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Il Parte
UNA SCUOLA ADEGUATA ALLE ESIGENZE FORMATIVE DEL FANCIULLO
La creatività come potenziale educativo
La scuola come ambiente educativo di apprendimento
Diversità e uguaglianza
Alunni in difficoltà di apprendimento ed integrazione di soggetti portatori di handicap
III Parte
PROGRAMMA E PROGRAMMAZIONE
Le linee del programma
Programmazione didattica
Organizzazione didattica
La valutazione
LINGUA ITALIANA
Lingua e cultura
Obiettivi e contenuti
Indicazioni didattiche
La correzione
La riflessione linguistica
LINGUA STRANIERA
Indicazioni didattiche
MATEMATICA
Matematica e formazione del pensiero
Obiettivi e contenuti
a) I problemi
b) Aritmetica
c) Geometria e misura
d) Logica
e) Probabilità, statistica, informatica
Indicazioni didattiche
SCIENZE
Obiettivi e contenuti
Fenomeni fisici e chimici
Ambienti e cicli naturali
Organismi: piante, animali, uomo
Uomo - Natura
Uomo - Mondo della produzione
Indicazioni didattiche
STORIA - GEOGRAFIA - STUDI SOCIALI
Storia
Obiettivi e contenuti
Indicazioni didattiche
Geografia
Obiettivi e contenuti
Indicazioni didattiche
Studi sociali e conoscenza della vita sociale
Obiettivi e contenuti
Indicazioni didattiche
EDUCAZIONE all'IMMAGINE
Obiettivi e contenuti
Indicazioni didattiche
EDUCAZIONE al SUONO e alla MUSICA
La realtà acustica nella natura e nella cultura
Percezione e comprensione
Produzione
Interpretazione grafica del materiale sonoro e notazione musicale
Indicazioni didattiche
EDUCAZIONE MOTORIA
Obiettivi e contenuti
a) Percezione, conoscenza e coscienza del corpo
b) Coordinazione oculo-manuale e segmentaria
c) Organizzazione spazio-temporale
d) Coordinazione dinamica generale
Indicazioni didattiche
PREMESSA GENERALE
I parte
CARATTERI E FINI DELLA SCUOLA ELEMENTARE
Il dettato costituzionale
La scuola elementare ha per suo fine la formazione dell'uomo e del cittadino nel quadro dei principi affermati dalla Costituzione della Repubblica; essa si ispira, altresì, alle dichiarazioni internazionali dei diritti dell'uomo e del fanciullo e opera per la comprensione e la cooperazione con gli altri popoli. La scuola elementare che ha per compito anche la promozione della prima alfabetizzazione culturale, costituisce una delle formazioni sociali basilari per lo sviluppo della personalità dei fanciullo, d` un sostanziale contributo a rimuovere +gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libert` e l'uguaglianza dei cittadini, Impediscono il pieno sviluppo della persona umana; (art. 3 Cost.) e pone le premesse all'esercizio effettivo del diritto- dovere di partecipare alla vita sociale e di +svolgere, secondo le proprie possibilit` e le proprie scelte, un'attivit` o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della societ`; (art. 4 Cost.).
Scuola elementare e continuità educativa
La scuola elementare attua il suo compito nell'ambito della +istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, obbligatoria e gratuita; (art. 34 della Costituzione). La scuola elementare contribuisce, in ragione delle sue specifiche finalit` educative e didattiche, anche mediante momenti di raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativ con la scuola materna e con la scuola media, a promuovere la continuit` del processo educativo, condizione questa essenziale per assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalit` dell'istruzione obbligatoria. In questa prospettiva un ruolo fondamentale compete an. che alla scuola materna, che, integrando l'azione della famiglia, concorre, con appropriata azione didattica, a favorire condizioni educative e di socializzazione idonee ad ellminare, quanto piy possibile, disuguaglianza di opportunit` nel pro. cesso di scolarizzazione. indice
PRINCIPI E FINI DELLA SCUOLA ELEMENTARE
Scuola, famiglia, partecipazione
La scuola elementare riconosce di non esaurire tutte le funzioni educative: pertanto, nell'esercizio della propria responsabilit` e nel quadro della propria autonomia funzionale favo. risce, attraverso la partecipazione democratica prevista-`alle rmorme sugli organi collegiali, l'interazione formativa con la famiglia, quale sede primaria dell'educazione del fanciullo e con la piy vasta comunit` sociale. La scuola elementare valorizza nella programmazione educativa e didattica le risorse culturali e ambientali e strumentali offerte dal territorio e dalle strutture In esso operanti, e nello stesso tempo educa il fanciullo a cogliere il valore dei processi innovativi come fattori di progresso della storia. La vita scolastica ed extra scolastica ed i mezzi di comunicazione di massa offrono occasioni continue di un confronto vario e pluralistico. Sin dalla prima infanzia il fanciullo h coinvolto in una realt` sociale caratterizzata da rapidi e profondi processi di mutamentl dei costumi, da atteggiamenti, comportamenti individuali e collettivi che lo stimolano ad interrogarsi, rendendo forte l'esigenza di conoscere adeguatamente e di comprendere nella sua complessit` la realt` che lo circonda. La scuola, rispettando le scelte educative della famiglia, costituisce un momento di riflessione aperta, ove si incontrano esperienze diverse; essa aiuta il fanciullo a superare i punti di vista egocentrici e soggettivi, cosi come ogni giudizio sommario che privilegi in maniera esclusiva un punto di vista e un gruppo sociale a scapito d'altri. indice
Educazione alla convivenza democratica
Il fanciullo sar` portato a rendersi conto che +tutti i cittadini hanno pari dignit` sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali,, (art. 3 Cost.). La scuola h Impegnata ad operare perchi questo fondamentale principio della convivenza democratica non venga inteso come passiva Indifferenza e sollecita glialunni adivenire consapevoli delle proprie idee e responsabili delle proprie azioni, alla luce di criteri di condotta chiari e coerenti che attuino valori riconosciuti. Il fanciullo, quando inizia la sua esperienza scolastica, ha gi` cumulato un patrimonio di valori e di esperienze relative 1 a comportamenti familiari, civici, religiosi, morali e sociali. La scuola, nel corretto uso del suo spazio educativo e nel rispetto di quello della famiglia e delle altre possibilit` di espe-\ rienze educative, ha il compito di sostenere l'alunno nella progressiva conquista della sua autonomia di giudizio, di scelte e di assunzione di impegni e nel suo inserimento attivo nel mondo delle relazioni interpersonali, sulla base dell'accettazione e del rispetto dell'altro, del dialogo, della partecipazione al bene comune. Cir comporta che gli insegnanti in primo luogo stimolino le energie interiori del fanciullo per promuovere una produttiva riflessione sulle concrete esperienze della vita ed in particolare su quelle concernenti i rapporti umani. In relazione alle complessive finalit` educative la scuola deve operare perchi il fanciullo: - prenda consapevolezza del valore della coerenza tra l'ideale assunto e la sua realizzazione in un impegno anche personale; - abbma piy ampie occasioni di iniziativa, decisione, responsabilit` personale ed autonomia e possa sperimentare progressivamente forme di lavoro di gruppo e di vicendevole aiuto e sostegno, anche per prendere chiara coscienza della differenza fra.solidariet` attiva,, con il gruppo e,,cedimento passivon alla pressione di gruppo, tra la capacit` di conservare indipendenza di giudizio ed il conformismo, tra il chiedere giustizia ed il farsi giustizia da si; - abbia basilare consapevolezza delle varie f orme di,,diversit` e di emarginazione; allo scopo di prevenire e contrastare la formazione di stereotipi e pregiudizi nei confronti di persone e culture; - sia sensibile ai problemi della salute e dell'igiene personale, del rispetto dell'ambiente naturale e del corretto atteggiamento verso gli esseri viventi, della conservazione di strutture e servizi di pubblica utilit` (a cominciare da quelle scolastiche), del comportamento stradale, del risparmio energetico; - sia progressivamente guidato ad ampliare l'orizzonte culturale e sociale oltre la realt` ambientale piy prossima. per riflettere, anche attingendo agli strumenti della comunicazione sociale, sulla realt` culturale e sociale piy vasta, in uno spirito di comprensione e'di cooperazione internazionale. con particolare riferimento alla realt` europea ed al suo processo di integrazione. La scuola elementare, nell'accogliere tutti i contenuti di esperienze di cui l'alunno h portatore, contribuisce alla formazione di un costume di reciproca comprensione e di rispetto anche in materia di credo religioso. La scuola statale non ha un proprio credo da proporre ni un agnosticismo da privilegiare. Essa riconosce il valore della realtà religiosa come un dato storicamente, culturalmente e moralmente incarnato nella realtà sociale di cui il fanciullo ha esperienza e, In quanto tale. la scuola ne fa oggetto di attenzione nel complesso della sua attivit` educativa, avendo riguardo per l'esperienza religiosa che il fanciullo vive nel proprio ambito familiare e in modo da maturare sentimenti e comportamenti di rispetto delle diverse posizioni In materia di religione e di rifiuto di ogni forma di discriminazione. indice
Il parte
UNA SCUOLA ADEGUATA ALLE ESIGENZE FORMATIVE DEL FANCIULLO
La creatività come potenziale educativo
La scuola concorre a sviluppare la potenziale creatività del fanciullo. Due aspetti di essa devono essere sottolineati in modo particolare. Il primo riguarda la necessit` che le funzioni motorie, cognitive ed affettive giungano ad operare progressivamente e puntualmente in modo sinergico, suscitando nel fanciullo il gusto di un Impegno dinamico nel quale si esprime tutta la personalit`. Il secondo riguarda la necessit` di non ridurre la creativit` alle sole attivit` espressive, ma di coglierne il potere produttivo nell'ambito delle conoscenze In via di elaborazione nel processi di ricerca. L'attenzione alla creativit` rappresenta, in sostanza, l'esigenza di promuovere nel fanciullo la consapevolezza delle proprie possibilit` e la +consapevolezza di si;, come progressiva capacit` di autonoma valutazione dell'uso delle conoscenze sul piano personale e sociale. indice
La scuola come ambiente educativo di apprendimento
La scuola elementare, Il cui Intervento h intenzionale e sistematico, realizza il suo compito specifico di alfabetizzazione culturale partendo dall'orizzonte di esperienze e di interessi del fanciullo per renderlo consapevole delsuo rapportocon un sempre piy vasto tessuto di relazioni e di scambi. La scuola elementare promuove l'acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio e un primo livello di padronanza dei quadri concettuali, delle abilit`, delle modalit` di indagine essenziali alla comprensione del mondo umano, naturale e artificiale. Essenziale a tal fine h anche la realizzazione di un clima sociale positivo nella vita quotidiana della scuola, organizzando forme di lavoro di gruppo e di aiuto reciproco e favorendo l'iniziativa, l'autodecisione, la responsabilit` personale degli alunni. Sono queste le condizioni necessarie perchi ogni alunno viva la scuola come +ambiente educativo e di apprendimento, nel quale maturare progressivamente. la propria capacit` di azione diretta, di progettazione e verifica, di esplorazione, di riflessione e di studio individuale. Pertanto, le sollecitazioni culturali, operative e sociali offerte dalla scuola elementare promuovono la progressiva costruzmone della capacit` di pensiero riflesso e critico, potenziando nel contempo creativit`, divergenza e autonomia di giudizio, sulla base di un adeguato equilibrio affettivo e sociale e di una positiva immagine di si. La scuola elementare pone cosi le basi cognitive e socio-emotive necessarie per la partecipazione sempre piy consapevole alla cultura e alla vita sociale, basi che si articolano, oltre che nelle conoscenze e nelle competenze prima indicate, anche nella motivazione a capire ed a operare costruttivamente, nella progressiva responsabilizzazione Individuale e sociale, nel rispetto delle regole di convivenza, nella capacit` di pensare il futuro per prevedere, prevenire, progettare, cambiare e verificare. Per questo la scuola elementare, nell'adempiere il suo compito specifico, h scuola che realizza concretamente il rapporto fra istruzione ed educazione. indice
Diversità e uguaglianza
Per assicurare la continuità dello sviluppo Individuale delle esperienze educative precedenti, la scuola elementare h impegnata a conoscere e valorizzare le attitudini individuali, le conoscenze acquisite da ogni alunno (anche attraverso i mezzi di comunicazione di massa) e le sicurezze raggiunte sul piano affettivo, psicologico e sociale. Pertanto h essenziale, per procedere al loro potenziamento, accertare fin dai primi giorni le abilità di base esistenti, relative al piano percettivo, psicomotorto e manipolativo, ai processi di simbolizzazione, alle competenze logiche, espressive, comunicative e sociali, alla rappresentazione grafica, spaziale e ritmica ecc. Eventuali difficoltà e ritardi richiedono l'utilizzazione di tutti i canali della comunicazione oltre a quella verbale, per perseguire, attraverso una appropriata metodologia, una sostanziale equivalenza di risultati. E' dovere della scuola elementare evitare, per quanto possibile, che le +diversità,, si trasformino in difficoltà di apprendimento ed in problemi di comportamento, poichi cir quasi sempre prelude a fenomeni di Insuccesso e di mortalit` scolastica e conseguentemente a disuguaglianza sul piano sociale e civile. indice
Alunni in difficoltà di apprendimento ed integrazione di soggetti portatori di handicap
L'esercizio del diritto all'educazione ed all'istruzione nell'ambito dell'istruzione obbligatoria non pur essere impedito dalla presenza di difficolt` nell'apprendimento scolastico, sia esso legato a situazioni di handicap o di svantaggio che, peraltro, non vanno tra loro confuse. La condizione di svantaggio h legata a carenze familiari ed affettive, a situazi`n- @'alsagio economico e sociale, a divari culturali e linguistici dovuti a scarsit` di stimolazioni Intellettuali. La programmazione educativa e didattica dovr`, quindi, articolarsi e svilupparsi In modo da prevedere la costruzione e la realizzazione di percorsi individuali di apprendimento scolastico che, considerando con particolare accuratezza I livelli di partenza, ponga una progressione di traguardi orientati, da verificare in itinere. Il processo di integrazione di alunni portatori di handicap, soprattutto se gravi, esige non tanto una certificazione medica, quanto la possibilità per la scuola di affrontare il processo educativo didattico, sulla base di una diagnosi funzionale; predisposta da servizi specialistici. La diagnosi funzionale deve porre in evidenza le principali aree di potenzialit` e di carenza presenti nella fase di sviluppo osservata, cosicchi gli Interventi da attivare nel quadro della programmazione educativo-didattica, di competenza dei docenti, siano i piy Idonei a corrispondere ai bisogni ed alle potenzialit` del singolo soggetto; tali Interventi devono mimre a promuovere il massimo di autonomia, di acquisizione di competenze e di abilit` espressive e comunicative e, fin dove h possibile, il possesso di basilari strumenti linguistici e matematici. In ogni caso, l'obiettivo dell'apprendimento non pur mai essere disatteso e tanto meno sostituito da una semplice socializzazione +in presenza;, perchi il processo di socializzazione h in larga misura una questione di apprendimento, e perchi la mancanza di corretti interventi di promozione dello sviluppo potrebbe produrre ulteriori forme di emarginazione. L'alunno in situazioni di handicap pone alla scuola una domanda piy complessa di aiuto educativo e di sostegno didattico. Mentre per la maggior parte dei soggetti pur essere sufficiente il potenziamento, l'affinamento e la differenziazione della prassi didattica, per un minor numero di alunni in condizione di particolare gravit` sono necessari interventi qualificati di didattica differenziata, Integrata da sostegni tempeutico-riabilitativi. In questo quadro la scuola deve potersi avvalere della collaborazione di specialisti, nonchi di servizi e di strutture stabilmente disponibili sul territorio. E' necessario, in questi casi, che al suo lavoro si accompagnino lo sforzo solidale della famiglia e l'azione concorde di un sistema socio-sanitario che realizzi forme di prevenzione, di intervento precoce e di assistenza. Per disabilità collegate ad handicap particolarmente gravi h opportuno prevedere, nell'ambito di uno stesso distretto, Il funzionamento di centri adeguatamente attrezzati al fine di consentire interventi specificamente mirati da realizzare In stretta collaborazione tra scuola, strutture sanitarie del territorio e istituzioni specializzate. La valutazione dei risultati scolastici degli alunni portatori di handicap non pur che essere rapportata ai ritmi ed agli obiettivi formativi individualizzati perseguiti nell'azione didattica. Comunque, l'esperienza scolastica dell'alunno in situazioni di handicap dovrebbe potersi sviluppare secondo un percor- 85-p4-7 4correttore ortografico - dopo due passaggi so unitario e fondamentalmente continuo, quanto più possibile In armonia con i ritmi di maturazione e di apprendimento propri del soggetto. indice
III parte
Le linee del programma
Per attuare i suoi compiti la scuola elementare si organizza in modo funzionale rispetto agli obiettivi educativi da perseguire; pertanto, mentre segue le linee di un programma che prescrive sul piano nazionale quali debbano essere i contenuti formativi e le abilità fondamentali da conseguire, predispone una adeguata organizzazione didattica, affinché il programma possa essere svolto muovendo dalle effettive capacità ed esigenze di apprendimento degli alunni. Il programma, necessariamente articolato al suo interno, mira ad aiutare l'alunno, impegnato a soddisfare il suo bisogno di conoscere e di comprendere, a possedere unitariamente la cultura che apprende ed elabora. La peculiarità del programma scaturisce dall'intento di aiutare l'alunno a penetrare il significato della lingua, ad avviare seriamente una preparazione scientifica, a cominciare ad elaborare una conoscenza attenta della vita umana e sociale nelle sue varie espressioni, ad Interrogare criticamente quegli aspetti della realtà che più lo colpiscono (a cominciare dal mondo delle immagini).
