Parliamo di … CLIL
Sì, anche nella nostra scuola!
CLIL (Content and Language Integrated Learning) è una sorta di “termine ad ombrello” che copre una serie di contesti educativo-didattici nei quali una materia curricolare viene insegnata attraverso una lingua straniera rispetto alla lingua madre.
Non si tratta di un’ idea nuova in un sistema educativo bilingue.
Non lo è neppure nella scuola primaria, se non fosse che, come spesso capita soprattutto per l’insegnamento della lingua straniera, a discapito delle ammirevoli “dichiarazioni d’intenti” non corrisponde una reale volontà e/o possibilità di applicazione.
Di CLIL si parla pertanto da parecchi anni ma le classi nelle quali se ne attua la metodologia in modo sistematico, rappresentano ancora esperienze isolate.
La nostra scuola si è dimostrata negli ultimi anni attenta all’insegnamento della lingua inglese e lo ha dimostrato validando diversi progetti. Al di là di questi (Inglese all’Infanzia, interventi CLIL in una quinta) va evidenziato da parte di molti docenti, l’inserimento all’interno della programmazione di classe, di brevi unità di “soft clil”.
Proporre un intervento CLIL , risulta motivante per gli alunni poiché non si tratta di una consueta lezione, bensì di un intervento con caratteristiche precise e, almeno nella Scuola primaria, non usuali; il più evidente è senz’ altro un impatto “corposo” con la lingua straniera come veicolare dei contenuti di una disciplina (scienze, geografia, storia…) ma anche delle comunicazioni ordinarie all’ interno del gruppo classe. L’effetto… quasi immediato sugli alunni, dopo un iniziale “divertito stupore”, sarà l’acquisizione di una maggiore consapevolezza e sicurezza delle proprie capacità di comprensione e di comunicazione, grazie ad una naturale ma intensa esposizione alla lingua inglese.
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Maria Emilia Cremonesi