Progetto psicomotricita' "Infanzia Boves"a.s.2008/09
Inizio dei giochi …
PRIMO TEMPO: il tempo dell'espressività motoria
A - La psicomotricista prepara un muro di cubi di gommapiuma per permettere ai bambini, nella spinta dei cubi, l’abbattimento dello stesso. Questo gioco genera un piacere intenso nei bambini e ha due direzioni importanti:
1) la partecipazione della psicomotricista, nel resistere alla spinta, permette al bambino di non sentirsi in colpa per la distruzione simbolica del muro, ma di giocare potendo affermare la propria identità;
2) la possibilità di ricostruire il muro permette al bambino di partecipare alla costruzione e alla trasformazione secondo una sua originale modalità. Questa dinamica di distruzione, solo in funzione della ricostruzione, è un gioco che avviene in tutta sicurezza, infatti il materiale utilizzato è solo quello morbido e si spiega ai bambini che la palestra è uno spazio ampio, sicuro e adatto per le attività motorie.
Questa fase dell’attività favorisce lo sviluppo della funzione simbolica attraverso il piacere di agire, di giocare e di trasformare l’ambiente e i materiali a sua disposizione.
I bambini proseguono e trovano sempre pronto …
B - LO SPAZIO SENSOMOTORIO
In questo spazio il bambino può salire, saltare, arrampicarsi, fare capriole, scivolare, imparare ad attendere il suo turno, esperimentare diverse volte le sensazioni che il proprio corpo gli trasmette. La scelta pedagogica della spontaneità dell’azione è di fondamentale importanza: lasciare a ciascun bambino la gestione dei tempi e dei movimenti concorre alla consapevolezza del proprio agire nel piacere o nel dispiacere. La psicomotricista con la sua presenza garantisce la sicurezza fra i bambini e, come uno “specchio positivo ”, gli restituisce messaggi di fiducia e di competenza.
Il bambino mette alla prova le proprie capacità motorie con intenzione e ricerca di controllo: varia la velocità, l'altezza, la distanza, le posizioni, l'intensità, il peso, prova l'equilibrio e il disequilibrio e per questi motivi deve poterlo ripetere più volte e seguendo le sue sensazioni corporee.
E’ per lui un momento di iper-identità, un momento unico di affermazione di sé.
Alcuni giochi universali preferiti dai bambini …
C - LA CASA
La costruzione della casa è un momento importante per il bambino, è il simbolo di un ambiente protettivo e i riferimenti sono legati alla vita familiare. Lo spazio della casa delimita un “dentro” e un “fuori” e generalmente fuori ci sono i cattivi.
La psicomotricista a richiesta della maggioranza dei bambini mette in scena uno di questi cattivi, non per spaventare, ma per rassicurare in maniera giocosa e sdrammatizzata le paure che accompagnano ciascun bambino nel suo percorso di crescita: paura del cattivo (lupo, mostro, rapinatore, ladro, ecc..) paura del buio, delle ombre, paura di agire e di non potersi difendere, paura di essere divorato e annientato.
La casa rappresenta il dentro del bambino e tutto il resto, cattivi compresi, è fuori. I bambini possono colpire per finta, uccidere, catturare, legare e prendersi tempo in rapporto alle emozioni che emergono intense da questo gioco. Si creano alleanze fra bambini e cambiamenti nella comunicazione, la psicomotricista interagisce con loro e finge la morte del cattivo e la possibile soluzione per le paure.
Questo gioco simbolico favorisce lo sviluppo dei processi di rassicurazione profonda rispetto all’evoluzione psicomotoria.
D - IL GIOCO DELLA LOTTA
E’ un gioco che emerge frequentemente durante la pratica psicomotoria ed è per questo motivo che viene accettato e utilizzato per sostenere quel bisogno di confronto con l’altro e di riconoscimento che il bambino sente come necessario nei confronti della vita.
In questo gioco non è tanto la prova di forza che acquista importanza, quanto la capacità di accettare la frustrazione della sconfitta e di rimanere nel gioco con la speranza di una riuscita futura.
La preparazione dello spazio con la psicomotricista e la scelta delle regole genera interesse e serietà nei bambini che vi partecipano. In questa dimensione il bambino si colloca all’interno di un gruppo avente le stesse regole, si prepara alla dimensione sociale e al controllo delle manifestazioni aggressive.
E - GLI OGGETTI PER …
I bambini per rappresentare i loro desideri di gioco hanno a disposizione teli grandi e piccoli, pupazzi, maschere, corde, cubi di gommapiuma e sono loro che attribuiscono significati agli oggetti che scelgono, devono poter essere gli autori della propria azione. La psicomotricista, anche in questo caso, sostiene l'evoluzione spontanea e creativa di ciascuno, se necessario, stimola e aiuta coloro che manifestano difficoltà e offre le condizioni migliori per favorire lo sviluppo della funzione simbolica.
I giochi a dimensione corporea terminano, si procede ad altri livelli di espressività
SECONDO TEMPO:la rappresentazione
I bambini durante l'ora di psicomotricità percorrono un itinerario di maturazione che li accompagna dal piacere di agire al piacere di pensare. I tempi per queste due fasi sono adattati alle diverse fasce di età e alle esigenze di ciascun gruppo. In questo spazio, precedentemente preparato, i bambini possono disegnare, fare modellaggio con la plastilina o costruire con le costruzioni di legno. L'obiettivo in questa fase è di favorire lo sviluppo dei processi di decentrazione (cioè prendere distanza dalle emozioni precedenti vissute nei giochi ) da un’espressività agita ad una più rappresentata e permettere l’apertura agli apprendimenti cognitivi.