Programmazione didattica ed organizzazione didattica
Programmazione didattica
La programmazione didattica ha un valore determinante per il processo innovativo che, con I programmi, si deve realizzare nella scuola elementare. Spetta ai docenti, collegialmente ed Individualmente, di effettuare con ragionevoli previsioni la programmazione didattica, stabilendo le modalità concrete per mezzo delle quali conseguire le mete fissate dal programma e la scansione più opportuna di esse, tenuto conto dell'ampliamento delle opportunità formativi offerte dal curricolo, sia con l'inserimento di nuove attività, sia con la valorizzazione degli Insegnamenti tradizionali. La programmazione, nel quadro della prescrittività delle mete Indicate dal programma, delineerà i percorsi e le procedure più idonee per lo svolgimento dell'insegnamento, tenendo comunque conto che i risultati debbono essere equivalenti qualunque sia l'itinerario metodologico scelto. La programmazione didattica deve essere assunta e realizzata dagli insegnanti anche come sintesi progettuale e valutativa del proprio operato. indice
Organizzazione didattica -
La scuola elementare si articola in due cicli: il primo ciclo che comprende la 1a e la 2a classe ed il secondo cielo che comprende le classi successive. Il principio della scansione in cicli si attua secondo una logica pedagogica che pur non essere la medesima per tutti gli alunni e per tutti gli insegnanti. Possono essere previste nell'arco del quinquennio anche scansioni diverse, sia per rispettare i ritmi di crescita individuale degli alunni, sia per consentire una verifica e una frequente valutazione a scopo formativo in corso di apprendimento, da raccordarsi con quella consuntiva terminale. L' unitarietà dell'insegnamento, che costituisce la caratteristica educativo-didattica peculiare della scuola elementare, è assicurata sia dal ruolo specifico dell'insegnante di classe questo particolarmente nel 1° ciclo - che dall'intervento di più insegnanti sullo stesso gruppo classe o per gruppi di classe diversi organizzati in un sistema didattico a classi aperte. In particolare nel 2° ciclo, nel quale si prevede la utilizzazione di una pluralità di docenti, ferma restando la classe il modulo base dell'organizzazione istituzionale della scuola, l'organizzazione didattica deve basarsi sulla valorizzazione delle esperienze e degli specifici interessi culturali degli insegnanti. A tale fine essenziali sono la collaborazione ed il lavoro collegiale e altresì le modalità di raggruppamento permanenti e temporanee degli alunni. L'organizzazione didattica utilizzerà, inoltre, attività didattiche di sostegno e di didattica differenziata per aree d'intervento specifico, coordinate all' attività didattica generale; valorizzerà le tecnologie educativi che promuovono un ambiente di comunicazioni multimediale. indice
La valutazione
Al fine di assicurare un'effettiva valutazione dei punti di partenza e di arrivo, dei processi, delle difficolt...` riscontrate e degli Interventi compensativi attuati, gli insegnanti devono raccogliere In maniera sistematica e continuativa informazioni relative allo sviluppo dei quadri di conoscenza e di abilit...`, alla disponibilit...` ad apprendere, alla maturazione del senso di si di ogni alunno. Le informazioni devono essere raccolte in forma sintetica, secondo criteri che assicurino un positivo confronto dei livelli di crescita Individuali e collettivi. Le modalit...` e gli strumenti della raccolta di Informazioni saranno differenti e sempre pertinenti al tipo di attivit...` preso in considerazione: in alcuni casi sar...` utile rifarsi a prove oggettive, in altre a forme di registrazione proprie dell'esperienza didattica meno formalizzata. Il complesso delle osservazioni sistematiche effettuate dagli insegnanti nel corso dell' attivit...` didattica costituir` lo strumento privilegiato per la continua regolazione della programmazione, permettendo agli insegnanti di Introdurre per tempo quelle modificazioni o integrazioni che risultassero opportune. - La comunicazione dei risultati di tale attivit... di valutazione ai soggetti Interessati (famiglie e scuole) deve documentare anche quanto la scuola ha fatto e si impegna a fare in ordine allo sviluppo del singolo e del gruppo. L' attivit... ` di programmazione e di verifica deve consentire agli insegnanti di valutare l'approfondimento della loro preparazione psicologica, culturale e didattica anche nella prospettiva della formazione continua. indice
Il progetto culturale ed educativo evidenziato dai programmi esige di essere svolto secondo un passaggio continuo che va da un'impostazione unitaria pre-disciplinare all'emergere di ambiti disciplinari progressivamente differenziati. L'educazione linguistica viene ricondotta nell'ambito dei linguaggi, intesi quali opportunit...` di simbolizzazione, espressione e comunicazione. Poich‚ ogni linguaggio esprime la capacit...` dell'essere umano di tradurre in simboli e segni il suo pensiero e i suoi sentimenti, l'educazione linguistica, che concerne specificamente il linguaggio verbale, dovr...` non disattendere gli apporti comunicativi ed espressivi prodotti dall'uso di altre forme di linguaggio (l'iconico, il musicale, Il corporeo, il gestuale, il mimico). L'educazione linguistica, In un'epoca di Intense comunicazioni e nella prospettiva di un crescente processo di Integrazione nella comunit...` europea, non pur prescindere da un approccio alla conoscenza di un?, lingua straniera. Si intende con ci• dare assetto sistematico ad uno degli insegnamenti speciali gi` previsti nell'ordinamento e che potranno trovare una loro generalizzata applicazione con apposite modifiche legislative. Un breve tempo dedicato quotidianamente alla lingua straniera durante le normali attivit... didattiche assicurer... la necessaria continuit... nell'educazione linguistica e sar...` ausilio non indifferente per rinforzare il processo di apprendimento. Componenti essenziali dell' unit...` educativa della persona sono considerati, nei nuovi programmi, anche l'educazione estetica, musicale e motoria.. La lettura e l' interpretazione dei linguaggi iconico, musicale e motorio, con i quali il fanciullo ha cos forte consuetudine, possono favorire anche gli apprendimento pi- complessi dell'area linguistica e logico-matematica. Per la prima volta, Il programma prevede uno spazio riservato all'insegnamento delle scienze, che consentir` una pi- approfondita comprensione delle realt...` naturale ed umana e del mondo tecnologico. Questa disciplina, insieme alla matematica, tende a sviluppare la capacit...` di percepire i problemi e a dare spiegazioni rigorose delle soluzioni. Organica attenzione viene prestata anche alle dinamiche della vita umana, intesa nel suo sviluppo storico, nella sua collocazione geografica a, nella sua organizzazione. Questa area disciplinare h stata definita per consentire al fanciullo di conoscere il patrimonio culturale in cui immerso e di elaborare progressivamente una coscienza del suo significato. Per la religione la scuola offre a tutti gli allievi uguali opportunit... di conoscenza, di comprensione e di rispetto dei valori religiosi. Nello sviluppo complessivo del programma e negli obiettivi della programmazione, indispensabile che la scuola elementare preveda un graduale accostamento al mondo del lavoro ai livelli consentiti dalle esperienze proprie dell' et.... Questo approccio culturale obbedisce, altres , alle caratteristiche psicologiche proprie dell'et... in chiave di operatività, di manipolazione. indice
LINGUA E CULTURA
Nessuna definizione globale pu• esaurire la complessit... del fenomeno linguistico. Esistono per definizioni parziali che possono essere utilmente assunte:
a) la lingua strumento del pensiero, non solo perch‚ lo traduce in parole (permettendo all'individuo di parlare con se stesso, cio di ragionare), ma anche perch‚ sollecita e agevola lo sviluppo dei processi mentali che organizzano, in varie forme, i dati dell'esperienza;
b) la lingua ^ mezzo per stabilire un rapporto sociale: Pi( precisamente consente di comunicare con gli altri e di agire nei loro confronti;
e) la lingua il veicolo attraverso cui si esprime in modo pi- articolato l'esperienza razionale e affettiva dell'individuo;
d) la lingua espressione di pensiero, di sentimenti, di stati d'animo, particolarmente nella forma estetica della poesia;
e) la lingua un oggetto culturale che ha come sue dimensioni quella del tempo storico, dello spazio geografico, dello spessore sociale. Per l'insieme di questi aspetti, la lingua ha un ruolo centrale nella scuola elementare, sia per il contributo che offre allo sviluppo generale dell'individuo, sia per Il carattere pregiudiziale che una buona competenza ling uistica ha sulle altre acquisizioni. Pertanto, i compiti della scuola elementare In questo campo sono I seguenti:
a) fornire all'alunno i mezzi linguistici adeguati per operazioni mentali di vario tipo; quali, ad esempio: simbolizzazione, classificazione, partizione, seriazione, quantificazione, generalizzazione, astrazione; istituzione di relazioni (temporali, spaziali, causali, ecc.);
b) potenziare nell'alunno la capacit... di porsi in relazione linguistica con interlocutori diversi per et..., ruolo, status, ecc. e in diverse situazioni comunicative, usando la lingua nella sua variet... di codici, di registri e nelle sue numerose funzioni;
c) offrire mezzi linguistici progressivamente pi( articolati e differenziati per portare ad un livello di consapevolezza e di espressione le esperienze personali;
d) promuovere le manifestazioni espressive del fanciullo e Il suo approccio al mondo dell'espressione letteraria;
e) avviare I 'alunno a rilevare che la lingua vive con la SOCIETA' umana e ne registra i cambiamenti nel tempo e nello spazio geografico, nonch‚ le variazioni socio-culturali; utilizzare queste dimensioni della lingua per attivare In lui la capacit... di pensare storicamente e criticamente.
Il fanciullo ha un'esperienza linguistica iniziale di cui l'insegnante dovr... attentamente rendersi conto e sulla quale dovr... impostare l'azione didattica. In particolare, ogni fanciullo:
- ha una variet... di codici verbali e non verbali (tra cui quelli arrivati dai mass-media), nella quale il codice verbale ^ dominante;
- ha maturato una capacit... di comunicare oralmente in una lingua e in un dialetto;
- sa che la lingua scritta esiste e, percependone l' importanza, desidera impadronircene.
Di fatto queste caratteristiche si manifestano e si compongono in modo diverso da alunno a alunno. La scuola terr... presenti queste diversit..., differenziando le metodologie e gli strumenti in rapporto alle esigenze Individuali di apprendimento.
Attenzione particolare andr... posta nella identificazione tempestiva di eventuali disturbi del linguaggio (difetti dell'udito, difficolt... di articolazione dei suoni, balbuzie, ecc.) e di fenomeni di disgrafia e dislessia, per I quali andranno predisposte specifiche strategie didattiche.
Qualora gli insegnanti accertino, mediante opportune osservazioni e prove, l'inadeguatezza dei prerequisiti sul piano percettivo, cognitivo e della motricit... fine, necessari per l'apprendimento della lettura e della scrittura, disporranno opportuni interventi, giochi sensoriali, esercizi di pregrafismo, attivit... psicomotorie. indice
Obiettivi e contenuti
Nel campo della formazione linguistica la scuola elementare persegue un insieme di obiettivi generali all'interno dei quali vengono individuati alcuni traguardi essenziali, prescrittivi per tutti gli alunni.
I. La scuola si propone l'obiettivo di far conseguire la capacit... di usare, in modo sempre pi- significativo, il codice verbale, senza peraltro trascurare altri tipi di codici (grafico, pittorico, plastico, ritmico-musicale, mimico-gestuale, ecc.) che non sono alternativi al codice verbale, ma complementari ad esso. All'interno di questo obiettivo dovr... essere garantito a tutti gli alunni il raggiungimento del traguardo della consapevolezza che:
- esistono diversi codici;
- ciascuno di essi offre opportunit... specifiche;
- il codice verbale particolarmente comodo, in quanto consente, con poche unit... semplici, di formare un illimitato numero di messaggi; -il codice verbale favorisce l'accesso agli altri codici e consente la riflessione su questi e su se stesso.
Il. La scuola si propone l'obiettivo di far conseguire la capacit... di comunicare correttamente in lingua nazionale, a tutti i livelli, dai pi- colloquiali e informali ai pi- elaborati e specializzati; va anche rispettato l'eventuale uso del dialetto in funzione dell'identit... culturale del proprio ambiente. All' interno di questo obiettivo dovr... essere garantito a tutti gli alunni il raggiungimento del traguardo di:
- saper utilizzare la lingua nelle forme colloquiali richieste dai problemi della vita quotidiana;
- rendersi conto di punti di vista diversi riscontrabili In situazioni comunicative;
- essere consapevoli della variet... di forme in cui il discorso si realizza in rapporto a contesti differenti (ad esempio, con i compagni di gioco, con i genitori e i familiari, con l'insegnante; ecc.).
III. La scuola si propone l'obiettivo di assicurare all'alunno una buona competenza di lingua scritta (lettura e scrittu- ra): ci sono infatti attivit... della mente che esigono questo veicolo e si avvantaggiano del suo uso. Il fanciullo deve saper leggere, cio capire il significato di testi scritti a fini diversi; deve saper ricercare e raccogliere informazioni da testi scritti; seguire la descrizione, il resoconto, il racconto e saperne cogliere l'essenziale; apprezzare l'efficacia lingustica ed espressiva dei vari tipi di scrittura. Il fanciullo deve saper scrivere: comunicare a distanza con interlocutori diversi, registrare e organizzare dati e istruzioni, esprimere, impressioni, valutazioni; produrre testi di tipo descrittivo, narrativo, argomentativo. Tutte queste capacit... confluiscono in quella della rielaborazione del testo (parafrasi, trasposizione, riscrittura in contesti diversi, riordinamento di argomenti, operazioni in cui il fanciullo pu• manifestare quell'originalit... e fantasia che, lungi dall'essere alternative o antitetiche alla razionalit..., ne rappresentano componenti essenziali). All'interno di questo obiettivo dovr... essere garantito a tutti I fanciulli il conseguimento del traguardo di:
- saper leggere e capire i testi di uso quotidiano nei loro signficati essenziali e nei loro differenti scopi comunicativi, almeno in rapporto alle necessit... e situazioni pi- comuni;
- leggere facili testi di tipo anche letterario, che attivino processi interpretativi;
- produrre semplici testi scritti di carattere pratico-comunicativo per utilit... personale (prendere nota, prendere appunti), o per stabilire rapporti con altri;
- scrivere semplici testi che realizzino, nelle forme a ciascuno congeniali, un'iniziale elaborazione di carattere personale.
Nel programma non sono state proposte rigide scansioni interne relative a ciascun anno, perch‚:
- si ritiene che queste debbano rientrare nella programmazione formulata dagli insegnanti in relazione alle esigenze della classe;
- esiste il rischio che certe indicazioni possano essere interpretate restrittivamente e causare non giustificato insuccessi;
- date le caratteristiche particolari della disciplina non sempre possibile indicare una progressione rigida degli apprendimenti nel diversi anni scolastici.
Tuttavia possibile dare indicazioni orientative che si riferiscono alle:
a) capacit... da attivarsi nel primo anno del corso elernentare;
b) capacit... da sviluppare nell'intero corso elementare.
a) capacit... da attivarsi nel primo anno.
Nel primo anno di scuola elementare appare necessario perseguire questi obiettivi:
- capacit... da parte del fanciullo di esprimersi oralmente e di comunicare in maniera sempre pi- compiuta su argomenti che gli siano noti e gli appaiano interessanti;
- capacit... di leggere e di scrivere almeno a quel livello strumentale che indispensabile fase di accesso all'uso pieno e consapevole della lettura e della scrittura. In particolare, al termine del primo anno o al massimo nel corso del secondo, dovrebbe essere raggiunta la capacita di leggere in maniera scorrevole brevi e facili testi e di formulare il proprio pensiero e comunicarlo per iscritto, rispettando le pi- importanti convenzioni ortografiche.
b) Capacit... da sviluppare nell'intero corso elementare. Sin dal primo anno vanno stimolate e gradualmente sviluppate nel corso del quinquennio le capacit... dell'alunno di:
-cogliere e ripetere con parole sue il contenuto di ci• che ha sentito dire o leggere, o di ci• che lui stesso ha letto;
-sapersi inserire opportunamente nelle situazioni comunicative pi- frequenti e, con gradualit..., rendersi conto dei punti di vista diversi;
-descrivere ordinatamente le fasi di attivit... a lui familiari;
- eseguire la lettura silenziosa di testi di vario tipo, opportunamente scelti e graduati, e dare prova di averne compreso il contenuto in forme via via più aderenti alle intenzioni comunicative del testo;
-comunicare per iscritto con interlocutori diversi in modo via via pi- ricco e pi- articolato per contenuto e forma;
- produrre testi di vario genere;
-acquisire il lessico fondamentale e progressivamente arricchirlo, utilizzando le opportunit... offerte da tutte le discipline;
-prestare attenzione alle corrispondenze lessicali tra dialetto e lingua allo scopo di evitare interferenze inconsce tra i due sistemi linguistici;
-individuare le diversit... tra le pronunce regionali dell'italiano e la pronuncia dell'itallano cosiddetto standard, che rappresenta anche la base per una corretta esecuzione scritta.
In particolare si raccomanda l'attivazione, a partire dal terzo anno, delle capacit... di:
-eseguire la lettura a voce alta di testi noti e non, dando prova, anche attraverso un uso appropriato delle pause e dell'intonazione, di averne compreso Il contenuto;
-scrivere in modo ortograficamente corretto e con buon uso della punteggiatura, con lessico appropriato e sintassi adeguata; -prendere note, appunti, ecc. in forme progressivamente pi- funzionari ? e precise;
-produrre testi di tipo descrittivo, narrativo, argomentativo;
-ricercare e raccogliere informazioni da testi scritti (libri, giornali, vocabolari, enciclopedie, ecc.);
-leggere facili testi di tipo anche letterario, che attivino nel fanciullo elementari processi interpretativi e sviluppino il senso estetico; -riflettere sul significati delle parole e sulle loro relazioni (rapporti di somiglianza e differenza, gradazioni di significato, passaggio dal generale allo specifico e viceversa; ecc.);
-ricavare il significato di una parola sconosciuta ragionando sul semplice contesto In cui contenuta;
-notare all' interno di contesti alcune elementari concordanze fra parole, organizzando gradualmente questi rilievi in schemi morfologici (flessioni, modificazioni, ecc.);
-individuare, attraverso la riflessione sull'uso della lingua (orale e scritta), le fondamentali strutture sintattiche; applicare la naturale curiosità per la parola alla storia delle parole, soprattutto per quanto riguarda il loro mutamento di significato, anche nel caso di vocaboli provenienti da lingue straniere. indice
Indicazioni didattiche
Queste indicazioni vanno considerate come un contributo per la programmazione, che, comunque, deve essere indirizzata a perseguire gli obiettivi o a raggiungere i traguardi gi... enunciati.
