Le tre città
C’ERA UNA VOLTA, TANTO TEMPO FA, UN LUOGO MERAVIGLIOSO: IL MARE AZZURRO BAGNAVA LE CALDE SPIAGGE, NELLA VERDE PIANURA CRESCEVANO PIANTE CON FRUTTI DI OGNI GENERE E GLI ANIMALI GIOCAVANO A RINCORRERSI, ALTE MONTAGNE INNEVATE TOCCAVANO IL CIELO E FACEVANO SOLLETICO ALLE NUVOLE.
SUL FIANCO DELLA MONTAGNA C’ERA UNA CITTA’ TUTTA ROSSA: I TETTI ERANO ROSSI, I MURI ERANO ROSSI, ROSSE LE PORTE E LE FINESTRE.
GLI ABITANTI SI VESTIVANO DI ROSSO PERCHE’ ERA IL LORO COLORE PREFERITO; MANGIAVANO POMODORI, FRAGOLE, PEPERONI (SOLO ROSSI, PERO’) E CARNE AL SANGUE.
I BAMBINI GIOCAVANO CON PALLONI, SPADE FINTE E CORDE, TUTTO OVVIAMENTE ROSSO.
AL CENTRO DELLA PIANURA SORGEVA UNA CITTA’ TUTTA VERDE: CASE, STRADE, PONTI VERDI; ERANO VERDI LE BICICLETTE NELLE PIAZZE E I CAPPELLI SULLE TESTE, VERDI GLI OMBRELLI E PERSINO I CARTELLI STRADALI.
GLI ABITANTI, OVVIAMENTE VESTITI DI VERDE, ERANO GHIOTTI DI GELATINA ALLA MENTA, ZUCCHINE, CETRIOLI, PISELLI, INSALATA, CARCIOFI E PASTA AL PESTO.
I BAMBINI GIOCAVANO SU ALTALENE E GONFIABILI VERDI, LANCIAVANO VERDI AEROPLANI, TELECOMANDAVANO MACCHININE VERDI E SI SCAMBIAVANO FIGURINE VERDI.
IN RIVA AL MARE C’ERA UNA CITTA’ TUTTA BIANCA. I SUOI TETTI LUCCICAVANO AL SOLE E LE SUE STRADE BRILLAVANO DI LUCE. C’ERA ANCHE UN AEROPORTO CON UNA BELLA PISTA DI DECOLLO PER AEREI TUTTI BIANCHI. VICINO C’ERA UNA LUNGA SPIAGGIA DI SABBIA FINISSIMA, BAGNATA DA ONDE SPUMEGGIANTI.
I BAMBINI, SULLA RIVA, IN COSTUMINI BIANCHI, COSTRUIVANO BIANCHI CASTELLI DI SABBIA. GIOCAVANO SOTTO BIANCHI OMBRELLONI E SI DIVERTIVANO A SPRUZZARSI CON L’ACQUA MARINA.
IN QUELLA CITTA’ ABITAVANO I SIGNORI BIANCHI, I CHIARINI, GLI SCHIUMINI, I LUCINI, I NEVETTI E I BRILLONI.
OGNI CITTA’ PENSAVA CHE IL SUO COLORE FOSSE IL PIU’ BELLO E NON FREQUENTAVA LE PERSONE DELLE ALTRE CITTA’.
MA UN BRUTTO GIORNO IL CIELO SI FECE BUIO, IL MARE SI INGROSSO’ E LA TERRA COMINCIO’ A TREMARE: I TETTI CADEVANO, I MURI CROLLAVANO, LA GENTE SCAPPAVA SPAVENTATA.
QUANDO IL TERREMOTO FINI’, LE PERSONE SI GUARDARONO ATTORNO: PEZZI DI CASE ROSSE ERANO MESCOLATI A PEZZI VERDI E PEZZI BIANCHI.
LA GENTE NON SAPEVA COSA FARE.
UN BAMBINO, DI NOME VERDINO, DISSE: -E’ TROPPO DIFFICILE SEPARARE TUTTI I PEZZI. PERCHE’ NON LI RECUPERIAMO E CI AIUTIAMO TUTTI E COSTRUIAMO UNA GRANDE CITTA’ DOVE ABITARE INSIEME?-
TUTTI FURONO D’ACCORDO.
LA NUOVA CITTA’ ERA MAGNIFICA E C’ERA POSTO PER TUTTI: LE SUE CASE ERANO ROSSE E VERDI E BIANCHE, A STRISCE E ANCHE A PALLINI.