno entrare. L’ambiente é accogliente e molto rilassato, pare strano vedere una scuola con i divani, la cucina, gli studenti che girano scalzi. La Preside ci riunisce in un’aula e ci racconta della scuola, del progetto di didattica digitale, dell’importanza del comitato studentesco; ci dice che addirittura quando deve assumere un nuovo insegnante, sente il parere degli studenti (questo sì che é strano forte…).
Sono tutti cortesi e ospitali, ci offrono biscotti e panini dolci con il cinnamomo.
Ma noi dobbiamo andare, ci aspetta un pomeriggio avventuroso, a domani!
Verso le 15:00 partiamo per il centro Valkea, ci aspetta l’esperienza della slitta trainata dagli husky: una distesa enorme di neve, un lago ghiacciato circondato da boschi e l’adrenalina di una slitta che corre, corre, attorno solo il vento tra le betulle. Indimenticabile.
E no, la giornata non é ancora chiusa.
Teniamo d’occhio l’app che ci tiene aggiornati sulle possibilità di vedere l’aurora boreale: attorno a mezzanotte pare ci sarà un picco.
Come per un allarme, ci si veste di corsa, qualcuno indossa la tuta da sci sopra il pigiama, bisogna fare in fretta, guanti, cappello, scarpe da neve, fuori!
Tutti in silenzio, al buio, tutti con il naso in sù.
Fa freddo. Aspetta, porta pazienza.
É una nuvola.
No, si muove, si fa sempre più luminosa, si tinge di verde.
Eccolo. É il miracolo dell’aurora boreale.
É uno spettacolo grandioso.
Ci aspettava.
29 marzo
Oggi a scuola ci aspetta un workshop: divisi in gruppi (rigorosamente misti, Italia e Finlandia!) abbiamo preparato, iPad alla mano, un Keynote di geografia. Poi, per giocare, abbiamo usato l’app “Che cosa sono io?”, un passatempo semplice ma buffo.
Parlare (o provarci almeno…) con i ragazzi finlandesi diventa sempre più naturale. Anche pranzare insieme aiuta: il cibo non é il nostro, si impara a conoscersi anche così, cercando di capire cosa ci fa la salsa di mirtilli sopra il riso…comunque, non é affatto male!
Chiudiamo la giornata scolastica con un’attività all’aperto: facciamo insieme sculture di neve. É divertente, anche se il vento si fa sentire e dopo un po’ i guanti sembrano non bastare.
Ci salutiamo e ci diamo appuntamento a lunedì.
Sono simpatici. Differenti ma simpatici.
Il pomeriggio passa veloce, giochi e chiacchiere in albergo, due passi e una visita al supermercato per vedere le novità: che si comprano i finlandesi quando hanno fame? Anche qui i ragazzi mangiano un po’ di gustosissimo “cibo spazzatura “?
In serata, un curioso esperimento sociale: la Preside ritira tutti i cellulari per due ore.
Siamo costretti a inventarci un tempo senza connessione.
Poco male.
Diventa il tempo per ballare, per cantare, per giocare, per parlare.
Bello.
Ok, ce l’abbiamo fatta.
Adesso però ce lo ridate?
30 marzo
Che giornata pazzesca! Ci svegliamo con un cielo azzurro e terso, questo potrebbe essere il primo regalo di Babbo Natale. Eh sì, perché oggi siamo diretti proprio lì, a Rovaniemi, praticamente a casa Sua.
Un paio d’ore di pullman ci portano alla fattoria delle renne; le Sue, naturalmente…
La tradizionale ospitalità finnica non si smentisce: ci accolgono in un rifugio con biscotti e succo di mirtillo caldo. Oggi conosceremo un animale insolito, nuovo per noi, la renna. No, non solo Rudolph, quella di Babbo Natale…intendono “la renna” in generale…
Con un video ci raccontano le peculiarità di questo animale che, nonostante la vicinanza all’uomo, rimane un animale selvatico che non ama essere accarezzato e mal sopporta toni di voce alti e ragazzi che corrono…per dire…
Comunque, rifocillati da biscotti e mirtilli, informati sulla vita delle renne, saliamo sulle slitte e, trainati da renne docili e mansuete (speriamo), attraversiamo la foresta innevata e silenziosa. Attorno, sono larici e betulle.
L’arrivo é il famoso Santa Klaus village.
Certo, ci sono piccoli negozi di souvenir, qualche locale per pranzare ma la guest star indiscussa é Lui, solo Lui: ci mettiamo in fila e, divisi in gruppi, entriamo a conoscerlo.
Improvvisamente l’età non conta più; e tutti, anche coloro che fino a pochi minuti prima si facevano beffe di tale incontro, ora guardano Santa Klaus con rispetto e soggezione.
