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- Finalitą
- Nucleo tematico
- Strategie organizzative
- Mezzi e strumenti
- Verifica e valutazione
- Traguardi
- Struttura organizzativa
- Indicatori di osservazione
- Finalitą
- Obiettivi
- Valutazione della scuola
- Autovalutazione della scuola
- Sistema di valutazione
- Valutazione degli apprendimenti
- Valutazione nella scuola dell'infanzia
- Valutazione nella scuola primaria
- Obiettivi minimi di apprendimento
- Standard di valutazione
- Obiettivi
- Obiettivi trasversali
- Proposte di attivitą
FINALITA’ DEL PROGETTO
- Costruire un curricolo verticale di Insegnamento di “ Cittadinanza e Costituzione” a partire dalle esperienze già esistenti nella scuola per costruire un percorso sistematico e coerente che preveda attenzione al curricolo implicito- e alla cittadinanza agita;
- Garantire all’ Insegnamento di “ Cittadinanza e Costituzione” uno spazio curricolare adeguato, trasversale e multidisciplinare
“La sfida maggiore investe tutti i docenti , che devono ricercare e valorizzare i contenuti , le metodologie e le forme di relazione e valutazione degli apprendimenti che maggiormente favoriscono la partecipazione e il coinvolgimento degli alunni, la percezione di star bene a scuola, la consapevolezza di essere in una comunità che accoglie, che mette in pratica le regole del vivere civile e sociale, che dialoga con le istituzioni e con la società civile ed organizzata, che sa apprendere”.(cfr. Documento d’ indirizzo per la sperimentazione dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” del 4 marzo 2009, p.13)
NUCLEO TEMATICO
Conoscenze e competenze relative a “Cittadinanza e costituzione”
Obiettivi di apprendimento
o promuovere opportune azioni di sensibilizzazione e aggiornamento per i docenti
o mettere a punto un approccio culturalmente appropriato
o educare attraverso il curricolo “nascosto” o implicito
o educare al pensiero critico
o promuovere la cittadinanza attiva, partecipativa, rappresentativa, consapevole e solidale come formazione della persona: secondo i principi della Costituzione italiana,dei Trattati e della Carta fondamentale dell’Unione Europea e del Diritto internazionale dei diritti umani
o Sostenere la continuità dei percorsi innovativi, modulare le scelte formative tra le scuole dell’infanzia e la scuola primaria.
STRATEGIE ORGANIZZATIVE E METODOLOGIE DIDATTICHE
Con i docenti :
- Approfondire, attraverso esperienze, iniziative di studio, confronti e riflessioni, i contenuti e profili più rilevanti dei temi, dei valori e delle regole che costituiscono il fondamento della convivenza civile
- Individuare nelle Indicazioni e nei Programmi di insegnamento vigenti le parti che sviluppano i principi , i temi e i valori della Costituzione, e le norme concernenti l’esercizio attivo della Cittadinanza
- Promuovere metodologie inclusive/ didattica differenziata/progettazione integrata
Con gli alunni:
- Trattare l’insegnamento di cittadinanza e Costituzione in maniera interdisciplinare, con l’interazione educativa di tutti i docenti che operano nelle classi/sezioni.
- Privilegiare il lavoro di gruppo, a piccoli gruppi o cooperativi; utilizzare il lavoro individuale nei momenti di riflessione sull’esperienza svolta, a cui potrà far seguito la rielaborazione di un personale testo scritto o prodotto grafico.
- Consolidare gli apprendimenti nozionistici con uscite didattiche sul territorio, viaggi di istruzione, drammatizzazioni, canzoni, coreografie…
MEZZI E STRUMENTI
Testi di narrativa, testi scolastici, sussidi didattici, materiali di facile consuma, libri biblioteca, dvd-rom, Internet.
