Gerald
La regina vanitosa (storia nigeriana)
C'era una volta in un paese lontano una regina che era ammirata per la sua bellezza e soprattutto per la raffinatezza dei suoi banchetti per i quali preparava piatti prelibati, e dove erano invitati i personaggi più celebri del tempo. Un giorno la regina sentì parlare di un saggio famoso (Gerald) che stava visitando il suo regno e decise di invitarlo a cena. Arrivata l'ora, tutti gli invitati si sedettero a una ricca tavola imbandita con cibi squisiti e bevande della più sofisticata qualità. La regina vide che il saggio non assaggiava niente e aveva uno sguardo triste. Allora gli chiese perché non mangiava e il saggio le rispose: "No, mia Regina, io non posso mangiare, perché in questa tavola manca il cibo più apprezzato del mondo!". E dicendo questo se ne andò. La Regina, poiché era molto vanitosa, si mise a piangere. Non era possibile che alla sua tavola non ci fosse il cibo che diceva il saggio e chiamò tutti i nobili della corte, ma nessuno sapeva a quale cibo si riferisse il saggio.La Regina inviò tutti i suoi marinai a cercare in tutto il mondo quel cibo sconosciuto e tanto apprezzato. Partirono, passarono giorni, e poi mesi, ma nessuno sapeva quello che stavano cercando, così tutte le scorte di cibo che portavano sulla nave finirono e gli uomini cominciarono a sentire la fame. Arrivarono su un'isola dove c'era solo grano in grandi quantità. Caricarono tutte le navi e tornarono dalla loro regina, allegri di aver trovato la materia prima con cui preparare il cibo più apprezzato: il pane. La regina aspettava ansiosa. Quando le dissero che il pane era il cibo che mancava sulla sua tavola, arrabbiata, ordinò che tutto il grano fosse gettato in mare. Quando il saggio seppe ciò che aveva fatto la regina, le disse: "Signora, lei non sa che male ha fatto. Il pane era il cibo del quale le avevo parlato, perché questo cibo lo hanno tutti, ricchi e poveri. Se non ci fosse stato il pane, i suoi uomini sarebbero morti di fame in mare. Non dobbiamo mai escludere il pane dalle nostre tavole, perché è un cibo semplice ma essenziale, che unisce tutti gli uomini."