Lingua orale. La prima attivit... linguistica dell'alunno nella scuola, decisiva per gli ulteriori sviluppi, parlare con l'insegnante e con i compagni. In questa fase sono determinanti l'atteggiamento e il comportamento linguistico dell'insegnante, che deve adottare un linguaggio accessibile, motivante e adeguato al ruolo di chi, comunque, rappresenta per il fanciullo un modello significativo. E' importante che, fin dall'inizio, si instauri all'interno della classe un clima favorevole alla vita di relazione e, quindi, allo scambio linguistico che progressivamente andr... organizzandosi. Ci• comporta che l'insegnante sappia sollecitare il dialogo, dargli ordine (anche abituando l'alunno a chiedere la parola., ad attendere il suo turno se altri l'hanno chiesta prima di lui, a tener conto nel suo intervento di cir che gli altri hanno detto, ecc.), tutelando gli spazi comunicativi di ciascuno e la significativit... degli interventi in rapporto all'argomento. Qui emerge l'importanza del comportamento di ascolto, da intendere non come atteggiamento di passiva ricezione, quanto come capacit... di comprensione e interpretazione dei messaggi. La comunicazione orale anche una importante fonte per l'arricchimento del lessico dell'alunno; pertanto, l'insegnante favorir... l'acquisizione di parole nuove e appropriate in situazioni a cui esse facciano preciso riferimento. E' opportuno cogliere e promuovere situazioni comunicative che consentano all'alunno la fruizione e la produzione di una variet... di messaggi volta per volta adeguati all'interlocutore e alle circostanze. Si tratta di avviare l'alunno a riconoscere nel discorsi altrui e nel propri delle varianti che, gradualmente, lo porteranno ad individuare l'esistenza di una gamma di usi specifici della lingua. Devono essere sollecitate tutte le forme di comunicazione orale: descrizione, resoconto, racconto, narrazione, discussione ecc. Sar... bene stimolare gli alunni a cogliere differenze di pronuncia presenti in classe e orientarli, con gradualit..., verso una pronuncia largamente accettabile e ben articolata, anche in funzione di una corretta esecuzione scritta.
Lingua scritta. A livello di apprendimento iniziale della lingua scritta i metodi in uso sono parecchi e ciascuno di essi si rif... a motivazioni teoriche che vanno tenute presenti per effettuare una scelta. Vi sono tendenze metodologiche le quali partono da un tutto (parole, frasi) che viene analizzato in elementi successivamente ricomponibili; altre che partono da elementi per giungere alla loro sintesi in parole e frasi. Le une e le altre hanno una loro efficacia didattica, purch‚ vengano usate senza appesantimenti che riuscirebbero sterili e demotivanti. La scelta del metodo dovr... anche tener conto di una attenta osservazione e valutazione del livello di sviluppo percettivo e mentale del fanciulli. Infatti, anche in funzione delle loro disponibilit... e dei loro ritmi individuali, l'insegnante, consapevole delle opportunit... offerte dai singoli metodi, prender... le sue decisioni e predisporr... le condizioni per l'apprendimento. Una delle prime conquiste del fanciullo, nella fase iniziale dell'apprindimento, la constatazione che le variazioni della scrittura sono dovute a variazioni degli aspetti fonici della lingua orale; questa scoperta facilitata dalla riflessione sul linguaggio parlato (percezioni, analisi e segmentazione del continuo fonico). Poich‚ la nostra lingua usa una scrittura alfabetica, inevitabile il momento in cui, nell'apprendimento, si produce la separazione temporanea degli aspetti del significato da quelli dei singoli formali (fonemi e grafemi). Sar... necessario che l' Insegnante consideri questo passaggio come preliminare per la riconquista dei significati. Scrivere non copiare graficamente (disegnare lettere) e non soltanto problema di manualit...; essenzialmente traduzione sulla pagina con mezzi adeguati (anche con alfabetieri mobili, con strumenti come la macchina da scrivere ecc.) di contenuti che convogliano la pluralit... di esperienze dell'alunno. I contenuti concettuali relativi alle varie esperienze dei fanciullo si possono tradurre in diverse forme di testo.: non necessariamente, n‚ immediatamente in frasi complete. L'alunno deve essere sollecitato all'attivit... di scrittura in relazione alla gamma pi- ampia possibile di funzioni, senza ricorrere a pratiche riduttive che mortiflchino le sue scelte linguistiche. E' essenziale, comunque, che, fin dal primo anno della scuola elementare, si propongano stimoli e occasioni realmente motivanti Il fanciullo a scrivere Vi saranno momenti diversi da fanciullo a fanciullo, In cui sar... lo stesso alunno a manifestare l'esigenza di scrivere. L' Insegnante accetter... qualsiasi tipo di testo che l'alunno voglia produrre e collaborer... con lui per rendere i testi pi- adeguati alle intenzioni. Poich‚ questa condizione non sar... n‚ frequente, n‚ generalizzata, si dovr... porre particolare attenzione a suscitare la motivazione, tenendo conto che lo +scrivere; equivale a formulare e comunicare graficamente quanto si sente e si pensa. Le forme di scrittura quali la descrizione, la narrazione, Il racconto, la corrispondenza, la relazione, la poesia, ecc. sono valide se scaturiscono da un effettivo interesse del fanciullo a comunicare le proprie esperienze. Dettare alla classe un argomento quale spunto per gli alunni a svolgere la loro composizione scritta non pratica didattica accettabile se, preventivamente, non ci si sar... adoperati a far convergere su quell'argomento l'interesse degli alunni medesimi, provocando l'emergere di una non artificiosa motivazione del fanciullo a comunicare per iscritto gli stati d'animo, le osservazioni, le riflessioni, i giudizi che egli venuto maturando. Pur essere necessario promuovere quell' interesse - e, quindi, motivare l'alunno a scrivere - facendo appello al criterio dell'utilit.... Ad esempio, gli alunni sono impegnati in una ricerca o in un semplice esperimento di scienze: si pu• porre in luce l'esigenza di annotare, sia pure In modo sintetico, le fasi di quell'attivit..., facendo capire che riuscir... utile, pi- tardi, poter ricordare quelle fasi nella giusta successione. Oppure, si pu• suggerire di raccogliere, in modo ordinato e comprensibile, appunti su letture compiute su questo o su quell'argomento, sottolineando l'utilit... di poter consultare al momento giusto quegli appunti. Sembrano comunque da evitare esercitazioni scritte di lingua che non siano ancorate ad un bisogno, spontaneo o indotto che esso sia, di comunicare le proprie idee ed i propri sentimenti.
La lettura.
La prima esperienza di lettura da parte del fanclullo, che deve essere protratta per tutto l'arco della scuola elementare, sentir leggere l'adulto, cio sentirgli +eseguire; oralmente la lettura di testi di vario tipo (non solo racconti, poesie, brani letterari, ma anche brevi notizie tratte dal giornali, lettere, documenti scolastici, ecc.), Leggere sostanzialmente un processo di ricerca, comprenslone e interpretazione del significato del testo. Contribuiscono all'attivazione di tale processo la capacit... di decodiflcare la parola scritta, le conoscenze lessicali e morfosintattiche, le attese sul tipo di testo che viene letto, la conoscenza di ---r ---- di cui si tratta; e della situazione in cui Il testo ambientato. L'insegnante, anche testimoniando la sua consuetudine alla lettura, stimola e accresce la motivazione del fanciullo a leggere e dedica particolare attenzione alla scelta di testi validi per le loro qualit... intrinseche. Per adempiere efficacemente a tale compito, l'insegnante dovr... possedere aggiornata e non superficiale conoscenza delle pubblicazioni e dei libri pi- adatti per i fanciulli, dai testi di narrativa e di divulgazione, alle collane monografiche, alle enciclopedie, ecc. Inoltre, tenendo conto della diffusa disaffezione dei fanciulli di oggi per il leggere - assorbiti come sono dalle Immagini televisive e filmiche - l'insegnante avr... cura di accendere Interessi idonei a far emergere il bisogno ed il piacere della lettura. E' una esigenza anche infantile quella di accrescere la propria esperienza e di allargare i conflni della propria conoscenza e dei propri sentimenti: opportuno che l'insegnante aiuti gli alunni a trovare i libri e, in genere, le pubblicazioni che corrispondano a quella esigenza in modo sempre pi- costruttivo. La motivazione al leggere va ulteriormente incentivata: l' Insegnante verificher... in quale misura i fanciulli si avvalgano della lettura a livello di processi cognitivi (cio , come l'esperienza presentata dalle pagine In lettura si assimila al complesso organico di idee gi... possedute), a livello affettivo-emotivo e a quello comportamentale. Andranno individuate e valutate le cause di eventuali cadute dell'interesse a leggere. Ci• non soltanto riguardo alle letture effettuate in aula e, quindi, di facile controllo da parte dell'insegnante, bensì anche alle letture che il fanciullo pu• e deve essere stimolato a compiere nel tempo libero dalla scuola. Anche per la lettura, analogamente a ci• che si rilevato per la scrittura riguardo alla produzione di testi non di natura strettamente scolastica, si consiglia il ricorso, oltre che al testi scolastici e al libri della biblioteca di classe, a una variet... di materiali idonei a incentivare il bisogno di leggere. La scuola non dovr... trascurare alcuna iniziativa utile ad avvicinare i fanciulli al libri. Cos , consentir... loro l'accesso diretto alla biblioteca (che va quindi attrezzata a questo scopo), li solleciter... a segnalare l'acquisto di libri e pubblicazioni periodiche cui siano particolarmente interessati, e riserver... alla lettura personale tempi adeguati nell'arco della settimana. indice
La correzione
Per quanto riguarda l'insieme delle attivit... linguistiche, esiste il problema del rispetto di certe convenzioni che rendono i testi orali e scritti, +corretti@, non ambigui, largamente comprensibili. Su questo punto si passati, in ambito scolastico, da un atteggiamento di astratto rigore e di fiscalismo valutativo ad un atteggiamento opposto di accettazione incondizionata e di astenzione dall'intervento correttivo e valutativo. Occorre invece distinguere tempi e modi di questo intervento per renderlo didatticamente produttivo e tale da non bloccare le attivit... linguistiche. C' una fase in cui l' alunno cos impegnato nell'attivit... comunicativa, nella codificazione-decodificazione dei significati che sarebbe inopportuno interrompere la sua tensione con interventi, commenti marginali, di tipo tecnico. Questo non significa trascurare l'errore, lasciarlo correre; significa rimandarne la discussione e correzione ad un secondo tempo, quando il fanciullo si fatto capire e ha capito. Allora giusto correggere gli errori che l'alunno ha commesso; valutandoli in rapporto alla sua maturit... linguistica, al tipo di testo, al livello di comunicazione, all'esistenza di convenzioni, alla situazione extralinguistica in cui la comunicazione avvenuta. Ci• non esclude che, in altre situazioni, l'intervento possa essere contestuale, indirizzato a favorire la presa di coscienza della variet... di scelte offerta dalla lingua a tutti I livelli. E' comunque possibile e auspicabile che, attraverso una metodologia graduale e sistematica, l'errore venga prevenuto. Per esempio, si possono rendere consapevoli gli alunni delle differenze esistenti fra la pronuncia del loro italiano regionale e dell'italiano cosiddetto standard in modo da evitare, soprattutto nella scrittura, gli errori che ne conseguono. indice
La riflessione linguistica
Il fanciullo ha le sue curiosit... linguistiche. Altre curiosit... possono essere stimolate in lui: il momento della riflessione sulla lingua, una riflessione esplicita concepita come momento valido in s‚ e come strumento di conferma della competenza e delle abilità linguistiche. Dapprima e per lungo tempo la riflessione dovrebbe rivolgersi all' ambito del significato (di parole estratte dal contesto o di unit... superiori alla parola); questo aspetto della lingua non si pu• ridurre alla spiegazione episodica di una parola sconosciuta, n‚ ad una meccanica consultazione del vocabolario, ma deve dar luogo ad un'attivit... programmata che tenga conto del gusto del fanciullo di giocare con la lingua, di scoprire relazioni tra forme, tra significati, tra forme e significati, di costruire catene di parole, di ripercorrere, con l'aiuto dell' Insegnante anche storie di parole;. La riflessione, poi, pu• diventare individuazione di certe fondamentali strutture sintetiche: predicati che esprimono la caratteristica di un soggetto, predicati che mettono in relazione Il soggetto con un altro elemento. I rilievi morfologici possono essere fatti sul testo e mostrare la funzionalit... di certe marche; formali che collegano tra loro parole o che segnalano particolari rapporti. Importante, in tutti i casi, che l'osservazione +grammaticale; emerga dal testo orale e scritto e serva per tornare al testi assicurandone una pi- precisa e consapevole interpretazione. La grammatica va concepita come sollevamento a livello consapevole di fenomeni che l 'alunno gi... in grado di produrre e percepire. In questo concetto allargato di grammatica rientra la rielaborazione del testo, una delle operazioni pi- produttive e capaci di sintetizzare le varie attivit... linguistiche. indice
Nel quadro di una visione globale dell'educazione linguistica, l'iniziale apprendimento di una seconda lingua possibile, purch‚ si attui un'idonea mediazione didattica che tenga conto del graduale processo di evoluzione dell'alunno. La finalit ... quella di:
a) aiutare ed arricchire lo sviluppo cognitivo offrendo un altro strumento di organizzazione delle conoscenze;
b)permettere al fanciullo di comunicare con altri attraverso una lingua diversa dalla propria;
c) avviare l'alunno attraverso lo strumento linguistico, alla comprensione di altre culture e di altri popoli. ð73 Š Per le finalit... che la scuola elementare persegue, la scelta di questa o quella lingua non determinante. La lingua pu• essere scelta tenendo presenti, oltre alle richieste della comunit..., criteri oggettivi di utilit... sociale e culturale.
Si terr... conto, tuttavia, del carattere veicolare della lingua Inglese, in quanto offre occasioni pi- frequenti di esperienza e, quindi, di rinforzo positivo per l'uso generalizzato che se ne fa nel mezzi di comunicazione, negli scambi Internazionali e in campo tecnologico (ad esempio, nel linguaggio dei calcolatori). Nelle zone del nostro Paese dove Il plurilinguismo condizione storica, fondata su usi locali e garantita talvolta anche da norme statutarie di regolamenti scolastici e dove si registrano specifici flussi migratori e turistici, la scelta della lingua straniera non mancher... di tener conto di queste caratteristiche. Quale che sia la lingua scelta, Importante che l'alunno sia In grado, al termine della scuola elementare, di sostenere una facile conversazione e una breve lettura che si riferisca ad esperienze concrete di vita quotidiana.
INDICAZIONI DIDATTICHE
Per aiutare il fanciullo a raggiungere senza difficolt` il traguardo sopra annunciato, la scelta del metodo riveste una grande importanza. Sar` bene, percir, che l'insegnante prOgrammi l'attivit` didattica tenendo conto di alcuni suggerimenti desunti dalle piy valide esperienze in atto. Secondo tali esperienze, anche l'approccio alla lingua straniera rispetta sostanzialmente la sequenza comprensione-assimilazione- produzione, ovviamente nel limiti In cui tale processo pur realizzarsi nella scuola elementare. E' necessario che inizialmente I 'attivit` didattica si svolga in forma orale, sviluppando nell'alunno la capacit` di comprendere i messaggi e di rispondere ad essi in maniera adeguata. Successivamente ci si potr` avvalere, con opportuna gradualit`, anche di materiali che propongano all'alunno esempi molto semplici di lingua scritta, attivando In lui la consapevolezza delle diversit` esistenti tra Il codice orale e quello scritto. Attraverso tale fase, che include la lettura vera e propria di facili testi sui quali sar` bene soffermarsi e ritornare frequentemente, l'alunno diverr` capace, senza indebite forzature, anche di una elementare produzione scritta. Sin dall'inizio si utilizzeranno cartelloni, disegni, maschere, burattini e marionette, si organizzeranno giochi Individuali e di gruppo per stimolare l'apprendimento naturale delle strutture f onologiche, lessicali e morf osintattiche e preparare il passaggio al successivo stadio dell'apprendimento analit i,co. Metodo, quindi, che attraverso attivit` motivanti, lo aiuti ad acquisire e ad usare il lessico con una certa libert` di variazione all'interno di facili strutture fisse. In un secondo tempo, l'alunno sar` avviato a eseguire alcune semplici riflessioni linguistiche In situazione di contrasto o analogia fra l'italiano e la lingua straniera. In questo senso, anche per superare vecchi stereotipi che fa. cevano ð73 Š della grammatica e della traduzione con vocabolario Il contenuto essenziale dell'insegnamento, si potrebbe dire che Il fanciullo apprende un'altra lingua solo Imparandone l'uso come strumento di comprensione e di comunicazione. Particolarmente importante, sotto questo profilo, sar` I' acquisizione di un considerevole patrimonio lessicale, scoperto e riutilizzato in situazionismgnificativeattraverso l'audizione, la conversazione, l'associazione audiovisiva (immagine parola - frase), l'apprendimento di modi di dire, di filastrocche e di canzoni. Il ricorso ad alcuni sussidi ormai ampiamente diffusi, come Il registratore audio e le videocassette, agevoler` il compito dell'insegnante anche per quanto riguarda la correttezza della dizione nelle @catene sonore@. La corrispondenza Interscolastica potr` of f rire nelle ultime classi occasioni di uso concreto della lingua straniera. indice
MATEMATICA E FORMAZIONE DEL PENSIERO
L'educazione matematica contribuisce alla formazione del pensiero nel suoi vari aspetti: di intuizione, di Immaginazione, di progettazione, di Ipotesi e deduzione, di controllo e quindi di verifica o smentita. Essa tende a sviluppare, In modo speciflco, concetti, metodi e atteggiamenti utili a produrre le capacit` di ordinare, quantif icare e misurare fatti e f enomeni della realt` e a formare le abilit` necessarie per Interpretarla criticamente e per intervenire consapevolmente su di essa. L'insegnamento della matematica nella scuola elementare h stato per lungo tempo condizionato dalla necessit` di fornire precocemente al f anclullo strumenti Indispensabili per le attivit` pratiche. Con il dilatarsi della istruzione si h avuta la possibmlit` di puntare piy decisamente verso obiettivi di carattere formativo. In questa situazione, che offriva una piy ampia libert` progettuale, l'insegnamento della matematica, In quasi tutti i paesi del mondo, si h orientato verso l'acquisizione diretta di concetti e strutture matematiche e ha promosso anche in Italia una intensa attivit` di sperimentazione. La vasta esperienza compiuta ha perr dimostrato che non h possibile giungere all'astrazione matematica senza percorrere un lungo itinerario che collega l'osservazione della realt`, l'attivit` di matematizzazione, la risoluzione dei problemi, la conquista del primi livelli di formalizzazione. La piy recente ricerca didattica, attraverso un'attenta analisi dei processi cognitivi In cui si articola l'apprendimento della matematica, ne ha rilevato la grande complessit`, la gradualit` di crescita e linee di sviluppo non univoche. In questo contesto si h constatato che anche gli algoritmi (cioh, i procedimenti ordinati) di calcolo e lo studio delle flgure geometriche hanno una valenza formativa ben al di l` delle utilizzazioni pratiche che un tempo giustificavano il loro inserimento nel programmi.