COLLABORATORI ESTERNI E LORO INTERVENTI
( da definire in base ai diversi progetti sviluppati al termine dell’anno scolastico )
VERIFICA E VALUTAZIONE
Indicatori per la verifica
Osservare le diverse modalità di interazioni socio affettive e cooperative che il bambino instaura
o Dimensione interpersonale all’interno del gruppo classe:
- disponibilità alla collaborazione
- disponibilità a cambiare i comportamenti
o Atteggiamento di ogni singolo alunno nei confronti dell’esperienza scolastica:
- attenzione e partecipazione
- responsabilità
- senso critico
o Atteggiamento di ogni singolo alunno nei confronti del contesto in cui vive e del territorio :
- attenzione all’ambiente
Verificare le conoscenze che afferiscono ai temi della Cittadinanza e della Costituzione mediante
o prove pratiche;questionari;test;situazioni problematiche, griglie di osservazione
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE
COMPETENZE DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Indicatori di valutazione
Al termine della scuola primaria
• Conosce e rispetta le regole dei vari ambienti in cui vive
• Interagisce con gli altri rispettando le regole di convivenza civile
• Mette in atto comportamenti di autonomia e di autocontrollo
• Accetta, rispetta, aiuta gli altri e i diversi da sé, comprendendo le ragioni dei loro comportamenti
• Identifica situazioni di pace/guerra, rispetto/violazione dei diritti umani
• Sviluppa il concetto di cittadinanza attraverso la conoscenza dei simboli dell’identità nazionale
• Conosce i propri diritti e i propri doveri
• Conosce i principali elementi dell’organizzazione costituzionale e amministrativa del nostro Paese
• Riconosce e rispetta i valori sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana
Organizzazione |
Tempi |
Azioni previste |
Staff di progetto: DS (coll.vicaria M. Cozzi) e docenti Tutor A. M. Nespoli e A. Banderali. Gruppo di lavoro verticale di Istituto: composto da 2 docenti scuola infanzia (una per plesso); Docenti tutor Docenti e alunni
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Giugno – 09 (4 ore) |
- Costituzione Staff di progetto - Lo Staff di progetto -Lo Staff di progetto -Lo Staff di progetto
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Docenti tutor e componenti gruppo di lavoro
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Settembre Ottobre 09 (6 ore) |
- Analisi del documento e confronto delle attività già attuate nellascuola (Analisi POF, patto educativo di corresponsabilità, progetti specifici :ed. stradale, intercultura, diritti dei bambini…curricolo implicito ) - Prima stesura curricolo verticale e trasversale dell’Insegnamento di Cittadinanza e Costituzione
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Docenti |
Ottobre Novembre09 |
- Lettura della prima stesura del curricolo verticale e trasversale e proposta di uno o più percorsi didattici/progetti.
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Docenti tutore componenti gruppo di lavoro |
Dicembre09 (2 ore) |
- Raccolta proposte e stesura definitiva curricolo e relativi percorsi didattici/progetti
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Alunni e docenti
| Gennaio Febbraio Aprile Maggio2010
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- Attuazionenelle classi /interclassi dei percorsidi insegnamento di Cittadinanza e Costituzione
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Docenti tutor e componenti gruppo di lavoro |
Maggio
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- Monitoraggio: nei rispettivi plessi (Sc Infanzia) e nelle rispettive interclassi (sc. Primaria) mediante focus group (N° 1 incontro di 2 ore, nel corso di una programmazione)
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Staff di progetto Gruppo di lavoro
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Giugno 10 (ore 4/6…da definire) |
- Raccolta e sintesi del lavori (curricolo e percorsi didattici /progetti)
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INDICATORI DI OSSERVAZIONE, MONITORAGGIO E AUTOVALUTAZIONE DEL PROCESO E DEI RISULTATI
Modalità di monitoraggio previste:
DOCUMENTAZIONE DEL PERCORSO
- sintesi degli incontri lavori di gruppo
- curricolo e percorsi didattici
INDICATORI DI RISULTATO:
- congruenza tra curricolo esplicito e curricolo implicito
- miglioramento nel livello di riproducibilità e trasferibilità dei percorsi progettati
- ricadute sulle pratiche professionali dei docenti
INDICATORI DI PROCESSO:
- partecipazione regolare dei soggetti coinvolti
- coinvolgimento e soddisfazione rispetto agli esiti
LA VALUTAZIONE
Con l’autonomia, la scuola è tenuta a rendere conto delle proprie scelte e delle proprie azioni organizzative ed educative in rapporto al contesto sociale entro cui opera ed al sistema di istruzione di cui fa parte.
Da ciò la necessità di un sistema di valutazione della propria progettualità formativa, per mezzo del quale la singola scuola assume le proprie responsabilità e rende conto del proprio lavoro e dei suoi esiti.
