Gino riattraversa di nuovo l’Oceano Atlantico questa volta rasserenato dall’idea di aver visitato dei luoghi meravigliosi ed esser riuscito nella sua impresa. Non rimaneva adesso che dirigere la sua mongolfiera verso………l’ALBANIA, SHQIPËRIA il paese delle aquile, così come raffigurata sulla loro bandiera nazionale e paese d’origine di Klodian. I bambini albanesi giocano molto spesso con gli aquiloni (BALONA) ed insegnano a Gino a costruirli ed anche a decorarli. Un giorno, mentre passeggia per le vie di un paesino, si imbatte con una signora tutta vestita di nero. Gino vuole salutarla ma non sa come fare. Lei, vedendo le sue difficoltà, decise di insegnargli alcune parole di saluto tipo:
Faleminderit: grazie
mirëdita: buongiorno
mirëmbrëma: buonasera
mirësevini: benvenuto
Ormai Gino si sente cittadino del mondo! Gli manca solo un altro paese da visitare per concludere il suo giro………la ROMANIA, paese di Beatrice. Risale sulla sua mongolfiera e si fa trascinare dalle forti correnti d’aria. La Romania è un paese ricco di boschi, corsi d’acqua e montagne. Atterra vicino alle rive del Danubio, fiume tanto decantato tanto da farne anche un famoso valzer! Sulla sponda del fiume incontra un pescatore di acciughe che lo informa che quel tipo di pesce nasce e vive solo in quel fiume, e che nella sua nazione si trovano ancora molti animali scomparsi altrove: camosci, orsi, lupi e diversi uccelli acquatici. Il pescatore ,intento nel parlare, inizia a raccontargli la storia della “Capra e dei sette capretti”, quasi a voler significare che tante volte non bisogna fidarsi delle apparenze. Alla fine del racconto, il pescatore decide di insegnare a Gino alcune parole romene qui riportate:
BUNĂ ZIUA: BUONGIORNOBUNĂ SEARA: BUONASERA
NOAPTE BUNĂ: BUONANOTTE
LA REVEDERE: ARRIVEDERCI
Ormai il viaggio di Gino volge al termine. E’ costretto, suo malgrado, a risalire per l’ultima volta sulla sua mongolfiera. La sua vallata e la sua gente, insieme ai suoi genitori, lo attendono! Il viaggio di ritorno gli mette un po’ di tristezza e di malinconia. Prima di atterrare definitivamente si gode il panorama sotto di lui. Sorvola ancora fiumi, laghi, pianure, colline, montagne e finalmente…… intravede la sua vallata. Ancora molto lontano riesce a distinguere un lungo striscione di bentornato, così la malinconia di prima lascia il posto alla gioia, sa che l’esperienza trascorsa rimarrà sempre presente nella sua memoria. Sa di essersi arricchito di esperienze, di essere diventato più grande e più forte, in grado di superare ogni avversità ………e che domani, in groppa alla sua bicicletta, sarà un altro giorno da vivere!