OBIETTIVI E CONTENUTI
Per chiarezza espositiva vengono distinti di seguito alcuni temi matematici artlcolati per obiettivi. L'insegnante si sforzer` di svilupparli in modo coordinato, approfittando di tutte le occasioni sia per richiamare questioni di tipo matematico, sia per collegarli con argomenti di altre discipline. Gli obiettivi elencati hanno caratteristiche e funzioni diverse. Alcuni tengono conto della acquisizione di abilit` e di conoscenze strettamente concatenate, e vanno tradotti in precise progressioni e in indicatori particolari che ne segnalino una aequisizione stabile oppure incertezze o carenze. Si tratta, principalmente, di obiettivi riguardanti i numeri naturali e decimali, le abilit` di calcolo e alcuni contenuti della geometria. Altri obiettivi riguardano fatti, concetti, principi e procedimenti meno strettamente concatenati, da Introdurre ad un primo stadio di conoscenza e che verranno sviluppati e approfonditi ad un successivo livello scolastico. Fra questi, si possono ricordare quelli relativi alla logica, alla probabilit`, alla statistica e all'Informatica. La valutazione del conseguimento degli obiettivi proposti deve pertanto tener conto di tali diversità. indice
a) I PROBLEMI
Il pensiero matematico h caratterizzato dall'attivit` di risoluzmone di problemi e cir h in sintonia con la propensione del fanciullo a porre domande e a cercare risposte. Di conseguenza le nozioni matematiche di base vanno fondate e costruite partendo da situazioni problematiche concrete, che scaturl'scono da esperienze reali del fanciullo e che offrano anche il opportunit` di accertarne quali apprendimento matematici egli ha irv precedenza realizzato, quali strumenti e quali strategie risolutive utilizza e quali sono le difficolt` che incontra. Occorre evitare, peraltro, di procedere in modo episodico e non ordinato e tendere invece ad una progressiva organizzazione delle conoscenze. Obiettivi -Tradurre problemi elementari espressi con parole in rappresentazioni matematiche, scegliendo le operazioni adatte; quindi trovare le soluzioni e interpretare correttamente i risultati; inversamente, attribuire un significato a rappresentazioni matematiche date; -Individuare situazioni problematiche in ambiti di esperienza e di studio e formularne e giustificarne ipotesi di rmsoluzione con l'uso di appropriati strumenti matematici, sia aritmetici sia di altro tipo; -risolvere problemi aventi procedimento e soluzione unici e problemi che offrono possibilit` di risposte diverse, ma ugualmente accettabili; -individuare la carenza di dati essenziali per la risoluzione di problemi ed eventualmente Integrarli; riconoscere in un problema la presenza di dati sovrabbondanti, oppure contraddittori con conseguente impossibilit` di risolverlo. indice
b) ARITMETICA - Lo sviluppo del concetto di numero naturale va stimolato valorizzando le precedenti esperienze degli alunni nel contare e nel riconoscere simboli numerici, fatte in contesti di gioco e di vita familiare e sociale. Va tenuto presente che l'idea di numero naturale h complessa e richiede pertanto un approccio che si avvale di diversi punti di vista (ordinalità, cardinalità, misura ecc.); la sua acquisizione avviene a livelli sempre piy elevati di Interiorizzazione e di astrazione durante l'intero corso di scuola elementare, e oltre.
La formazione delle abilità di calcolo va fondata su modelli concreti e strettamente collegata a situazioni problematiche. Con ciò non si intende sottovalutare l'importanza della formazione di alcuni automatismi fondamentali (quali le tabelline, ad esempio) da concepire come strumenti necessari per una più rapida ed essenziale organizzazione degli algoritmi di calcolo. In effetti, la conoscenza di tali algoritmi, insieme all'elaborazione di diverse procedure e strategie del calcolo mentale, contribuisce anche alla costruzione significativa del la successione degli Interi naturali e di altre importanti successioni numeriche (pari, dispari, multipli, ecc.).
Obiettivi del primo e secondo anno
-Contare, sia in senso progressivo che regressivo, collegando correttamente la sequenza numerica verbale con l'attività manipolativa e percettiva;
-confrontare raggruppamenti di oggetti rispetto alla loro quantità e indicare se essi hanno lo stesso numero di elementi, oppure di piy o di meno; -leggere e scrivere i numeri naturali almeno entro il cento, esprimendoli sia in cifre che a parole; confrontarli e ordinarli, anche usando i simboli = [, ]; inoltre disporli sulla linea dei numeri In modo corretto;
- eseguire con precisione e rapidità semplici calcoli mentali di addizioni e sottrazioni; -raggruppare oggetti a due a due contando per due, raggrupparli a tre a tre contando per tre, e così via;
-con l'aiuto di quantità adeguate di oggetti calcolare, in collegamento reciproco, il doppio/la metà, il triplo/il terzo, il quadruplo/il quarto, ecc.;
-eseguire, almeno entro il cento, addizioni e sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni (con moltiplicatori e divisori di una cifra) anche con l'ausilio di opportune concretizzazioni e rappresentazioni.
Obiettivi dei terzo, quarto e quinto anno
- Leggere I numeri, naturali e decimali, espressi sia in cifre sia a parole, traducendoli nelle corrispondenti somme di migliaia, centinaia, decine, unità, decimi, centesimi, ecc.; scrivere sia in cifre sia a parole, anche sotto dettatura, i numeri naturali e decimali, comprendendo il valore posizionale delle cifre, il significato e l'uso dello zero e della virgola;
-confrontare e ordinare I numeri naturali e decimali, utilizzando opportunamente la linea dei numeri (ad esempio, mediante sottograduazioni);
-scrivere una successione di numeri naturali partendo da una regola data; viceversa, scoprire una regola che generi una data successione;
-Intuire e saper usare la proprietà commutativa e associativa nell'addizione e nella moltiplicazione, la proprietà distributiva del prodotto rispetto alla somma, la proprietà invariantiva nella sottrazione e nella divisione, anche per agevolare i calcoli mentali utilizzando opportune strategie e approssimazioni;
-eseguire per iscritto le quattro operazioni aritmetiche con i numeri naturali e decimali, comprendendo il significato dei procedimenti di calcolo; -moltiplicare e dividere numeri naturali e decimali per dieci, cento e mille, comprendendo il significato di queste operazioni;
-calcolare, in relazione reciproca, multipli e divisori di numeri naturali, e riconoscere i numeri primi;
-trovare le frazioni che rappresentano parti di adatte figure geometriche, di Insiemi di oggetti o di numeri; viceversa, data una frazione trovare in opportune figure geometriche, in insiemi di oggetti o In numeri la parte corrispondente, con particolare attenzione alle suddivisioni decimali;
-confrontare e ordinare le frazioni piy semplici, utilizzando opportunamente la linea dei numeri (ad esempio, con graduazioni successive);
-confrontare e ordinare sulla linea dei numeri gli Interi relativi, facendo riferimento, se necessario, a esperienze personali (ad esempio, l'uso del termometro);
-rispettare l'ordine di esecuzione di una serie di operazioni (espressioni), interpretando il significato della punteggiatura e comprendendo l'ordine stesso; viceversa, costruire una espressione usando l'adeguata punteggiatura per il rispetto dell'ordine di esecuzione. indice
c) GEOMETRIA E MISURA -
La geometria va vista inizialmente come graduale acquisizione delle capacità di orientamento, di riconoscimento e di localizzazione di oggetti e di forme e, In generale, di progressiva organizzazione dello spazio, anche attraverso l'introduzione di opportuni sistemi di riferimento. L'itinerario geometrico elementare, tendendo alla sistemazione delle esperienze spaziali del fanciullo, si svilupperà attraverso la progressiva introduzione di rappresentazioni schematiche degli aspetti della realtà fisica; dallo studio e dalla realizzazione di modelli e disegni si perverrà alla conoscenza delle principali figure geometriche piane e solide e delle loro trasformazioni elementari. Si porrà particolare attenzione ad una corretta acquisizione dei concetti fondamentali di lunghezza, area, volume, angolo, parallelismo, perpendicolarità. Consistente rilievo dovranno avere, altresì, l'introduzione delle grandezze e l'uso dei relativi procedimenti di misura, da far apprendere anch'essi in contesti esperienziali e problematici e in continuo collegamento con l'insegnamento delle scienze.
Obiettivi dei primo e secondo anno
- localizzare oggetti nello spazio, prendendo come riferimento sia se stessi, sia altre persone e oggetti, e usare correttamente i termini: davanti-dietro, sopra-sotto, a destra-a sinistra, vicino-lontano, dentro-fuori;
-effettuare spostamenti lungo percorsi che siano assegnati mediante istruzioni orali o scritte e descrivere - verbalmente o per iscritto - percorsi eseguiti da altri, anche ricorrendo a rappresentazioni grafiche appropriata;
-riconoscere negli oggetti dell'ambiente e denominare correttamente i più semplici tipi di figure geometriche, piane e solide;
-individuare simmetrie in oggetti e figure date; realizzare e rappresentare grafica mente simmetrie mediante piegature, ritagli, disegni, ecc.;
-confrontare e misurare lunghezze, estensioni, capacità, durate temporali, usando opportune unità, arbitrarie o convenzionali, e loro successive suddivisioni.
Obiettivi del terzo, quarto e quinto anno
-Riconoscere in contesti diversi, denominare, disegnare e costruire le principali figure geometriche piane; costruire, con tecniche e materiali diversi, alcune semplici figure geometriche solide e descriverne alcune caratteristiche, come, nel caso di poliedri, numero dei vertici, degli spigoli, delle facce;
-riconoscere l'equiestensione di semplici figure piane mediante scomposizioni e ricomposizioni;
-misurare e calcolare il perimetro e l'area delle principali figure piane, avendo consapevolezza della diversità concettuale esistente tra le due nozioni;
-trovare il volume di oggetti anche irregolari con strategie, e unità di misura diverse, avendo consapevolezza della diversità concettuale esistente tra la nozione di volume e quella di area della superficie di una figura solida;
-individuare, in situazioni concrete, posizioni e spostamenti nel piano (punti, direzioni, distanze, angoli come rotazioni); rappresentare tali situazioni anche con l'uso di reticolati a coordinate Intere positive, di mappe, di cartine, ecc.;
-usare correttamente espressioni come: retta verticale, orizzontale, rette parallele, incidenti, perpendicolari; disegnare, con riga, squadra e compasso, rette parallele e perpendicolari, angoli e poligoni;
-riconoscere eventuali simmetrie presenti in una figura piana e classificare triangoli e quadrangoli rispetto alle simmetrie stesse;
-realizzare, anche con l'uso di materiale concreto e con disegni, la corrispondente di una figura geometrica piana sottoposta ad una traslazione, ad una simmetria assale, ad una rotazione, ad un ingrandimento o impicciolimento in scala
- conoscere le principali unità internazionali e pratiche per la misura di lunghezze, aree, volumi/capacità, pesi; saperle usare correttamente per effettuare stime e misure;
-scegliere, costruire e utilizzare strumenti adeguati per effettuare le misurazioni;
-passare da una misura espressa in una data unità ad un, altra ad essa equivalente, limitatamente al casi più comuni e con aderenza al linguaggio corrente anche in riferimento al sistema monetario;
-effettuare misure: di ampiezze angolari (in gradi), di durate (in ore, minuti primi e secondi); operare con tali unità In casi problematici reali. indice
d) LOGICA -
L'educazione logica, più che oggetto di un insegnamento esplicito e formalizzato, deve essere argomento di riflessione e di cura continua dell'insegnante, a cui spetta Il compito di favorire e stimolare lo sviluppo cognitivo del fanciullo, scoprendo tempestivamente eventuali difficoltà e carenze. Particolare cura sarà rivolta alla conquista della precisione e della completezza del linguaggio, tenendo conto che, soprattutto nel primi anni di scuola, il linguaggio naturale ha ricchezza espressiva e potenzialità logica adeguate alle necessità di apprendimento. L'insegnante proporrà fin dall'inizio, sul piano dell'esperienza e della manipolazione concreta, attività ricche di potenzialità logica, quali: classificazioni mediante attributi, Inclusioni, seriazioni ecc.. Con gradualità potrà introdurre qualche rappresentazione logico- insiemistica (si potranno usare i diagrammi di Eulero-Venn, I grafi, ecc.) che sarà impiegata per l'aritmetica, la geometria, per le scienze, per la lingua ecc.. Tuttavia terrà presente che la simbolizzazione formale dm operazioni logico-insiemistiche non h necessaria, In via preliminare, per l'introduzione degli interi naturali e delle operazioni aritmetiche. Terrà, inoltre, presente che le più elementari questioni di tipo combinatorio forniscono un campo di problemi di forte valenza logica. Obiettivi dei primo e secondo anno -Classificare oggetti, figure, numeri ... in base ad un dato attributo e, viceversa, indicare un attributo che spieghi la classificazione data: -in contesti problematici concreti e particolarmente semplici, individuare tutti i possibili casi di combinazioni di oggetti e di attributi; -scoprire e verbalizzare regolarità e ritmi in successioni date di oggetti, di immagini, di suoni e, viceversa, seguire regole - proposte oralmente o per iscritto - per costruire tali successioni; -rappresentare con schematizzazioni elementari (ad esempio, con frecce) successioni spazio-temporali, relazioni d'ordine, corrispondenze, riferite a situazioni concrete. Obiettivi del terzo, quarto e quinto anno -Classificare oggetti secondo due o più attributi e realizzare adeguate rappresentazioni delle stesse classificazioni mediante diagrammi di Venn, di Carroll, ad albero, con tabelle, con schede a bordo perforato...; -usare correttamente il linguaggio degli insiemi nelle operazioni di unione, di intersezione, di complemento, anche in relazione all'utilizzazione dei connettivi logici e con applicazioni alle classificazioni aritmetiche, geometriche, naturalistiche, grammaticali, ecc.. indice
e) PROBABILITA', STATISTICA, INFORMATICA -
Importanza educativa notevole va riconosciuta anche a concetti, principi e capacità connessi con la rappresentazione statistica di fatti, fenomeni e processi e con la elaborazione di giudizi e di previsioni in condizioni di incertezza.
L'introduzione dei primi elementi di probabilità, che pur trovare posto alla fine del corso elementare, ha lo scopo di preparare nel fanciullo un terreno lntuitivo su cui si possa, in una fase successiva, fondare l'analisi razionale delle situazioni di incertezza.
La classica definizione di probabilità - come rapporto fra il numero dei casi favorevoli e il numero dei casi possibili In situazioni aleatorie simmetriche - non pur essere assunta come punto di partenza, ma h piuttosto il punto di arrivo di una ben graduata attività
Nello sviluppo di questo itinerario pur realizzarsi la costruzione e l'analisi di procedimenti e di algoritmi - numerici e non numerici - anche con l'uso iniziale, ma coerente e produttivo, di opportuni strumenti di calcolo e di elaborazione delle informazioni.
Obiettivi del primo e dei secondo anno
-In situazioni problematiche tratte dalla vita reale e dal gioco, usare in modo significativo e coerente le espressioni: forse, è possibile, è sicuro, non so, è impossibile, ecc..
Obiettivi del terzo, quarto e quinto anno
-Compiere osservazioni e rilevamenti statistici semplici; tracciare diagrammi a barre, istogrammi, areogrammi, .... ; calcolare medie aritmetiche e percentuali, usando se ritenuto opportuno, calcolatrici tascabili; viceversa, interpretare rappresentazioni e calcoli fatti da altri; -confrontare in situazioni di gioco le probabilità dei vari eventi mediante l'uso di rappresentazioni opportune;
-rappresentare, elencare e numerare tutti I possibili casi in semplici situazioni combinatorie; dedurne alcune elementari valutazioni di probabilità;
-tracciare e interpretare diagrammi di flusso per la rappresentazione di convenienti processi.
INDICAZIONI DIDATTICHE
1) All'inizio della prima elementare h opportuno che l'insegnante svolga una attenta ricognizione dello stato di preparazione dei singoli alunni in relazione alle esigenze del processo di apprendimento della matematica. A tal fine sembra utile un'osservazione sistematica dei comportamenti piy significativi quali si manifestano nel contesto delle attivit` didattiche e dei giochi. Importanti settori di osservazione sono le capacit` di: cogliere relazioni e porre in relazione oggetti fra loro, contare per contare (sequenza numerica verbale), contare oggetti (corrispondenza fra passi successivi della sequenza numerica verbale e oggetti), orientarsi nello spazio (sopra. sotto. avanti, dietro, ... ), orientarsi nel tempo (prima, dopo).
La programmazione didattica verr` sviluppata tenendo conto delle informazioni ottenute mediante questa prima ricognizione e sar` diretta, in primo luogo, a costituire una comune base di esperienze su cui fondare la riflessione e la concettualizzazione matematica e un piy agevole raccordo con la scuola materna e l'extra-scuola. Cir potr` essere raggiunto anche attraverso attivit` e giochi scelti fra quelli tradizionalmente presenti negli ambienti di vita del fanciullo.
Nel conseguimento dei diversi obiettivi h importante procedere in modo costruttivo e significativo, fornendo agli alunni una adeguata base manipolatoria e rappresentativa. Ciascun alunno va messo in condizione di utilizzare, inizialmente. materiali diversi, comuni o strutturati, che forniscano adeguati modelli dei concetti matematici implicato nelle varie procedure operative. Tuttavia h importante che egli si distacchi, ad un certo punto, dalla manipolazione dei materiali stessi per arrivare ad utilizzare soltanto le relative rappresentazioni mentali nell'esecuzione e nell'interpretazione dei compiti a lui assegnati.
Il passaggio dall'esperienza alla rappresentazione e quindi alla formalizzazione può avvenire muovendo dalle situazioni piy varie; fra di esse un ruolo Importante hanno le piy naturali e spontanee: quelle di gioco. Ogni attivit` di gioco e di lavoro, ben impostata e condotta, favorisce una attivit` intellettuale controllata ed educa al confronto di idee, comportamenti, soluzioni alternative, in un clima positivo di socializzazione.
Fra i giochi si possono comprendere sia quelli, spontanei o appresi dal fanciullo nel suo ambiente culturale, sia quelli piy specificamente Indirizzati al conseguimento di particolari abilit` matematiche.
2) Cura particolare va posta sia nella acquisizione del complesso concetto di numero naturale, sia nella formazione della capacit` di rappresentarlo nel sistema di scrittura decimale, con riferimento al valore posizionale delle cifre e al significato e all'uso dello zero. A tale scopo pur risultare vantaggiosa I' introduzione di sistemi di numerazione diversi da quello decimale per la notazione multibase di tali numeri. Va, Inoltre, tenuto presente che l'insieme dei numeri naturali ha la caratteristica fondamentale di essere ordinato e, pertanto, h essenziale che il fanciullo acquisisca la capacit` di confrontare e ordinare gli stessi numeri, utilizzando anche la cosiddetta linea numerica o retta graduata.