Il momento autovalutativo, in quanto capacità di valutare criticamente il proprio operato e possibilità di apprendere dall’esperienza, diventa quindi la base di revisione delle proprie scelte.
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FINALITA’
• acquisire la capacità di costruire strumenti di monitoraggio e di valutazione relativi ai tre settori fondamentali in cui si esplica l’attività dell’Istituto scolastico (organizzazione – gestione dell’istituto- insegnamento e apprendimento)
• documentare le esperienze compiute, in modo da permettere a tutti coloro che sono interessati di venirne a conoscenza;
• predisporre strumenti di monitoraggio e di valutazione;
• favorire un confronto costante e uno spirito cooperativo fra i plessi scolastici
• promuovere uno stile “riflessivo”, come condizione per attivare costantemente processi migliorativi dei servizi scolastici.
Gli OBIETTIVI che con la valutazione si intendono perseguire sono i seguenti:
Consentire un controllo sistematico dei risultati
- dotarsi di strumenti di controllo dei risultati è espressione di competenza professionale
Valorizzare l’identità della scuola
- riconoscere, come scuola, le proprie peculiarità .
Legittimare l’autonomia della scuola nei confronti dell’utenza
- assumersi le responsabilità in merito alla qualità dei processi erogati
Promuovere un’azione di miglioramento
- valutare criticamente il proprio operato per apprendere dall’esperienza
- regolare, attraverso la valutazione, il proprio operato
Valorizzare il processo formativo
- porre attenzione alla qualità dell’attività educativa e didattica
Valutazione della scuola come servizio ( valutazione d’Istituto)
La valutazione del gradimento del servizio offerto dalla scuola viene effettuata da:
1. Famiglia 3. Docenti
2. Alunni 4. Ata
Le famiglie degli alunni, mediante un questionario consegnato nel mese di …, esprimono il loro giudizio su:
L’organizzazione della scuola
La qualità del servizio erogato
Le attività svolte
Gli alunni potranno esprimere il loro parere su :
Clima scolastico
Organizzazione mediante un questionario che verrà consegnato a maggio
Attività opzionali e progetti mediante un questionario che verrà consegnato a fine percorso
I Docenti potranno esprimere il loro parere su:
L’organizzazione della scuola
La didattica
La comunicazione
Il clima
Il personale ATA potrà esprimere il proprio parere su:
L’organizzazione della scuola
La comunicazione
Il clima
I risultati monitorati verranno illustrati in Collegio dei Docenti e in Consiglio di Circolo per trarne indicazioni ed osservazioni tra il pensato e il percepito e fra il dichiarato e l’agito,.
In particolare:
PENSATO: Cosa pensiamo di essere e Cosa pensiamo di fare
PERCEPITO: Cosa vedono che siamo e Cosa pensano che siamo
DICHIARATO: Cosa dichiariamo di essere e Cosa dichiariamo di fare
AGITO: Cosa siamo e Cosa facciamo
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Autovalutazione della scuola
Tempi e modalità
1. All’inizio dell’anno scolastico
Vengono valutate le risorse umane, materiali e finanziarie della scuola, i bisogni dell’utenza: famiglie e alunni, i bisogni del personale docente ed Ata.
Tale valutazione, finalizzata all’elaborazione del piano dell’offerta formativa, è effettuata dal Collegio dei Docenti nel periodo che precede l’avvio dell’anno scolastico.
2. Durante l’anno scolastico
Monitoraggio dei progetti
In questa fase si osserva il rapporto tra il dichiarato (progetti) e l’agito (attuazione dei progetti) allo scopo di stimolare la fase realizzativa e a individuare, per eliminarle, eventuali difficoltà.
In particolare il responsabile della valutazione provvederà a:
fine quadrimestre,
• Rilevare difficoltà e problemi di ordine organizzativo e finanziario
• Collaborare per la risoluzione dei problemi
• Consegnare il questionario sulle attività opzionali /progetti agli alunni
• Consegnare il questionario di verifica dei risultati dichiarati/conseguiti nelle attività opzionali / progetti ai docenti
• Raccolta e tabulazione dati
3. A fine anno scolastico
L’autovalutazione, permette un bilancio consuntivo dell’attività formativa dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione della scuola.