E se ti chiede di cantare una canzone con Lui, lo farai;
E se ti chiede di essere buono, beh, proverai ad esserlo, c’è da starne certi.
31 marzo
La giornata parte sonnacchiosa…che diamine, é domenica anche in Finlandia!
Colazione libera, anche se in realtà la fame é puntualissima e di fatto ci ritroviamo tutti in sala da pranzo più o meno contemporaneamente.
Dalle 9:30 alle 11:30 workshop: divisi in gruppi prepariamo materiali, buttiamo giù idee, costruiamo storyboard, insomma lavoriamo ad un paio di progetti che stanno prendendo forma.
Ops, dimenticavo: rigorosamente senza cellulare. Ci siamo dati questa regola…ci hanno dato….all’inizio, ma adesso ci rendiamo conto che non é male: quando c’è una sessione di lavoro, ci liberiamo del telefono. Per recuperare file o materiali, abbiamo iPad, e i social tutto sommato possono fare a meno di noi per quel paio d’ore…
Per pranzo, Sari, la Preside, ci organizza il pranzo in un locale in collina; subito dopo ci aspetta una bella camminata nella neve: arriviamo in un bel punto panoramico dal quale si vede il fiume (ora é tutto un ghiaccio ma d’estate i lapponi ci si rinfrescano facendo il bagno), al di là c’è la Svezia.
Potevamo chiudere la domenica senza il nostro annuale talent?
Naturalmente no!!!
Anche quest’anno infatti ci siamo cimentati nel prestigioso “Ylitornio’s got talent”!
Grandi performance, ricchissimi premi, talenti autentici; per qualcuno un simpatico passatempo, per altri un bel banco di prova, per tutti l’occasione di stare bene insieme, tra applausi e belle risate.
1 aprile
No, di pesci d’aprile non c’è stata traccia, chiariamolo subito.
Mattinata a scuola serissima…si fa per dire…per quanto possa essere serio girare un video che abbia gli animali come protagonisti, con tanto di travestimenti…
Il clima é sempre molto rilassato, godersi gli spazi scolastici compresa la cucina per gustare il caffè e un dolcetto o i comodi divani dell’area comune, ci sembra ormai naturale.
Ci salutiamo dopo aver gustato insieme il pranzo; le poche ore del pomeriggio servono a prepararci per l’uscita serale, la ciaspolata nella neve con la speranza di vedere l’aurora boreale di nuovo!
Partiamo alle 20 e dopo una mezz’oretta di pullman arriviamo all’appuntamento; ci vengono date le ciaspole: prima d’ora molti di noi le avevano solo viste in foto cercandola su Google, per dire…
Comunque, da quasi professionisti, ciaspole ai piedi e racchette, partiamo: siamo tutti in fila indiana; ogni 4, uno di noi ha una piccola luce in caso di emergenza. Il passo é lento e regolare, segue il ritmo del respiro; attorno un buio che arriva lento, il tramonto é una lama di luce all’orizzonte. Dopo un paio d’ore di cammino, una pausa per un un po’ di succo di mirtillo caldo in una tazza di legno. C’è il tempo per sdraiarsi sulla neve e perdersi per qualche minuto nella miriade di stelle che ci sovrasta. Poi il ritorno.
Stanchi, un po’.
Colpiti, da tanta bellezza.
Meravigliati, da noi stessi, dall’avercela fatta senza lamentarci, godendoci anzi ogni passo, ogni scricchiolio di neve sotto i piedi, ogni sguardo scambiato nel buio.
2 aprile
A chi piacciono gli addii?
Non a noi. Ma oggi é il giorno del “si chiude”.
A scuola chiudiamo i workshop e condividiamo la visione di ciò che i vari gruppi hanno prodotto;
in mensa chiudiamo con il cibo finlandese (e questo non mancherà a tutti, diciamo la verità…);
in albergo chiudiamo le valigie che, inspiegabilmente, contengono le stesse cose ma sembrano rimpicciolite.
La serata degli addii prevede un aperitivo a scuola; gentilissimi, hanno pensato di salutarci con un regalo che sa di Italia, e così troviamo una pizza ad aspettarci. Ancora qualche gioco, ancora un po’ di chiacchiere, abbracci e lacrime.
É proprio ora di andare.
Invitiamo tutti a venire in Italia: non sarà il paese della felicità, come riporta oggi il Corriere a proposito della Finlandia, ma é un gran bel posto per vivere. Rientriamo volentieri a casa, un po’ più ricchi, come dopo ogni viaggio.
Grazie a tutti, grazie di tutto.
I racconti da Ylitornio
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