Entro il secondo anno gli alunni dovranno pervenire a dominare operativamente i numeri naturali almeno entro il cento. In terza classe sar` opportuno condurli a operare, come traguardo minimo per tutti, con numeri entro il mille proponendo addizioni e sottrazioni con non piy di due cambi (riporti o prestiti), moltiplicazioni con fattori di non piy di due cifre e divisioni con divisore di una cifra. In quarta classe tali vincoli potranno cadere, anche se h opportuno non oltrepassare il milione nel calcolo scritto.
L'introduzione dei numeri con virgola va realizzata a partire dal terzo anno e le relative operazioni vanno Introdotte, con gradualit` negli ultimi due anni. In quarta classe ci si pur limitare alle addizioni e alle sottrazioni, con specifica attenzione al valore frazionario delle cifre secondo la posizione occupata a destra della virgola, e quindi all'incolonnamento. In quinta classe le moltiplicazioni e le divisioni con numeri decimali non dovranno avere, rispettivamente, fattori e divisori con piy di due cifre dopo la virgola.
I suggerimenti di non oltrepassare determinati limiti numerici vanno intesi esclusivamente in funzione della necessit` di centrare l'attenzione degli alunni sui fondamentali concetti di notazione posizionale e sulle relative eventuali conseguenze di cambio; questi dovranno essere totalmente dominati In contesti semplici prima di poterli ampliare, per analogia e con gradualit`, in contesti man mano piy complessi dove si utilizzano numeri di molte cifre.
L'acquisizione significativa delle tecniche ordinarie di calcolo delle quattro operazioni scritte andr` opportunamente consolidata mettendo gli alunni in grado di saper ottenere, nei casi possibili, uno stesso risultato numerico elaborando, di volta In volta, schemi di calcolo (algoritmi) dif f erenti, sia mediante scomposizione diverse dei numeri, sia con l'uso pertinente delle propriet` delle operazioni. Tutto cir, accompagnato dall'assunzione dei necessari automatismi, influir` positivamente sulla formazione delle importanti capacit` di eseguire calcoli mentali con precisione e rapidit`, tenendo presente che tali capacit` non solo sono utili a prevedere e a verificare lo sviluppo, anche in approssimazione, di operazioni complesse eseguite per iscritto, ma servono, inoltre a controllare l'esito delle operazioni stesse, allorchi In momenti successivi verranno realizzate mediante calcolatrici tascabili.
Le attivit` di manipolazione di materiali idonei, le operazioni di misura di grandezze fisiche diverse, le analisi di dati economici e demograf lci, ecc. possono of f rire occasioni di lavoro con i numeri sia in base dieci che in altre basi o, nel terzo, quario e quinto anno, un opportuno punto di partenza per l'avvio della comprensione delle potenze e della loro scrittura. Particolarmente utile pur risultare, in proposito, la scrittura dei numeri cento, mille, diecimila, ... mediante potenze dei dieci, per giungere alla trascrizione di un numero con piy cif re sotto forma di polinomio numerico.
3) L'avvio allo studio della geometria va ricollegato in modo naturale, ad una pluralit` di sollecitazioni che provengono dalla percezione della realt` fisica. Sarebbe quindi oltremodo riduttivo limitare l'insegnamento di questo settore alla semplice memorizzazione della nomenclatura tradizionale e delle formule per il calcolo di perimetri, aree, volumi di figure particolari.
Va favorita, invece, un'attivit` geometrica ricca e variata, prendendo le mosse dalla manipolazione concreta di oggetti e dall'osservazione e descrizione delle loro trasformazioni e posizioni reciproche.
Le nozioni di perimetro, area, volume andranno introdotte - a livello lntuitivo - anche per figure irregolari, in modo da svincolare questi concetti dalle formule, le quali vanno viste cuiile semplici strumenti atti a facilitare i calcoli in casi im- portanti ma particolari.
Il disegno geometrico, Inizialmente a mano libera, quindi con riga, squadra e compasso, andr` curato con attenzione, sia per le notevoli abilit` operative che esso promuove, sia per favorire l'assimilazione di concetti come.parallelismo; e +perpendicolarit`;.
Oltre ai sistemi di riferimento di tipo cartesiano, comunemente usati per individuare posizioni su un reticolato a coordinate intere positive (geopiano, carta quadrettata, mappe o carte geografiche), si potranno Introdurre informalmente altri sistemi di riferimento piy direttamente collegati alla posizione dell'osservatore.
Per Il calcolo dei perimetri e delle aree si raccomanda di non Insistere troppo sull'apprendimento dei cosiddetti +numeri fissi; (costanti) attraverso la proposizione di nozioni puramente mnemoniche Il cui significato, a questo livello di et`, risulta difficilmente comprensibile; per quel che riguarda la presentazione del numero n sar` sufficiente indicare che esso vale approssimativamente 3,14.
4) Un Itinerario di lavoro per la misura, che tenga conto delle difficolt` implicate nel processo di misurazione, dovrà comprendere le tappe del confronto diretto, del confronto indiretto, con campioni arbitrari e del confronto indiretto con le unit` di misura convenzionali.
Una effettiva comprensione del significato di "misura" è perseguibile solo attraverso una ricca base sperimentale, senza la quale non h possibile comprendere che +misurare; significa scandire una quantità continua e scoprire le difficoltà che si incontrano e gli errori che si possono commettere in un processo di misurazione.
Una riflessione sulle unit` di misura locali del passato e, dove permangono ancora, del presente, cosi come sulle unit` di misura di altri popoli e di altri tempi, potrà servire a consolidare l'idea della convenzionalità del sistema in uso.
Nell'uso di unit` di misura convenzionali si raccomanda di uniformarsi alle norme del +Sistema Internazionale di Unità; (riportate nel D.P.R. n. 802 del 12 agosto 1982), che tra l'altro prescrivono di posporre il simbolo (+marca;) al valore numerico in linea con esso, senza farlo seguire da un punto; si suggerisce anche di evitare esercitazioni con unità di misura scarsamente usate, ad esempio Il miriagrammo.
Quanto all'uso delle "marche" nella risoluzione di problemi, essendo inadatto a questo livello di età uno sviluppo sistematico dei calcoli dimensionali, h preferibile che esse non vengano riportate nelle indicazioni delle operazioni. E' Invece opportuno che accanto alle operazioni stesse si riporti una descrizione del procedimento nella quale si indicherà l'unità di misura di ciascun risultato man mano ottenuto.
E' da tenere, inoltre, presente che possono essere misurati sia gli aspetti della realtà fisica direttamente esperibili (lunghezze, tempi, pesi, capacità, temperature ... ), sia aspetti della realtà economica e sociale (produzione, migrazione, variabilità delle nascite ... ). Il "misurare", è quindi da considerarsi come uno strumento conoscitivo che aumenta le possibilità di comprendere i fatti e i fenomeni, come, viceversa, dallo studio dei fatti e dei fenomeni si pur comprendere che la misura non h limitabile ai ristretti campi delle lunghezze, dei pesi o delle aree.
5. Gli elementi di logica e di insiemistica hanno come obiettivo principale la padronanza dei relativi linguaggi e il loro impiego in contesti significativi.
L'insegnante, inoltre, condurrà l'alunno, con esempi concreti, all'impiego corretto di termini come tutti;, qualcuno. ecc. Ciò, peraltro, non comporterà necessariamente l'impiego della simbologia matematica relativa agli Insieme e alle operazioni insiemistiche e logiche.
Si raccomanda di non introdurre nozioni In modo scorretto, essendo preferibile posticipare la precisazione di un concetto alla rettifica di nozioni già Introdotte impropriamente. Ad esempio, h opportuno che Il quadrato sia presentato come caso Particolare del rettangolo, evitando di far credere che un rettangolo è tale solo se ha, necessariamente, lati disuguali. Così pure una particolare cura dovrà essere posta al segno di *uguaglianza;; quando, ad esempio, si hanno catene di operazioni, anziché il segno di uguaglianza (che in questo contesto Indica Il compimento di un'operazione, e che spesso viene usato In modo improprio) si impiegheranno altri segni (ad esempio si potrà ricorrere al grafi).
6. Le raccolte dei dati, effettuate In contesti diversi e opportunamente organizzate, condurranno alle prime nozioni di statistica descrittiva anche attraverso visualizzazioni Immediate.
Quanto alle prime nozioni di probabilità è Importante che Il fanciullo sia condotto ad accettare senza turbamento situazioni di incertezza. Si pur raggiungere molto bene questo scopo mediante il gioco: molti giochi hanno carattere aleatorio o ricorrono alla sorte per l'assegnazione di particolari ruoli. L' abilità del giocatore consiste nel saper scegliere, fra le varie mosse possibili, quella che offre maggiore probabilità di vittoria; si tratta dunque, In primo luogo di condurre l'alunno a compiere confronti di probabilità. Ciò pur essere fatto dapprima in termini più vaghi, e poi in situazioni ben schematizzate.
Anche l'informatica richiede un'attenta considerazione: da un lato, essa mette In evidenza l'idea di algoritmo, già presente nella aritmetica ma suscettibile di un Impiego assai piy vasto; dall'altro, essa presenta il calcolatore come strumento di esplorazione del mondo dei numeri, di elaborazione e di Interazione. Si terrà presente che esso h diventato uno strumento Importante nella società contemporanea e non pur, quindi, essere ignorato; ma, nello stesso tempo, sarà opportuno evitare infatuazioni, considerando che nessuno strumento, per quanto tecnologicamente sofisticato, pur avere da solo effetti risolutivi.
In definitiva, l'introduzione al pensiero e all'attività matematica deve rivolgersi In primo luogo a costruire, soprattutto là dove essa si manifesta carente, una larga base esperienziale di fatti, fenomeni, situazioni e processi, sulla quale poi sviluppare le conoscenze Intuitive, I procedimenti e gli algoritmi di calcolo e le più elementari formalizzazioni del pensiero matematico.
Si favorirà così la formazione di un atteggiamento positivo verso la matematica, intesa sia come valido strumento di conoscenza e di interpretazione critica della realtà, sia come affascinante attività del pensiero umano. indice
Finalità generale dell'educazione scientifica h l'acquisizione da parte del fanciullo di conoscenze e abilit` che ne arricchiscano la capacit` di comprendere e rapportarsi con Il mondo e che, al termine della scuola dell'obbligo, lo pongano In grado di riconoscere quale ð73 Š sia il ruolo della scienza nella vita di ogni giorno e nella societ` odierna e quali siano le sue potenzialit` e i suoi limiti. L'educazione scientifica si propone come obiettivi fonda. mentali: a) lo sviluppo di atteggiamenti di base nel confronti del mondo, come la tendenza a porre proprie domande, o a coglierle nel discorso degli altri come motivazione all'osservazione e alla scoperta; l'intraprendenza inventiva, soprattutto per quanto riguarda la formulazione di ipotesi e spiegazioni; l'abitudine a identiflcare entro situazioni complesse singoli elementi ed eventi e l'attenzione alle loro relazioni; l'esigenza di trovare criteri unitari per descrivere e interpretare fenomeni anche assai diversi; l'autonomia del giudizio, accompagnato da disponibilit` a considerare le opinioni altrui ed a confrontare queste e le proprie con I fatti; il rispetto consapevole per l'ambiente; b) l'acquisizione di abilit` cognitive generali quali, per esempio, la capacit` di analisi delle situazioni e dei loro elementi costitutivi, la capacit` di collegare i dati dell'esperienza in sequenze e schemi che consentano di prospettare soluzioni ed interpretazioni e, in certi casi, di effettuare previsioni, la capacit` di distinguere cir che h certo da cir che h probabile, la capacit` di formulare semplici ragionamenti Ipotetico-deduttivi; c) la crescente padronanza di tecniche di Indagine, da quelle di tipo osservativo, sino all'impiego In situazioni pratiche del procedimento sperimentale; d) lo sviluppo di un rapporto sempre piy stretto e articolato tra Il @@fare; ed il +pensare;. Il fare, Inteso come attivit` concreta manuale e osservativa, h riferimento lnsostituibile di conoscenze sia per le scienze della natura, sia per le@,sviluppo di competenze tecnologiche. 12 Tutti questi obiettivi, in parte comuni ad altre aree disciplinari, vanno perseguiti attraverso lo svolgimento di attivit` e l'acquisizione di conoscenze riguardanti aspetti fondamentali sia del mondo fisico sia del mondo biologico, considerati nel- le loro reciproche relazioni e nel loro rapporto con l'uomo. Il possesso di tali conoscenze pur essere considerato come un ul-. teriore obiettivo collegato ai precedenti da uno strettto rapporto di interdipendenza. indice
OBIETTIVI E CONTENUTI
Prendendo spunto da problemi relativi alla loro vita di ogni giorno gli alunni saranno sollecitati a intraprendere attivit` di Indagine al fine di acquisire conoscenze di base relative: -agli esseri viventi, ivi compreso l'uomo, loro strutture e funzioni, nonchi loro lnterazioni e rapporti con l'ambiente; - al mantenimento e alla difesa della salute; - alla Terra e al suo posto nell'Universo; - alla gestione delle risorse naturali; - al materiali e alle loro caratteristiche. Tali attivit` di Indagine consentiranno agli alunni di esercitarsi nell'uso di procedimenti scientifici - quali osservare, misurare, classificare, impostare relazioni spazio-tempo, elaborare e interpretare dati, individuare e separare variabili - e acquisire, al ð73 Š termine della scuola elementare, la capacit` di farne consapevole Impiego In situazioni concrete. Allo scopo di presentare i contenuti della educazione scientifica in una forma che faciliti la loro utilizzazione nell'inse. gnamento, si far` riferimento ad attivit` che verranno organizzate e svolte nelle classi della scuola elementare con diverso grado di approfondimento, avvalendosi della definizione di sequenze e correlazioni didattiche delineabili con la programmazione, anche nella prospettiva lnterdisciplinare. Le attivit` da svolgere sono raggruppate per temi, cosl deli- mitati: fenomeni fisici e chimici; ambienti e cicli naturali; or- ganismi: pmante, animali, uomo, uomo e natura. indice
Fenomeni fisici e chimici
Si condurranno esperienze con la materia nei suoi vari aspetti. Tali esperienze potranno riguardare l'esame dei singoli materiali, del modo in cui si comportano quando si Interviene su di essi, di quel che succede se si mettono Insieme solidi con liquidi, liquidi con liquidi, polve - ri con liquidi, gas con liquidi; esperienze attive di separazione di componenti da miscugli (per setacciatura, filtrazione, decantazione, evaporazione, con calamite, ecc.); osservazione dei diversi stati della materia ed esperienze di trasformazione. L'insegnante guider` l'esecuzione di esperienze riguardanti reazioni chimiche particolarmente evidenti (comparsa di colorazioni, sviluppo di gas, ecc.), limitando l'uso di simboli e formule e mettendo in risalto la possibile tossicit` e pericolosit` di alcuni prodotti o reazioni. Esperienze di combustioni possono essere collegate con osservazioni sulle trasformazioni provocate da riscaldamento e raf f reddamento di vari materiali. Si svolgeranno inoltre semplici esperienze di ottica, acustica, elettricit` e magnetismo: le osservazioni sul comportamento della luce comprenderanno giochi con specchi, con luci e ombre, con prismi, ecc.: la considerazione di fenomeni acustici avr` luogo a partire dalla produzione di rumori e di suoni. La costruzione di circuiti elettrici, con pile e lampadine e la distinzione fra Isolanti e conduttori In base a prove dirette ed esperienze con calamite sono di particolare importanza perchi connesse con aspetti tecnologici della societ` moderna. Esperienze sul movimento e sull'equilmbrio, realizzate con oggetti di varie,forme, consentiranno di affrontare i concetti di velocit`, variazione della medesima, forza, baricentro, ecc. Si condurranno infine osservazioni sulla utilizzazione nella vita pratica di apparecchi di uso comune, Illustrandone al livello elementare i principi di funzionamento (meccanico, termico, elettrico) e le cautele di sicurezza. In relazione alle attivit` svolte, non h opportuno dare spiegazioni in termini di atomi e di elettroni. Solo se gli alunni proporranno tentativi esplicativi in tal senso, sar` compito dell' insegnante valutare l'opportunit` di approfondimenti, da effettuare comunque in forma adeguata alle capacit` dell'alunno di scuola elementare. E' particolarmente indicato l'uso di materiali naturali ed artificiali raccolti nel corso delle attivit` di esplorazione dell' ambiente o di impiego comune nella tecnica. A partire dalla osservazione delle propriet` si potranno anche stimolare riflessioni sulla scelta dei ð73 Š materiali in relazione alle loro utilizzazmoni. indice
Ambienti e cicli naturali
L'esplorazione dell'ambiente naturale nel territorio In cui st trova la scuola comprender`, oltre agli aspetti piy strettamente biologici di cui si dir` piy avanti, le seguenti attivit` da Integrare con l'insegnamento della geografia: -osservazioni sull'aspetto geologico attraverso l'esame In loco degli affioramenti e la raccolta e caratterizzazione di campioni di rocce, minerali e fossili; -esame di vari tipi di terreno e rilevazione delle loro caratte- ristiche, anche in confronto a quelle tipiche delle ghiaie, sabbie e argille; -raccolta di dati sulla situazione delle acque (acque superficiali stagnanti e correnti; acque sotterranee e sorgive; acqua marina). anche in relazione a problemi di approvvigionamento idrico; -osservazionidirette,rilevazionieriflessionisulelimaes ' ul fenomeni atmosferici con particolare riguardo al cielo dell' acqua (in natura, nel paese o in citt`, in casa); -rilevazioni delle caratteristiche del paesaggio e considerazioni sulla sua evoluzione e sui fattori che la determinano (51lavamento, alluvioni, frane, Interventi dell'uomo ... ) anenel attraverso semplici esperienze. Partendo da motivazioni e Interessi particolari che offrano spunti per ulteriori osservazioni, si passer` dal riconoscimento nell'ambiente di singole piante e animali ad osservazioni guidate, volte a ricostruire (anche attraverso rappresentazioni grafiche) le piy evidenti relazioni degli organismi fra loro e con l'ambiente fisico. Si porr` particolare attenzione alle catene alimentari; ai rapporti di predazione e alle difese; all'adattamento all'ambiente per la sopravvivenza, e alla riproduzione. Si proceder` alla osservazione e ricostruzione in schemi de' i grandi cicli ambientali; le piante e la luce, l'aria, l'acqua, Il terreno; i rapporti tra animali e piante; produttori, consumatori, decompoaitori. Verranno effettuate osservazioni sulle trasformazioni pe. riodiche degli ambienti naturali durante I cieli stagionali, compiendo anche rilevazioni quantitative di condizioni e parametri che variano durante l'anno (temperatura umidit`, piovosit`, lunghezza del giorno). Vanno infine osservati e considerati il movimento apparente del sole e le sue variazioni nell'arco dell'anno (anche con lo studio delle ombre e la costruzione di meridiane), la misura del tempo, Il movimento e le fasi della luna, Il cielo stellato e il movimento apparente delle stelle. Attivit` di orientamento e conoscenza pratica dei sistemi di riferimento sono alla base dell'esplorazione ambientale oltre che della geografia. indice
Organismi: piante, animali, uomo
Partendo dal confronto e, ove possibile, dalla raccolta e ð73 Š conservazione di materiali naturali e comunque dal loro esame e dal riconoscimento di somiglianze e differenze (relativamente a forme, comportamenti, nutrizione, ambienti caratteristici, riproduzione, ecc.) si effettueranno suddivisioni in gruppi e classificazioni di vari organismi (alberi, arbusti, animali che camminano, volano, nuotano, domestici e selvatici, ecc.). L'osservazione particolareggiata di singoli esseri porter` a distinguere le diverse parti che compongono un organismo vivente (le parti del corpo negli animali e nell'uomo; le parti delle piante) e i piy evidenti rapporti fra struttura e funzione. In questo modo si potr` mettere In risalto come, pur nella variet` dei viventi, siano presenti caratteristiche comuni. Si prender` inoltre in considerazione come I diversi organismi siano adatti ai differenti ambienti, attraverso forme simili o diverse di risposta ai bisogni fondamentali della vita, non solo a livello di strutture e funzioni, ma anche di comportamento. Per quanto riguarda in particolare l'uomo, valendosi anche dell'uso di modelli (e - per confronto - della pratica di dissezioni su animali usata a scopo alimentare) si condurranno osservazioni sulla anatomia funzionale del corpo umano dando particolare risalto alle caratteristiche peculiari (la stazione eretta, la mano, lo sviluppo cerebrale, le attivit` percettive). Verranno compiute osservazioni sulle differenze tra gli individui, tra individui di diversa et`, tra i due sessi, che consentiranno di svolgere considerazioni sulla riproduzione, l'accrescimento e lo sviluppo, la maturit` e l'invecchiamento. La raccolta dei dati sulle abitudini alimentari, il confronto dei dati sulle diete con i fabbisogni in fattori nutrienti per le varie et`, la caratterizzazione dei cibi In base al principi nutritivi che contengono, ecc. saranno alla base di indicazioni di educazione alla salute che comprenderanno anche norme Igieniche, identificazione di fattori nocivi, ecc. indice