Tale valutazione è effettuata mediante:
o questionari relativi agli indicatori di qualità
o analisi e discussione in Consiglio d’Intersezione/Interclasse (relazione finale )
o dibattito all’ interno del Collegio dei Docenti su:
- risultati del Pof
- qualità del servizio scolastico (monitoraggio dei dati della valutazione e dell’autovalutazione)
- i fattori di difficoltà.
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Sistema di valutazione della scuola
CHI ( agenti) COME QUANDO COSA
CAPO D’ISTITUTO Griglie di osservazione
Osservazione diretta
Schede di valutazione sistematicamente
• Organizzazione
• Soddisfazione cliente
• Confronto pensato/agito
• Profilo generale del sistema educativo
• Accertamento risultati apprendimento ottenuti
DOCENTI Questionari Maggio / Giugno
• Organizzazione
• Didattica
• Comunicazione
• Clima
PERSONALE ATA Questionari Maggio / Giugno
• Organizzazione
• Comunicazione
• Clima
GENITORI Questionari Maggio
• Organizzazione
• Attività svolte
• Strutture
ALUNNI Questionari Fine progetti
• Attività opzionali e progetti
LA VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO E DELLO SVILUPPO PERSONALE E SOCIALE DELL’ALUNNO
Il personale tutto del Circolo ritiene fondamentale considerare che il processo valutativo riguarda non solo l’alunno, ma anche i docenti e la famiglia.
Per quanto riguarda l’insegnante, essa/o responsabilmente terrà conto, nella scelta di metodologie e contenuti, quelli più idonei a coinvolgere e motivare il proprio gruppo classe.
Di sostanziale rilievo è il ruolo della famiglia, rispetto alla quale si auspica che sappia predisporre un ambiente formativo adatto, favorire esperienze significative, contatti e stimoli culturali ed educativi.
Pertanto, il Collegio dei Docenti, all’interno dell’Autonomia scolastica, indica le seguenti modalità e criteri di valutazione degli alunni, nel rispetto della normativa nazionale (Circolare Ministeriale n.84/05):
- valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento degli alunni;
- valutazione dei periodi biennali ai fini del passaggio al periodo successivo;
- eventuale non ammissione alla classe successiva all’interno del periodo biennale.
I criteri-guida del processo valutativo sono :
• La globalità della valutazione: essa non riguarda soltanto i progressi compiuti dall’alunno nell’area cognitiva, ma documenta anche il processo di maturazione della personalità;
• La valutazione come processo: parte da una accertata situazione iniziale e indica l’avvicinamento progressivo alle abilità correlate alle conoscenze per ciascun alunno, da raggiungersi attraverso percorsi individualizzati che tengono conto dei ritmi e delle condizioni soggettive dell’apprendimento;
• La valutazione come valorizzazione: essa , nel percorso formativo, evidenzia le mete, anche minime, già raggiunte, valorizza le risorse dell’alunno, gli indica le modalità per sviluppare le sue potenzialità e lo aiuta a motivarsi e a costruire un concetto positivo e realistico di sé;
• La valutazione in funzione dell’orientamento: è una delle funzioni fondamentali, nel senso che si devono rilevare e promuovere attitudini e interessi utili ai fini dell’impostazione di un progetto di sé che costituisca la base per le future scelte scolastiche;
• La valutazione come definizione degli standard: il Consiglio di interclasse e il team di classe, attraverso l’individualizzazione dei percorsi, si pone l’obiettivo di far acquisire conoscenze, abilità, atteggiamenti e valori funzionali all’inserimento di ogni alunno nella comunità sociale.
Si ritiene importante chiarire il significato dei termini misurazione e valutazione: due azioni diverse e complementari all'interno del processo valutativo.
La misurazione deve fornire dati oggettivi, per la raccolta di informazioni precise e puntuali, allo scopo di accertare gli apprendimenti ( scheda parte interna)
La valutazione attribuisce significato e valore a quanto osservato, da usare come lettura aperta di situazioni, con funzione di orientamento, di ricostruzione di percorso, di conoscenza di sé, di valorizzazione delle capacità, di uso formativo dell'errore e dell'insuccesso (valutazione intermedia e finale).
Si esplicita attraverso:
- lettura dei dati
- interpretazione dei dati
- collocazione del dato all'interno della vicenda formativa, della storia del soggetto
- scelta dei criteri di valutazione
- costruzione condivisa del giudizio valutativo
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INDICATORI/ CRITERI e MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
SCUOLA DELL’INFANZIA
Negli orientamenti si riconosce alla valutazione un ruolo fondamentale all’interno della didattica e dell’organizzazione scolastica. Si parla di verifica a tre livelli:
• un momento iniziale, volto a delineare un quadro delle competenze/capacità con cui il bambino accede alla scuola dell’infanzia;
• dei momenti interni alle varie sequenze didattiche, che consentono di aggiustare e individualizzare le proposte educative e i percorsi di apprendimento;
• dei bilanci finali per la verifica degli esiti formativi e della qualità dell’attività educativo-didattica.
Si evidenzia dunque un’idea di valutazione né giudicante né classificatoria, ma soprattutto formativa, strettamente intrecciata e connessa con l’osservazione, la progettazione, la documentazione.
Gli strumenti orientati a valutare il percorso di crescita e sviluppo di ogni bambino sono mirati a mettere in luce, non solo gli obiettivi raggiunti, ma anche i processi , i tempi, i ritmi di apprendimento di ognuno.
Le insegnanti nelle loro sezioni utilizzano vari strumenti per raccogliere le osservazioni/annotazioni riferite ai percorsi didattici e ai traguardi raggiunti dai bambini.
Vi è poi un documento finale rivolto, tutto o in parte, alle famiglie e alle insegnanti di scuola primaria in cui si evidenziano: gli aspetti relazionali, le modalità di apprendimento di ogni bambino, relativamente alle tre finalità della scuola dell’infanzia. Ogni bambino viene descritto, in seguito alla sintesi di diverse osservazioni, individuando caratteristiche e aspetti rispetto a: identità (i giochi, le attività, le tematiche preferite, le relazioni con gli altri adulti e bambini), autonomia (autonomia di base, libera iniziativa, orientamento in spazi, tempi, routines, utilizzo di materiali vari), competenze (aspetti legati alle varie competenze, abilità, comportamenti osservati nei campi di esperienza).
La verifica dell'apprendimento, indispensabile per una oggettiva valutazione dell'alunno, deve essere un fatto quotidiano, evento abituale dell'attività didattica, perché possa favorire negli alunni/e l'abitudine all'applicazione costante e permettere ai docenti di modificare in itinere l'intervento didattico.
Tale verifica avverrà attraverso:
• L'educazione all'autovalutazione
• Interventi spontanei o sollecitati
Si procederà, poi, nel corso e alla fine di ogni attività e/o unità di apprendimento, alla verifica degli obiettivi prefissati attraverso:
• Prove scritte non strutturate (relazioni,verbalizzazioni,….)
• Prove scritte strutturate (test a risposta multipla, del tipo vero/falso, ad inserimento)
• Conversazioni.
I risultati delle verifiche verranno riportate nel “Giornale dell’Insegnante”
La valutazione complessiva dell'alunno, espressa collegialmente dal team, verrà integrata, inoltre, da una verifica continua delle attitudini sulla base dei seguenti parametri:
• Partecipazione
• Impegno
• Progressi nell'apprendimento, rispetto ai livelli di partenza
e comunicata quadrimestralmente ai genitori sulla "SCHEDA PERSONALE DELL'ALUNNO" dove viene espressa con i termini:
10 (OTTIMO) - 9 (DISTINTO) - 8 (BUONO) - 7(DISCRETO) - 6 (SUFFICIENTE) - 5 (NON SUFFICIENTE)
ed illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno, come previsto dalla normativa vigente.
Con delibera del Collegio Docenti n°5 del 01/10/2008 si conviene che, sia sul documento di valutazione che nelle verifiche in itinere, il voto minimo, relativo alla non sufficienza, sia il 5 (cinque).
Tenendo conto di tutti gli elementi suddetti la promozione alla "classe successiva" o al "successivo grado dell'istruzione obbligatoria" verrà rifiutata nei seguenti casi:
carenze gravi, non recuperate, nonostante la personalizzazione dell'insegnamento che, a parere del Consiglio d'Interclasse , impediscono l'inserimento proficuo nella classe successiva .