Uomo - Natura
Lo studio dell'intervento umano sull'ambiente h strettamente collegato con i temi dell'area storico-geografica. Alcuni aspetti di tali temi possono essere approfonditi dal punto di vista delle scienze fisiche, chimiche e naturali. L'uomo ha infatti esplorato l'ambiente per conoscerlo adattandosi ad esso o piegandolo alle proprie esigenze. A tal fine ha costruito strumenti che gli hanno permesso di superare la soglia delle naturali capacit` percettive e di estendere le sue possibilit` di azione e di trasformazione, attraverso I 'uso di materiali diversi e di nuove fonti di energia. Dal punto di vista naturalistico le attivit` prevederanno soprattutto: osservazioni sulle modif icazioni indotte nel paesaggio, in particolare della regione, dalle pratiche agricole e da altri interventi dell'uomo; osservazioni e raccolte di dati sugli effetti degli lnsediamenti umani e delle attivit` industriali sull'ambiente naturale; individuazione di fenomeni nocivi e pericoli presenti nell'ambiente umano e Indicazione di esempi di prevenzione; raccolte di Informazioni sulle possibilit` of ferte dalla tecnologia per la ð73 Š tutela dell'anibiente e per la previsione, la prevenzione e gli interventi relativi alle calamit` naturali. La consapevolezza dei vantaggi e degli svantaggi che ogni intervento umano comporta deve maturare un atteggiamento positivo di rispetto dell'ambiente che non dovr` comunque essere confuso con uno sterile rifiuto del progresso tecnologico. indice
Uomo - mondo della produzione
L'alunno della scuola elementare verr` posto a confronto con la circostante realt` costituita dal mondo della produzione, dei prodotti e dei problemi ad esso connessi e della realt` tecnologica. Per realizzare questo obiettivo sar` necessario promuovere l'abitudine alla osservazione, alla riflessione, all'intervento tecnico, facendo largo uso del metodo induttivo e ponendo In essere soprattutto attivit` operative in cui l'alunno sia condotto gradualmente attraverso un Iter che, partendo dall'osservazione, prosegua con l'analisi, la coneretizzazione dell' intervento e la verifica degli effetti conseguenti ad esso. In questo modo sar` possibile promuovere un primo approccio alla cultura tecnologica con la quale l'alunno dovr` progressivamente misurarsi a partire dalla scuola media di 1 grado. indice
INDICAZIONI DIDATTICHE
Gli argomenti su cui organizzare anno per anno la programn-lazione didattica saranno sce'@i tenendo conto degli Interessi cognitmvi delle capacit` di comprensione, delle conoscenze gi` presenti negli alunni delle varie et`, delle opportunit` che I' ambiente offre. Essi devono venire sviluppati partendo ogni volta da situazioni- problema molto semplici (che possono essere realizzate anche mettendo gli alunni di fronte a oggetti, materiali e ambienti specifici), avendo come obiettivo lo sviluppo di un sapere che cresce in modo organico e tende alla sistematicit` solo gradualmente, durante tutto l'arco della scuola dell'obbligo. Tali argomenti devono essere svolti principalmente attraverso esperienze pratiche attuabili, oltre che In appositi locali scolastici, nella classe che pur essere utilizzata come laboratorio, o attraverso attivit` di esplorazione ambientale. Essi devono inoltre fornire occasioni per conversazioni, discussioni di gruppo, approfondimenti e raccolte di informazioni su libri o con mezzi audiovisivi, volti ad ampliare il patrimonio di conoscenze dell'alunno anche attraverso l'analisi di fatti della realt` che stanno al di l` della sua diretta esperienza. La scelta dell'attivit` da svolgere nel corso dei vari anni viene lasciata all'insegnante In sede di programmazione, salva restando, da un lato, l'opportunit` di ritornare (in certi casi piy volte) in classi successive su alcuni argomenti con diverso grado di approfondimento, e dall'altro la necessit` che, per ciascuno dei quattro grandi temi, vengano svolte un numero sufficiente di attivit` tali da permettere all'alunno di familia- 13 rizzarsi con le diverse metodologie di approccio alle discipline scientifiche. In questo modo l'alunno potr` costruirsi un insieme di conoscenze che gli consenta di affrontare nuovamente i vari argomenti nella scuola media, partendo gi` da una visione generale. Nei primi due anni e In particolare nella prima classe le attivit` saranno dedicate dapprima ad una ricognizione delle conoscenze possedute dal fanciulli attraverso esperienze guidate di gioco e di esplorazione, per farne patrimonio comune del gruppo, su cui costruire Il lavoro successivo. L'insegnante stimoler` e guider` gli alunni ad osservare, descrivere e confrontare gli elementi della realt` circostante (sassi, animali, piante, utensili, suoli, forme, colori ... ) per Individuarne somiglianze, differenze ed tnterrelazioni. L'insegnante utilizzer` l'interesse degli alunni per il mondo degli esseri viventi, per avviarli ad esaminare alcuni semplici fenomeni vitali e l'ambiente nel quale questi fenomeni si verif leano; ad individuare alcune delle relazioni piy evidenti fra il terreno, le piante e gli animali; ad una prima intuizione delle condizioni fondamentali della vita (presenza di luce, calore, aria, acqua, nutrimenti). Un frequente regolare controllo delle coltivazioni e degli allevamenti scolastici ed extrascolastici, esplorazioni ambientali in autunno, inverno, primavera, estate, semplici esperimenti metteranno in evidenza le fondamentali condizioni per lo sviluppo e la conservazione della vita. Queste osservazioni contribuiranno ad arricchire il linguaggio, a promuovere esercizi di misura, ad avviare all'uso di semplici tabelle ed altre rappresentazioni (istogrammi, grafici, diagrammi a blocchi, ecc.). Negli ultimi tre anni, scegliendo opportunamente attivit` che alternino esperienze In classe ed esplorazioni ambientali, argomenti fisici e chimici ed argomenti biologici con collegamenti lnterdisciplinari, l'insegnante guider` gli alunni ali , acquisizione di specifiche tecniche di Indagine e mirer` a svi. luppare in loro una sempre piy chiara consapevolezza dei pro. cedimenti della ricerca scientifica. Pertanto, avr` cura di portare gli alunni a rif lettere sull'op- portunit` di muovere dall'osservazione dei fatti alla formulazione di problemi ed ipotesi, e alla raccolta di nuovi dati per il controllo di queste ultime. Inoltre svilupper` in loro la capacit` di procedere in modo sempre piy autonomo alla esecuzione di misure relativamente semplici (avendo consapevolezza delle operazioni eseguite e della validit` dei risultati ottenuti). alla rappresentazione dei dati in tabella e grafici, all'elaborazione dei risultati, alla schematizzazione dei fenomeni complessi. La pratica di misura potr` essere attuata soprattutto in ri. ferimento a lunghezze, volumi, capacit`, tempi, pesi, temperature, in stretto collegamento con le attivit` di matematica, facendo inizialmente confronti diretti, Individuando quindi la necessit` di scegliere unit` di riferimento dapprima arbitrarie e poi di convenzione generale. Per l'esecuzione delle misure si potranno usare sia strumenti gi` costruiti (termometri. bilance, ecc.) di uso comune, sia strumenti costruiti dagli alunni. Sar`, comunque, opportuno applicarsi alla ideazione, progettazione, costruzione e taratura di alcuni strumenti di misura semplici (come termometri, pluviometri, bilance); cir permetter` infatti, da un lato, di rendersi conto delle operazioni logiche e dei principi fisici connessi con il processo di misura e ð73 Š dall'altro della necessit` di scegliere opportunamente lo strumento secondo la natura della grandezza da misurare, della sua entit` e della precisione richiesta. Poichi i fanciulli hanno naturale predisposizione al -fare,.. che affina le loro capacit` percettive e motorie e alimenta la loro vita mentale, nelle attivit` di educazione scientifica si lascer` loro uno spazio di libert` di operare, af finchi acquisiscano autonomia e spirito di iniziativa. L'insegnante curer` che raccolta e registrazione di dati risultino una pratica regolare e costante che si conclude con una relazione, orale o scritta. Sar` utile compiere brevi escursioni, preparate e guidate, in vari ambienti e nelle varie stagioni, nonchi riprodurre piccole comunit` naturali e curare allevamenti e coltivazioni. sia pure di modesta entit`. Per l'esecuzione di esperienze pratiche, la classe potr` essere attrezzata come un laboratorio scientifico e artigianale assai semplice, utilizzando, per quanto possibile, oggetti comuni come cassette di legno o di plastica, vasi, vasetti e scatole. strumenti (lenti, cilindri graduati, termometri, bilance, barometro, bussola, livella...) e utensili di uso corrente. Cir non esclude l'opportunit` che la scuola provveda ali' acquisto di attrezzature piy perfezionate, ma sempre adatte l@4 ai fanciulli. Lo smontaggio e rimontaggio attento, a scopo interrogativo o conoscitivo, di giocattoli, oggetti e semplici apparecchi di uso comune, magari lnservibili, sono attivit` indispensabili affinchi l'alunno padroneggi l'ambiente artificiale in cui h profondamente Immerso. Itemi di indagine riguardanti le modalit` dei processi tecnologici e produttivi (considerati nelle loro fasi di ideazione. progettazione, attuazione e utilizzazione, anche con la loro eventuale riproduzione in classe, in forma semplificata) potranno opportunamente collegarsi con visite ad aziende agricole, artigiane e industriali. L'insegnante cercher` di fare emergere dalle discussioni di gruppo gli eventuali errori compiuti nell'attivit` di ricerca e nella conseguente interpretazione dei risultati. Cir in relazione alla necessit` di motivare negli alunni il superamento di quegli errori. La motivazione potr` essere rafforzata anche facendo richiamo alla storia della scienza: vi si troveranno molti rif eri menti a progressi che si sono verif icati proprio in conseguenza dell'accertata Inadeguatezza di spiegazioni date in precedenza sulla base di conoscenze e tecniche di indagini piy limitate. indice
STORIA - GEOGRAFIA - STUDI SOCIALI
L'oggetto di queste discipline h lo studio degli uomini e delle societ` untane nel tempo e nello spazio, nel passato e nel presente e riguarda tutte le loro diverse dimensioni: quella civile, culturale, economica, sociale, politica, religiosa. L'insegnante nell'impostare Il suo insegnamento non potr` prescindere dalla conoscenza delle metodologie e tecniche di analisi proprie dell'intero campo delle scienze sociali: storiche, antropologiche, geografiche, sociologiche, economiche, ecc. L'obiettivo generale h quello di stimolare e sviluppare nel fanciulli il passaggio dalla cultura vissuta, assorbita direttamente dall'ambiente di vita, alla cultura come ricostruzione intellettuale. indice
STORIA
La tradizione culturale e pedagogica italiana ha sempre dedlcato attenzione particolare alla comprensione storica e alla possibilit` di inquadrare i problemi sotto il profilo storico. In questa prospettiva pare necessario considerare i significati della storia intesa: come realt` dei passato, come memoria collettiva o insieme di tradizioni culturali che incidono sul presente, come ricerca storlografica che, pur collegandosi alla memoria collettiva, tende a superarla per rinnovare il rapporto tra presente e passato. Un efficace insegnamento della storia non si risolve nella informazione su avvenimenti e personaggi del passato. E' anzitutto promozione delle capacit` di ricostruzione dell'immagine dei passato muovendo dal presente e di lndividuazione delle connessioni tra passato e presente. La ricostruzione del fatto storico deve essere indirizzata a promuovere sia la capacit` di usare in modo via via piy produttivo i procedimenti della ricerca storica, sia la comprensione sempre piy approfondita del fatto storico stesso. In tal modo gli alunni, nei limiti delle loro possibilit` psico- logiche, perverranno a una assunzione non dogmatica delle conoscenze storiche, acquistando progressivamente un'agile capacit` critica. L'insegnamento della storia richiede il puntuale e continuo riferimento alla concreta realt` nella quale il fanciullo h Inserito ed esige che il docente realizzi un'adeguata scelta ed una funzionale organizzazione del contenuti dell'apprendimento storico. indice
OBIETTIVI E CONTENIJTI L'insegnamento della storia persegue due obiettivi generali: a) avviare il f anciullo a costruire la propria identit` culturale come presa di coscienza della realt` in cui vive; b) avviare il fanciullo alla costruzione di elementari atteggiamenti e strumenti conoscitivi essenziali per la comprensione dei fenomeni storici e sociali. Idue obiettivi generali sopra detti si fondano sul perseguimento di obiettivi specifici quali: -il supemmento da parte del fanciullo della percezione di si come perno e misura della realt` per avviarsi a sentire se stesso partecipe di un processo che ha radici e dimensioni che lo tmvalicano; -la consapevolezza che ogni giudizio e ogni discorso storico devono avere la loro f ondazione nella ricerca e nella conoscenza delle fonti e nel rigore metodologico; -la graduale maturazione della coscienza che la ricostruzione del fatto storico h Il risultato di un complesso di operazioni tecniche e scientifiche progredienti nel tempo ed attivate dagli Interessi culturali e civili del ricercatore. Della complessa concezione del tempo storico sembra opportuno, in relazione alle esperienze dell'et` infantile, Introdurre alcuni ð73 Š aspetti fondamentali: -la cronologia, intesa quale strumento convenzionale indispensabile per ordinare e memorizzare gli eventi del passato; -la periodizzazione, intesa quale strumento per delimitare e interpretare i fenomeni storici complessivi; -la crescente consapevolezza che I problemi con i quali l'uomo si h dovuto confrontare si sono presentati in modo diversi ed hanno avuto soluzioni diverse In rapporto alle condizioni generali, ovvero ai +quadri di civilt`., che hanno caratterizzato i vari periodi della storia umana. Inizialmente si promuoverti nell'alunno l'acquisizione delle coordinate spazio-temporali. Infatti la storia, almeno come materia scolastica, h la ricostruzione e la narrazione di eventi che avvengono in determinate localit` e in un certo periodo di tempo. Il sapere distinguere il prima dal dopo ed Il lontano dal vicino sono degli obiettivi fondamentali da conseguire per introdurre ad uno studio dei fatti storici. In questa fase si proceder` sul terreno della massima concretezza facendo, per esempio, osservare la successione di generazioni, si incoragger` l'osservazione dell'ambiente In cui il fanciullo si muove e lo si avvier` ad una prima sistemazione delle +cose@ nello spazio. Si far` notare che alcune (,cose; che condividono uno stesso spazio non sono nella medesima relazione per quanto riguarda il tempo. Appena si verifichi la disponibilit` ad un apprendimento piy specifico, eventualmente anche nel corso del secondo an- no, si guideranno gli alunni ad individuare alcuni passaggi si- gnificativi nel processo di cambiamento storico delle realt` a loro piy vicine (la citt` o il paese, I mestieri, gli strumenti di uso quotidiano e le piy diffuse tecnologie, le forme di organizzazione sociale, produttiva, culturale, religiosa) rimanendo nel campo di indagine esperibile direttamente dagli alunni medesimi, ma non escludendo la ricerca di documentazioni significative anche nel passato piy lontano. In sostanza, si introdurr` l'alunno nel mondo della storia, guidandolo alla ricostruzione storica del suo ambiente di vita. Accertata la possibilit`, In questo ambito, di cogliere il si. gnificato degli avvenimenti storici, a partire dal terzo anno della scuola elementare, si avvier` uno studio che progressivamente porti il fanciullo dalla interpretazione della storia dei suo ambiente di vita alla storia dell'umanit` e, in particolare, alla storia del nostro Paese. Tale studio porr` peculiare attenzione al momenti di pro. mozione e trasformazione delle civilt`, colti nel tessuto di una periodizzazione essenziale. In seno a questa periodizzazione si fisseranno cronologicamente i piy rilevanti avvenimenti civili, sociali, politici, religiosi di cui sono stati protagonisti i popoli, personalit` e forme di organizzazione sociale, che nel tempo hanno contmddistinto l'evolversi della societ` umana. Pare opportuno che il fanciullo, nel quinquennio del corso elementare, pervenga ad una visione sufficientemente artico. lata dei momenti significativi della storia, connettendoli in un quadro cronologico a maglie larghe. nparticolare saranno oggetto di approfondimento i fatti, gli avvenimenti, i personaggi che hanno contribuito a determinare le ð73 Š caratteristiche civili, culturali, economico-sociali, politiche, religiose della storia d'Italia, con specifico riferimento al processo che ha condotto alla realizzazione dell'uni. t` nazionale, nonchi alla conquista della libert` e della democrazia. indice
INDICAZIONI DIDATTICHE
Il processo di insegnamento-apprendimento prender` avvio dalla costruzione di domande didatticamente motivate da rivolgere al passato. Esse nasceranno dalla riflessione su cir che h presente nella esperienza e nella cultura del fanciullo, al fine di facilitare la comparazione tra presente-passato, tra vmcino-Iontano. La didattica della storia dovr` avvalersi, per quanto lo consente l'et` e la concreta situazione scolastica, delle modalit` della conoscenza storiografica, recupemndone gli itinerari fondamentali: dalla formulazione di domande al reperimento di fonti pertinenti, alla analisi e discussione della documentazione, al confronto critico fra le diverse risposte. Nel sottolineare che la storia prima di essere narrazione dei fatti h loro ricostruzione sulla base di documenti, sar` necessario procedere con molta gradualit`. All'inizio si potr` guidare l'alunno a ricostruire di fatto e a riorganizzare Il recente passato sulla base dei suoi ricordi e delle testimonianze offerte dagli adulti e dall'ambiente (utilizzando anche idonei strumenti didattici, come le +fasce storiche,> o i cartelloni di sintesi o semplici monografle per dare evidenza concreta al lavoro di ricostruzione). In un secondo momento si indurr` I 'alunno a riflettere sul problemi metodologici che tale ricostruzione presenta (ad es.: l'attendibiut` di un ricordo o di una testimonianza, oppure le varie e possibili interpretazioni di uno stesso dato) e quindi a leggere In modo sempre piy consapevole i risultati di ricerche compiute da altri. In questo processo conoscitivo la narrazione storica si configura soprattutto come strumento utile per comunicare sia le conoscenze ritenute necessarie in particolari momenti dell'azione didattica (quando si tratti, ad esempio, di ricordare I dati emersi dai documenti accessibili all'alunno con altri dati di conoscenza), sia i risultati finali raggiunti (per organizzare, comunicare e confrontare le conoscenze acquisite). Se utilizzata invece in apertura del processo conoscitivo, la narrazione rischia di ostacolare le diverse e successive operazioni. Nell'affrontare la costruzione di una piy ampia periodizzazione l'insegnante eviter` che l'alunno percepisca, come progressione deterministica, la successione dei vari tipi di societ` fatti oggetto di studio, facendo rilevare come nello stesso tempo possano coesistere diverse societ` e come, all'interno di una societ` moderna, possano sussistere, Integrati, alcuni elementi di realt` sociali del passato. indice
GEOGRAFIA