Nell’anno scolastico 2006/07 il Collegio Docenti ha individuato gli obiettivi trasversali e i relativi obiettivi minimi sui quali costruire prove comuni. Ciò si è reso necessario per completare un sistema integrato di valutazione. Per dare significato condiviso agli indicatori espressi dalla Scuola nell’ambito dell’Autonomia ed esplicitati sulla scheda di valutazione, occorre, infatti, individuare obiettivi minimi per interclasse che esprimano la gradualità nell’acquisizione di competenze specifiche a partire dai 5 anni della Scuola dell’infanzia.
Da ciò si desume un utilizzo esclusivamente interno degli esiti.
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OBIETTIVI MINIMI DI APPRENDIMENTO
ASCOLTARE/COMPRENDERE
LEGGERE/COMPRENDERE
LOGICA
SCUOLA INFANZIA
5 anni
Saper eseguire una semplice consegna che preveda un solo comando , dato una sola volta.
Dopo aver ascoltato un breve racconto, 10‘ max, saper scegliere le immagini corrispondenti agli eventi narrati. Saper ordinare le 4 sequenze della storia.
CLASSE PRIMA
Saper rispondere ad una semplice richiesta orale: 2 comandi dati una sola volta. Dopo aver ascoltato 2 volte la lettura di un semplice testo,15‘ max, saper cogliere le informazioni principali( personaggi e luoghi) scegliendo tra brevi frasi scritte in stampato maiuscolo.
Saper ordinare la sequenza di 5 vignette.
CLASSE SECONDA
Comprendere e ricordare i contenuti essenziali dei testi ascoltati. Leggere e comprendere il significato di semplici testi scritti, individuandone gli elementi essenziali (personaggi, luoghi, tempo)
Saper riordinare 3 sequenze scritte.
CLASSE TERZA
1.Eseguire un comando che prevede una successione di 3 azioni.
2.Ascoltare un breve brano narrativo e rappresentare con un disegno il finale narrato. Leggere un brano descrittivo e identificare: soggetto della descrizione,
dati visivi, uditivi...
Interpretare situazioni problematiche sia di tipo aritmetico( testo lineare, informazioni esplicite , 1 domanda, 1 operazione), sia di tipo non aritmetico ( legate al vissuto o a un contenuto disciplinare).
CLASSE QUARTA
Saper ascoltare un testo informativo, individuando gli enunciati veri o falsi. Leggere e comprendere un testo di tipo informativo-divulgativo ricavando le informazioni richieste ( scelta multipla con una sola risposta esatta).
In una serie di regole comportamentali, relative all’ambiente, distinguere ciò che è consentito da ciò che è vietato.
CLASSE QUINTA
Saper eseguire una serie di indicazioni di lavoro( almeno 3) espresse oralmente una sola volta. Leggere un testo narrativo e ricavare le principali informazioni esplicite e implicite . Stabilire e nominare relazioni continue tra gli elementi di un determinato contesto:
causa – conseguenza
Interpretazione di grafici.
La valutazione indica il livello di acquisizione di conoscenze e abilità specifiche di ogni disciplina, nel rispetto del processo di apprendimento individuale.
Si conviene che:
DIECI (OTTIMO): possiede conoscenze sicure e approfondite che sa collegare organicamente; utilizza correttamente le tecniche operative della disciplina .
NOVE (DISTINTO): utilizza le tecniche operative della disciplina ed ha una conoscenza sicura dei contenuti che sa collegare.
OTTO (BUONO): ha acquisito adeguate conoscenze, sa utilizzare le varie tecniche operative della disciplina e riesce a stabilire semplici collegamenti tra i dati.
SETTE (DISCRETO): ha acquisito le conoscenze in modo abbastanza adeguato, è in grado di utilizzare le tecniche operative della disciplina e riesce a stabilire semplici collegamenti tra i dati, se guidato/a.
SEI (SUFFICIENTE): ha acquisito le conoscenze in modo essenziale, è in grado di utilizzare alcune tecniche operative della disciplina e riesce a stabilire semplici collegamenti tra i dati, se riferiti a situazioni concrete.
CINQUE (NON SUFFICIENTE): le sue conoscenze risultano frammentarie e superficiali; non ha ancora consolidato l'acquisizione e l'uso delle tecniche operative della disciplina.
PROFILO COMPORTAMENTALE
La valutazione del comportamento prende in esame i seguenti aspetti: impegno, interesse, cura del materiale, rispetto delle regole.