La geografia rileva e interpreta i caratteri dei paesaggi geografici, studia i rapporti tra l'ambiente e le societ` umane, elabora e propone modelli di spiegazione dell'intervento degli uomini sul territorio. L'ambiente, oggetto della geografia, andr` considerato pertanto nella ð73 Š sua globalit`, come risultante delle lnterazioni Che Si verificano tra tutte le sue componenti. I caratteri fisici dell'ambiente non possono essere interpretati come condizionamenti assoluti delle scelte operate dagli uomini: l'ambiente medesimo h, in qualche misura, prodotto dell'azione degli uomini- Il concetto fisico di spazio h anche oggetto di studio delle scienze naturali (astronomia, geologia, ecc.): l'insegnamento della geografia, oltre al concetto f isico di spazio, dedicher` opportuna attenzione ai modi ed agli effetti dell'esperienza degli uomini sul territorio. Tra l'altro, cir dovr` far emergere la consapevolezza che le decisioni di intervento sul territorio non dovranno essere riferite esclusivamente ai bisogni degli uomini; dovranno essere tenute in debita considerazione anche le esigenze delle componenti non antropiche, specie di quelle appartenenti alla biosfera (del regno animale e di quello vegetale, ad esempio). In questo contesto dovr` essere promossa e progressivamente rafforzata la responsabile attenzione del fanciullo al problema ecologico. Riuscir` utile tener presenti vari aspetti del concetto di spazio elaborati dal geografo: -lo spazio fisico come condizione e come risultato dell'intervento dell'uomo sul pianeta; le possibilit`, i vincoli, I problemi che pone, le trasformazioni che subisce; -lo spazio rappresentativo come espressione di sistemi di valori (i luoghi di incontro e di scambio, di celebrazione sacra e profana, di sede dell'autorit`, ecc.); -lo spazio progettato come campo di azioni possibili o ipotesi di intervento (insediamenti, utilizzazione del suolo, Comunicazioni, pianificazione territoriale); -lo spazio codificato convenzionalmente dalla cartografia e da modelli rappresentativi che utilizzano i linguaggi scientifici. pag.16 Su questa base l'insegnamento della geografia permette di elaborare un concetto di +paesaggio geografico; Inteso come costruzione di sintesi controllabili dei modi utilizzati dagli uomini per lnteragire con.la natura e dei rapporti culturali, economici e sociali operanti nelle societ` stesse e fra societ` diverse. indice
OBIETTIVI E CONTENUTI
L'insegnamento della geografia si propone di rendere capace l'alunno di orientarsi e collocarsi nello spazio vissuto dagli uomini utilizzando le conoscenze e gli strumenti concettuali e metodologici necessari per la comprensione dell'interazione uomo-ambiente. Si tratta di far acquisire uno specifico modo di osservare ed un linguaggio appropriato per descrivere e per rappresentare. Questo obiettivo generale si consegue attraverso l'acquisizione e l'integrazione reciproca delle capacit` operative: -di rappresentare mentalmente lo spazio, acquisendo padronanza delle nozioni di punto e sistema di riferimento, posizione relativa, percorso e spostamento; - di osservare un ambiente e scoprirne gli elementi costitutivi fisici e antropici; -di mettere in relazione fra di loro gli elementi di un ambiente, evidenziando le diverse funzioni ed I vari rapporti che essi hanno ð73 Š anche con un piy vasto contesto; -avvalendosidellascopertadeglielementifisicieantropici osservati nell'ambiente vicino, passare all'osservazione, sia pure indiretta, di ambienti diversi, descrivendoli in modo via via piy analitico e differenziandoli secondo i loro caratteri geografici; -di utilizzare mezzi diversi di descrizione linguistica e di rappresentazione grafica; -dicostruireediinterpretare,alivellicrescentididifficolt`, mappe e carte diverse per contenuto e scala, imparando a scegliere quelle piy adeguate agli obiettivi, a orientarsi su di esse, e a confrontare le informazioniche offrono con quelle desumibili da altre fonti; -di ricercare l'informazione geografica, imparando a raccogliere, selezionare e controllare i dati presenti in atlanti, libri, periodici, annuari statistici, ecc., relativi ad ambienti direttamente o Indirettamente conosciuti o che si vogliono conoscere. Alla fine della scuola elementare l'alunno dovr` essere in grado di comprendere, di porre in rapporto fra di loro e di localizzare sulle carte geografiche i fenomeni studiati. Per promuovere l'acquisizione di queste capacit`, si potr` tener conto dei nuclei tematici che qui di seguito si elencano. La loro progressione va intesa soprattutto come graduale passaggio da situazioni piy semplici a situazioni piy complesse, poichi l'intreccio tra esperienze dirette nell'ambiente ed esperienze mediate soprattutto tramite i mass-media, non consente di distinguere troppo nettamente Il +vicino@ dal +lontano,,.
A) - Muovendo dall'orientamento nello spazio dell'alunno e dalle conoscenze che gli possiede sul suo ambiente di vita, l'insegnante favorir` lo sviluppo delle capacit` di rappresentazione dello spazio. I primi oggetti di Indagine possono essere, ad esempio, la strada, la casa, gli spazi della scuola, i percorsi abituali, i luoghi di vacanza, ecc.
B)- In continuit` con le predette ricognizioni, sempre In riferimento ad ambienti specificamente individuati, verranno enueleati e correlati tra loro gli aspetti geograficamente significativi del territorio: I caratteri fisici e naturali, gli elementi artificiali, le attivit` economiche, sociali e culturali e gli spazi da esse utilizzati e trasformati. Si costruiranno cosl progressivamente I primi schemi di riferimento e le prime chiavidiletturadei +paesaggi geografici; si potranno considerare, ad esempio, i rapporti fra l'ambiente e i diversi modi di utilizzarne le risorse, fra la flora e la fauna potenziale e quella introdotta dalle coltivazioni e dagli allevamenti, fra questi e le abitudini alimentari, fra le forme fisiche e gli insediamenti, le vie di comunicazione, ecc.
C) - Dal confronto fra ambienti diversi (utilizzando anche riferimenti ad ambienti naturali tipici di varie zone della Terra) e soprattutto dalla comprensione della ampiezza del sistema di relazioni che coinvolgono e condizionano ciascun ambiente o paesaggio sar` possibile evidenziare I problemi e le soluzioni adottate dalle diverse popolazioni. L'attivit` di ricerca geografica potr` essere attuata con particolare riferimento al territorio e alla societ` italiana, alle sue trasformazioni, ai suoi paesaggi fondamentali (le pianure, le zone costiere, le zone alpine e appenniniche), ai suoi problemi e ð73 Š al suoi equilibri Interni (citt`-campagna, Nord-Sud, zone sviluppate- zone depresse), ai piy stretti ed evidenti rapporti internazionali, In particolare con i paesi del Mediterraneo e dell'Europa. In questa fase viene avvertita la necessit` di un uso piy appropriato degli strumenti cartografici e di rappresentazione convezionale indicati.
D) - Particolare attenzione sar`, infine, rivolta ad un approfondimento dei rapporti che la moderna societ` industriale intrattiene con il territorio e specialmente: -alle modalit` di sfruttamento delle risorse naturali e ai relativi problemi di conservazione e protezione dell'ambiente; -ai caratteri fondamentali del paesaggio industriale e urbano; -allerelazionisignificativecheleganolacitt`allacampagna, l'attivit` industriale a quella agricola, le zone di sviluppo economico a quelle del sottosviluppo. indice
INDICAZIONI DIDATTICHE La complessiva esperienza di vita degli alunni of f re parecchie sollecitazioni per l'attivit` didattica relativa all'apprendimento della geografia. Gli avvenimenti di attualit`, le trasmissioni televisive, i f llms documentari, i viaggi, le vacanze, leescursionididattiche,ilrapportodirettoconllambienteoffrono occasioni per l'avvio di conversazioni e per successivi lavori di ricerca. Le attivit` volte ad esplorare e conoscere gli spazi e gli ambienti devono essere intezionali e ogni volta guidate da problemi e da proposte di ipotesi. D'altra parte, l'insegnamento della geografia dovr` essere svolto In stretta connessione con le altre discipline, non solo con la storia e le conoscenze sociali, ma anche con l'educazione motoria per quanto riguarda la comprensione delle relazioni spaziali, con le scienze per l'acquisizione delle abilit` di misurazione e per le conoscenze relative all'ambiente fisico-naturale, ai fattori climatici, all'assetto geologico dei territorio, ecc. L'esplorazione degli spazi direttamente esperibili dagli alunni (l'aula, la casa, la scuola, le vie del quartiere, ecc.) pur essere finalizzata, oltre che allo sviluppo della capacit` di oriintamento, di osservazione e descrizione, alla lettura dei diversi modi di organizzazione e rappresentazione dello spazio. Senza indulgere a prematuri tecnicismi sar` opportuno utilizzare e, nei limiti del possibile, far produrre una gamma significativa di materiali e di tecniche di rappresentazione, al fine di avviare gli alunni alla scoperta della convenzionalit` delle simbologie utilizzate nella rappresentazione geografica, della funzionalit` delle diverse rappresentazioni e scale, a seconda dei problemi che si intendono affrontare. L'adozione di procedure operative e l'uso degli strumenti tecnici non dovranno in ogni caso esaurirsi in esercitazioni f lni a se stesse, ma essere funzionari ad un accrescimento di conoscenze significative e collegati, pertanto, ad un motivato itinerario di ricerca sugli ambienti. indice
STUDI SOCIALI E CONOSCENZA DELLA VITA SOCIALE
Poichi la scuola elementare si propone di porre le basi per la formazione del cittadino e per la sua partecipazione attiva alla vita sociale, politica ed economica del Paese, h essenziale che essa fornisca gli strumenti per un primo livello di conoscenza dell'organizzazione della nostra societ` nei suoi aspetti istituzionali e politici, con particolare rif ermmento alle origini storiche e ideali della Costituzione.
OBIETTIVI E CONTENIJTI Mentre la formazione al confronto con gli altri, allo spirito critico, alla convivenza democratica costituisce un obiettivo e un metodo comune e tutti gli insegnamenti, h compito specifmco del settore degli studi sociali, sulla base delle finalit` generali indicate, perseguire i seguenti obiettivi: -far acquisire conoscenza riflessa delle regole e delle norme della vita associata, in particolare di quelle che consentono processi democratici di decisione; - far acquisire consapevolezza del significato della legge pag 17 anche in funzione della comprensione dei fondamenti del si. stema giuridico propri di uno stato di diritto; -avviare all'acquisizione di strumenti per la comprensio. ne del sistema economico e dell'organizzazione politica e sociale, scegliendo contenuti e modalit` di lavoro adeguati alle capacit` degli alunni; -favorire atteggiamenti di disponibilit` alla verifica, per sottrarre quest'area conoscitiva ad una trasmissione Ideologica. indice
INDICAZIONI DIDATTICHE La selezione piy particolare dei contenuti e metodi e la loro articolazione sar` compiuta neil'ambito della programmazione. Si indicano qui solo alcuni criteri In base al quali h possibile compiere scelte adeguate: a) nella scuola elementare h Indispensabile partire da quegli aspetti dell'organizzazione sociale che adr)artengono al contesto di vita del fanciullo e gli sono piy vi@i@i o comunque piy facilmente accessibili. E' cir che si Indica spesso come Indagine d 'ambiente (ad esempio: la famiglia, la scuola, il quartiere, Il paese, le attivit` presenti nella comunit`, Il Comune, ecc.) che pur rappresentare contenuto significativo e motivante per cominciare ad Individuare I fattori rilevanti dell'organizzazione sociale e le loro dinamiche interrelazioni. Infatti l'esperienza quotidiana del fanciullo richiede Interventi didattici di chiarificazione, di semplificazione, di rmdefinizione terminologica e concettuale, In breve di mediazione e di sistemazione. b) Anche In relazione con i temi che verranno scelti come oggetto di specifiche indagini di carattere storico e geografico, si potranno affrontare, negli anni successivi, quel problemi che consentono di cogliere i caratteri essenziali del sistema sociale ed Istituzionale. c) Perrenderepossibilealragazzocheescedallascuolaelementare di procedere nella conoscenza e nella comprensione del mondo sociale, h necessario prendere In esame anche elementi relativi ð73 Š all'organlzzazione politica nazionale ed internazionale (con particolare riguardo all'Europa comunitaria) e al sistema giuridico che la regge. Lo studio dei caratteri fondamentali della nostra Costituzione, visti anche nelle loro matrici storiche Ideali, consente di individuare gli elementi portanti del nostro sistema democratico (diritti di libert`, eguaglianza e giustizia sociale, principio e organizzazione della rappresentanza, ecc.) come sistema. indice
La scuola riconosce il valore della realt` religiosa come un dato storicamente, culturalmente e moralmente incarnato nella realt` sociale in cui il fanciullo vive. Partendo, percir, dall'esperienza comunque acquisita dalI.,alunno e anche al fine di consentirgli un rapporto consapevole e completo con l'ambiente, h compito della scuola promuovere, nel quadro degli obiettivi educativi e didattici Indi- cati dai programmi: a) la conoscenza degli elementi essenziali per la graduale riflessione sulla realt` religiosa nella sua espressione storica, culturale, sociale; b) la conoscenza e Il rispetto delle posizioni che le persone variamente adottano In ordine alla realt` religiosa; e) la consapevolezza dei principi In base al quali viene assicurato nella scuola elementare lo svolgimento di specifici programmi di religione, nel rispetto del diritto dei genitori di scegliere se avvalersene o non avvalersene. Questi principi possono essere cosl sintetizzati: - riconoscimento dei valori religiosi nella vita dei singoli e della societ`; - rispetto e garanzia del pluralismo religioso; -rispetto e garanzia della libert` di coscienza dei cittadini; - impegno dello Stato ad assicurare nelle scuole lo svolgimento di specifici programmi di religione, definiti con Decreto dei Presidente della Repubblica sulla base di intese tra lo Stato e le confessioni religiose riconosciute. Infatti ' nelnuovo accordo per la riforma del Concordato stipulato tra lo Stato e la Santa Sede, h stabilito, per quanto riguarda la Chiesa Cattolica, che la Repubblica Italiana @,riconoscendo il valore della Cultura religiosa e tenendo conto che i principi del Cattolicesi. mo fanno parte del patrimonio storico del popolo Italiano, continuer` ad assicurare, nel quadro delle finalit` della scuola, l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado. Nel rispetto della libert` di coscienza e della responsabilit` educativa dei genitori, h garantito a ciascuno Il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi di detto insegnamento,@. Lo Stato, inoltre, con le norme per la regolazione dei rapporti con le Chiese rappresentate dalla Tavola Valdese +assicura il diritto di rispondere alle eventuali richieste provenienti dagli alunni, dalle loro famiglie o dagli organismi scolastici in ordine allo studio del fatto religioso e delle sue Implicazioni. indice
I caratteri di questa forma di educazione sono ricavabili dal concetto di @,immagine;. L'immagine h un messaggio, cioh una sequenza di segni, suoni, forme, ecc., con la quale si intende comunicare qualcosa. Percir, l'immagine si delinea come un certo modo di considerare la realt`, non disegnandone una copia, elaborandone bensi una rappresentazione. L'immagine h un messaggio affidato a una pluralit` di segni non riducibili a un solo codice: ad esempio, l'immagine filmica o televisiva h, nel contempo, parola, Immagine, suono. Per rendere comprensibile l'immagine e, quindi, assumerla in f unzione educativa, si deve essere In grado di decodificare i codici utilizzati (parola, suono, movimento; forma, colore, ecc.), sia di Interpretarne il contesto comunicativo. L'educazione all'immagine si delinea come attivit` diretta al conseguimento della competenza espressiva e comunicativa; avere questa competenza significa divenire capaci di tradurre in un messaggio la propria esperienza e di conoscere I vari sistemi di segni propri dell'ambiente culturale In cui si vive. In questa prospettiva, l'educazione all'immagine si affianca all'educazione linguistica, all'educazione musicale, all'educazione motoria, ecc., In quanto l'immagine, come la lingua verbale, Il suono musicale, Il gesto, ecc., appartiene ali'universo del linguaggio, inteso come opportunit` di simbolizzazione, espressione, comunicazione. Peraltro, con l'educazione all'immagine si pone In evidenza che la ricchezza del vivere umano non h conoscibile ed esprimibile solo attraverso I sistemi di segni, perchi vi h il mondo delle forme, delle raffigurazioni, dei colori, del movimento, ecc., con I quali ci si pur esprimere e si pur comunicare. La competenza comunicativa h acquisita sia quando Il fanciullo h guidato a leggere le immagini, sia quando egli si dedica a produrle. Il fanciullo scopre abbastanza presto che le immagini hanno un significato e che egli, progettando e realizzando sequenze di immagini, anche con l'utilizzazione di tecniche e media diversi, promuove la sua conoscenza dei linguaggi iconici. Non va persa di vista, tuttavia, l'opportunit` di distinguere le Immagini che derivano dalle attivit` del disegnare, dipingere, modellare, incidere, dalle immagini che rimandano alle tecnologie dei mezzi di comunicazione di massa, quali telecamera, cinepresa, macchina fotografica, ecc. E' una distinzione rilevante, perchi dovrebbe favorire nell'alunno la percezione sia del potenziale ldeativo-creativo proprio dell'intenzionalit` comunicativa, sia il limite Imposto dalla struttura del mezzo tecnologico. L'educazione all'immagine prende il via sul piano operativo con i linguaggl plastici e figurativi gi` sperimentati nel periodo della scuola materna. Ilfanciulloslinserisce nellarealt` sfruttando le proprie capacit` sensoriali: toccando e vedendo apprende e capisce. Nell'ambito di questo rapporto con l'ambiente occorre, pertanto, potenziare tutti I canali espressivi legati alle esperienze cinestetiche, tattili e visive, In modo da of fire all'alunno l'occasione di fondere elementi diversi e di tradurli In forme nuove e significanti. Queste attivit` mirano a educare nell'alunno la ð73 Š capacit` di rappresentare In modo 17 personale I contenuti dell'esperienza. Le esperienze effettuate con vari mezzi espressivi dovranno sollecitare l'alunno a decodificare I dati acquisiti, a dissociar- pag 18 li, a elaborarli prima di ricostituirli In modi e forme nuovi. Ogni materiale sfruttato In chiave espressiva diventa un medium ricco di possibilit` diverse. L'alunno, facendo esperienza con piy media, si abitua a fronteggiare le situazioni nuove, affina il proprio senso critico, acquisisce la capacit` di trovare ordine e forma, di ristrutturare e Individuare nuovi rapporti. I mezzi di espressione visuale possono essere reinventati e gestiti dal fanciullo e offrono, quindi, un positivo contributo allo sviluppo dei pensiero creativo. Le attivit` legate all'immagine consentono di promuovere anche le prime esperienze di educazione estetica, abbiano esse carattere espressivo-creativo che fruitivo-critico. indice
OBIETTIVI E CONTENIJTI L'educazione all'immagine h finalizzata al conseguimento di questi obiettivi: -promuovere un primo livello di alfabetizzazione Intesa come acquisizione critica dei linguaggi lconici, attivando l'espressione e la comunicazione delle esperienze, nonchh la decodificazione e la Interpretazione delle Immagini, e consolidando progressivamente la competenza comunicativa; -potenziare la creativit` espressiva che h carattere comune a tutti gli Individui ed h educabile; -accostare alla variet` dei beni culturali, conparticolare riferimento a quelli presenti nell'ambiente, e In particolare alle opere di scultura e pittura, di arte decorativa, del teatro, del cinema, ecc., incentivare la maturazione del gusto estetico, In modo da rendere sempre piy ricca la comprensione del (@mes' saggio; dell'opera d'arte. Il rapporto di intenzione tra il fanciullo e l'ambiente h fon. damentale per qualsiasi attivit` espressiva e comunicativa che, In ogni caso, deve scaturire dall'esigenza di manifestare i contenuti dell'esperienza razionale e affettiva. Si tratta di un rapporto che non pur essere compromesso da stereotipi retorici e banalizzanti. Allo scopo di stimolare le attivit` ispressivo-comunmcative si possono prendere in considerazione: -le esperienze vissute (peresempio, giochi, eventiquotidiani, avventure, viaggi, feste, cerimonie familiari, religiose e tradizioni locali); -le storie di persone, di personaggi reali e immaginari, protagonisti di storie lette, ascoltate, viste, Inventate, le storie di animali; - gli aspetti dell'ambiente. In questo ambito h indispensabile fare ricorso a una variet` di materiali e di procedimenti, nonchi a una serie di contatti e di itinerari guidati. Per quanto concerne i procedimenti, al fine di ð73 Š evitare il pericolo di un vuoto tecnicismo, occorrer` tenere presenti gli obiettivi che di volta In volta si potranno perseguire, la natura dei mezzi utilizzati e Il loro grado di rispondenza sia al livelli di sviluppo del fanciullo, che alla natura degli argomenti presi in considerazione. A titolo puramente Indicativo sl lpotizzano alcune attivit` In vista dl obiettivi specifici. Si tratta di una eleneazione che, entro certi limiti, Implica una Intrinseca articolazione temporale, nel senso che alcune attivit` vanno prese in considerazione solo dopo che ne sara@. no state proposte altre piy semplici e rispondenti al proceaimenti di flgurazione del fanciullo.