Si conviene che:
OTTIMO: si distingue per attenzione, per cura dei materiali e dei lavori, per interesse ed impegno nelle attività scolastiche . Ha interiorizzato le regole e i valori della scuola.
DISTINTO: si impegna e mostra interesse nelle attività scolastiche; manifesta reazioni adeguate alle varie situazioni. Riconosce la necessità delle regole nella vita scolastica e le sa rispettare.
BUONO: si interessa alle attività didattiche, cura i materiali, si impegna nelle attività scolastiche. Rispetta le regole della vita scolastica.
DISCRETO: se sollecitato, si interessa alle attività didattiche e si impegna. Ha cura solo del proprio materiale. È in grado di rispettare le regole della vita scolastica.
SUFFICIENTE: si interessa alle attività didattiche e si impegna saltuariamente; cura il proprio materiale solo se sollecitato. A volte rispetta le regole della vita scolastica.
NON SUFFICIENTE: presta attenzione saltuaria, non ha adeguata cura dei propri materiali; si impegna sporadicamente e per tempi limitati. Fatica a rispettare le regole della vita scolastica.
Equipe di progetto: Ferrari Laura, Cremonesi M. Emilia
Un progetto LETTURA non può essere considerato un intervento di competenza esclusiva della scuola, anche se chiama in causa specificamente e in via prioritaria l’intervento dei docenti. Esso non potrà infatti essere pienamente realizzato né perseguire i risultati sperati senza il coinvolgimento attivo e la collaborazione consapevole delle famiglie. Questa sinergia scuola/famiglia rende possibile gli interventi, le attività, favorisce quegli atteggiamenti e quei comportamenti quotidiani che portano i bambini ad avere un approccio positivo nei confronti del libro, insostituibile e prezioso medium culturale.
OBIETTIVI:
• Vivere il libro come oggetto che stimola la curiosità, gli interessi, la dimensione ludica
• Promuovere la passione per la lettura
• Formare un lettore consapevole
• Educare all’ascolto attraverso un percorso di lettura
• Motivare gli alunni al piacere della lettura
• Superare la disaffezione per la comunicazione verbale scritta, dovuta alla costante fruizione di immagini
• Avviare alla lettura silenziosa
• Educare al rispetto ed al corretto uso del materiale comune
• Imparare a dedicare quotidianamente un tempo alla lettura
• Potenziare le capacità di analisi delle letture
• Avviare e consolidare la lettura espressiva e saperla approfondire attraverso la comprensione del contenuto
• Sviluppare la capacità di esprimere opinioni personali su quanto letto
• Utilizzare le informazioni del testo per arricchire il proprio mondo di esperienze e conoscenze
• Arricchire il patrimonio lessicale al fine di una più articolata comunicazione personale.
• Lettura dell’insegnante: il desiderio di leggere si fonda su bisogni sociali e culturali: stabilire relazioni con gli altri, con se stessi e col mondo attraverso la narrazione e ampliare i propri orizzonti emotivi e conoscitivi attraverso l’uso del linguaggio verbale.
La lettura non è un fatto naturale ma una conquista culturale; il punto di partenza indispensabile è costituito dalla lettura dell’insegnante, inteso come primo momento fondamentale di approccio al leggere.
L’insegnante scopre gli interessi propri del mondo affettivo ed emozionale degli alunni e sulla base di ciò opera una scelta motivante e il più possibile coinvolgente di testi da proporre.
Scelto il testo, l’insegnante ne svolge una lettura espressiva che si avvale della mimica, della giusta tonalità, della variazione del timbro di voce, di mutamenti dell’espressione del viso, cioè di forme di comunicazione verbale ed analogica, tali da interpretare ed animare il testo, catturando l’attenzione e nello stesso tempo potenziando le capacità dell’alunno.
• Contatti con librerie e biblioteca comunale perché i bambini possano familiarizzare con il libro, viverne il fascino misterioso e coglierne l’importanza in modo il più possibile diretto.
• Allestimento di mostre di illustratori di testi per ragazzi
• Partecipazione ad iniziative/laboratori di vario genere volte alla promozione della lettura ( o comunque all’approccio al mondo del testo ) proposte dalla Biblioteca e/o dal Ministero.