-Modellare sabbia, creta, cere e paste di vario tipo, ecc., per favorire la percezione tridimensionale, Il contatto diretto con la materia, la coordinazione delle braccla, delle mani, delle dita.
-Disegnare e dipingere, per favorire opportunit` di espressione e, lmplicltamente Il riconoscimento e la riproduzione delle forme e dei colori, la coordinazione occhio-mano, 10 svillqppq_del senso estetico.
-Utilizzare materiali di varia provenienza per realizzare collages, stampe, compos@oni e costruzioni. -Incidere materiediverse (peresempio, vegetali, linoleum, ecc.) e rilevare impronte da varie superfici.
-Collegare ]'Immagine e la parola mediante la realizzazione di fumetti per aiutare il fanciullo a superare difficolt` di verbalizzazione, ad acquisire migliori strutturazioni spazio- 18 temporali e a cogliere le differenze tra discorso diretto e discorso Indiretto (preparazione di fumetti sulla base dl scalette preparate In precedenza). Osservare le Immagini fotografiche per Interpretarne Il si. gniflcato e per avviare al riconoscimento dei campi, dei piani, delle diverse angolazioni e di altri elementi compositivi quali il bianco e il nero, Il colore, le luci.
-Fotografare oggetti e situazioni da differentiangolazloni, in bianco e nero e a colori, In posa o Istantanea, per confrontare modi diversi di rappresentare la realt`, collegandoli alle personali esigenze di espressione e comunicazione.
-Costruire sequenze con disegni, fotografie e diapositive, raccontando storie e documentando ricerche, anche per acquisire una migliore strutturazione spazio-temporale.
-Conoscere Il mezzo cinematografico per comprendere I messaggi, intuire I significati delle inquadrature e delle sequenze e conoscere le fasi di lavorazione. Produrre films a passo ridotto, collegati all'esigenza di comunicare ed esprimersi.
-Conoscere la produzione televisiva per avviare a una lettura selettiva dei programmi e ad una prima conoscenza delle peculiarit` tecniche e comunicative del mezzo televisivo.
-Avviare, quando cir sia possibile, alla conoscenza e all'uso della telecamera e del videotape. indice
INDICAZIONI DIDATTICHE
Anche le attivit` legate all'immagine comportano una precisa azione didattica. Occorre pertanto superare la tendenza al non intervento nell'attesa di un prodotto Infantile che dovrebbe manifestarsi In modo del tutto spontaneo. Il fanciullo pur esprimersi In modo personale ð73 Š solo se opportunamente guldato In situazioni ricche di stimoli e di materiali adatti. Sar`, pertanto, necessario: -motivare, organizzare e arricchire l'esperienza espressiva dell'alunno, evitando di ricorrere a metodi, strumenti e modellm che non promuovano la creativit` (ad esempio, disegni da completare o solo da colorare, sagome); -rimuovere blocchi psicologici e difficolt` espressive e comunicative, aiutando il fanciullo, anche mediante Il dialogo, a riflettere sul contenuti delle sue realizzazioni; -conoscere le caratteristiche dell'evoluzione grafica e plastica infantile, al fine di rispettare Il principio della gradualit` predisponendo anche I materiali meglio rispondenti a quel livelli di sviluppo; -organizzare l'ambiente scolastico fornendolo di una adeguata variet` di materiali e di strumenti, non dimenticando. che le possibilit` espressive del fanciullo variano In rapporto agli stimoli che egli riceve dall'ambiente stesso; -dare, al giusto momento, tutti quei suggerimenti che si rendono necessari per la migliore utilizzazione dei mezzi e degli strumenti. L'eventuale Intervento correttivo va effettuato attraverso il gioco e altre attivit`. Per quanto riguarda In particolare Il disegno e il modellamento c'h da tener presente che questi linguaggi sono strettamente legati a una capacit` di rappresentazione spaziale ancora In fase di sviluppo. Sarebbe, pertanto, controproducente costringere Il fanciullo a raddrizzare una i Igura rovesciata, a modificare le proporzioni, a riempire uno sfondo con un detenninato colore. Certe carenze potranno essere colmate anche proponendo esperienze con mezzi espressivi diversi. La creativit` deve essere stimolata, facendo ricorso a tipi di metodologia attiva, ricca di sollecitazioni, utilizzando proposte creative (giochi e sperimentazioni). Ilinguaggi iconicm devono servire a cogliere tutte le esperienze e gli elementi di natura percettiva, tattile, visiva, cinestetica, che In altre forme di comunicazione sarebbero desti. nati a perdere gran parte della loro identit`. Un processo di integrazione attuato dall'interno pur configurarsi in una molteplicit` di rapporti lnterdisciplinari. Mediante l'incontro di piy linguaggi si possono realizzare prodotti espressivi autonomi come il fumetto, la fotostoria, la diapositiva sonorizzata, la sequenza di trasparenti per la lavagna luminosa, la storia e il reportage televisivo, il f llm, nonchh molte forme di rappresentazione teatrale (mimodramma, teatro- danza, teatro delle ombre, teatro delle marionette e dei burattini). Il teatro dei burattini, in particolare costituisce una delle migliori occasioni per rendere vivo e operante Il principio della Integrazione. Quando il fanciullo comincia a maturare le facolt` critiche e acquisisce una maggiore capacit` di riflessione, ha bisogno di essere sostenuto, incoragglato, indirizzato verso nuove esperienze. Nel momento in cui afflora, per esempio, l'esigenza della verosimiglianza, si possono introdurre il disegno dal pag. 19 vero e lafotograf laemette rlm al servizio dell'espressione e del - la documentazione. Al fanciullo che, uscendo dal momento egocentrico, comincia ad aprirsi agli Interessi di gruppo, si possono proporre realizzazioni collettive ð73 Š (dipinti, collages, lavori teatrali, audiovisivi) secondo il principio della suddivisione dei Compiti. Questo tipo di attivit` educa socialmente l'alunno. Il primo Incontro con le opere d'arte deve essere facilitato agli alunni, avvalendosi anzitutto del patrimonio artistico dell'ambiente. In assenza di tale diretto riferimento, si utilizzeranno riproduzione a colori e diapositive che saranno presentate per promuovere negli alunni l'osservazione attenta dell'opera d'arte, allo scopo di maturare una Iniziale sensibilit` estetica. Naturalmente questo criterio metodologico pur essere uti@ lmzzato anche per altri prodotti legati all'immagine (raccolte di fotografie e di manifesti, fumetti, films, trasmissioni televisive). In questo campo si dovranno prevedere contatti con gli enti pubblici territoriali e altre Istituzioni e forme di collaborazmone con gli esperti delle sezioni didattiche dei musei, delle bibiblioteche, delle cineteche. Nell'ambito dell'espressione grafica e plastica l'oggetto della valutazione non h l'idea del bello e della rassomiglianza con la realt`, ma la linea di sviluppo della produzione del fanciullo nelle sue componenti intellettive, sociali, estetiche e creative. L'Insegnante dovrebbe essere in possesso di una informazione di base Intorno alla fenomenologia della presentazione plastica, grafica e pittorica per arrivare a una piy attenta e comprensiva valutazione dei prodotti Infantili. in mancanza di locali appositi, l'aula potr` essere facilmente organizzata In vista delle attivit` che si vorranno proporre agli alunni. Si tratter` di utilizzare I banchi come delle unit` mobili per creare gli spazi per il lavoro singolo, per il lavoro di gruppo, per 1 1 incisione e la stampa, per Il modellamenio, la realizzazione di diapositive su carta lucida. Materiali e strumenti dovranno essere accessibili a tutti e verranno usati secondo il principio della comunanza dei mezzi e della responsabmlit` comune. indice
EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA MUSICA
LA REALTA' ACUSTICA NELLA NATURA E NELLA CULTURA
Il complesso mondo dei suoni, costituito dalla realt` acustica ,naturale,, e prodotto dalle culture e dalle tecnologie, ha sempre avuto un ruolo di primo piano nella vita del fanciullo e in modo particolare nel processo cognitivo. Oggi, con la dif fusione delle diverse forme di comunicazione audiovisiva, esso assume certamente una rilevanza formativa e informativa notevole. L'educazione al suono e alla musica ha come obiettivi generalm la formazione, attraverso l'ascolto e la produzione, di capacit` di percezione e comprensione della realt` acustica e di frumzione del diversi linguaggi sonori. Ifenomeni acustici della natura, della civilt` urbana e contadina e la produzione musicale dei popoli dei differenti paesi ed epoche storiche ð73 Š sono il campo delle attivit` di esplorazione, conoscenza e apprendimento. Le diverse attivit` dell'educazmone musicale debbono essere sempre finalizzate a far realizzare ai fanciulli concrete e autentiche esperienze d'incontro con la musica. L'operativmt` degli alunni h una componente indmspensabile di tutte le attivit`, dalle piy semplici alle piy complesse, sia nella fase dell'ascolto (percezione, selezione, strutturazione dei suoni) che in quella dell'analisi, della registrazione, della notazione e produzione vocale e strumentale dei suoni. indice
OBIETTIVI E CONTENUTI La formazione e lo sviluppo delle capacit` relative alla per(-ezione della realt` sonora nel suo complesso, alla sua coml)r(,nsione (che significa conoscereericonoscere i vari linguagg i sonori), alla produzione e all'uso dei diversi linguaggi sonot@i nelle loro componenti comunicative ludiche espressive sono villa base dei progetti di attivit` dei fanciulli. l@e diverse attivit` che verranno di seguito Indicate lncludo. no il rapporto della realt` sonora con altri eventi e linguaggi (parola, gesto, immagine).
PERCEZIONE E COMPRENSIONE. L'ascolto e l'analisi guidata del suoni (di qualsiasi tipo: ambientali e musicali o collegati a spettacoli e a comunicazioni audiovisuali) sono due aspetti iniziali di una serie di attivit` rivolte a stimolare l'at. tenzione sul fenomeni acustici, ad organizzare l'esperienza sensormale uditiva e a preparare la capacit` di fruire della musica nelle Sue varie forme: -percezione di suoni e rumori ambientali e loro distinzione in ordine alla fonte, lontananza, vicinanza, durata, Intensit` e altre caratteristiche (altezza e differenze timbriche); -distinzione e selezione dei suoni e rumori prodotti da esseri umani, da animali, da eventi naturali, strumenti musicali e oggetti meccanici; -ascolto di materiale musicale che stimoli Il riconoscimento delle caratteristiche formali-strutturali dei brani proposti, (ritmo, altezza ed intensit` dei suoni, linea melodica, fraseggio, armonia); -riconoscimento della funzione della voce umana e degli strumenti musicali e delle loro caratteristiche timbriche; ascolto di brani che propongono musica dei diversi popoli relativa agli aspetti della loro vita (cerimonie religiose, vita familiare, attivit` di lavoro, feste popolari, ecc.); di brani di musica delle diverse epoche e di vario stile, anche in rapporto al teatro, al cinema, alla danza; di brani di musiche tipiche (melodramma, spirituali jazz, ecc.). La scelta del brani musicali da proporre per l'ascolto deve seguire criteri di opportuna gradualit` negli anni del corso elementare in relazione alla maturazione psicologica e allo sviluppo cognitivo del fanciulli. Le attivit` proposte, organizzate sotto forma di itinerario didattico nell'arco dei,cinque anni di scuola elementare, permettono di evidenziare le caratteristiche integrate dei matermali sonori musicall relative a durata, altezza, Intensit`, timbro, forma-struttura, organizzazione ritmica, melodica e armonica. ð73 Š
PRODUZIONE. La voce in particolare e, in generale, tutto Il corpo sono gli strumenti piy naturalm e immediati che gli uomini hanno a disposizione per produrre suoni musicali o indistinti e sequenze ritmiche. Il fanciullo deve essere stimolato ad usare ed analizzare I suoni che h gi` capace di produrre con la voce e con il corpo: -la voce che parla: analisi della formazione delle vocali e consonanze, analisi del modo di produzione dei suoni vocali (funzione dei polmoni, del diaframma, delle corde vocali); -giochi con la voce: parlare, leggere, parlare e leggere con o senza uso delle corde vocali (h evidente l'utilit` di questi giochi in rapporto alla pronuncia delle parole); -giochi individuali e di gruppo con la voce che canta: analisi delle differenze tra voce parlante e voce cantante; -esecuzione di canti collegati alla gestualit`, al ritmo, al movimento di tutto il corpo e di parti di esso, ai diversi suoni che il corpo pur produrre (battere le mani, i piedi, ecc.); -ricerca ed esplorazione dei diversi tipi di timbri vocali: uso della voce In campo musicale, nelle diverse attivit` umane (funzioni oratorie, cerimonie, recitazioni teatrali, sistemi di informazione, cinema, TV, ecc.); -ricerca e analisi dei diversi modelli espressivi spontanei o progettati della voce (grido, pianto, riso, ecc.; canzonetta, opera lirica ecc.); -organizzazione dei giochi vocali sull'imitazione di suoni e rumori, della realt` naturale, degli strumenti musicali e di altri oggetti. Le attivit` didattiche finalizzate alla distinzione dei suoni strumentali dovranno favorire il riconoscimento dei modi di produzione dei suoni medesimi con strumenti tradizionali e moderni e di sperimentarne parzialmente modi e forme musicali. E' importante proporre, in ordine alle attivit` propriamente musicali, l'apprendimento di strumenti che consentano facilmente al fanciullo una immediata gratificazione. L'educazione musicale di base non intende formare futuri musicisti, ma fornire un primo livello di alfabetizzazione nel campo de i suoni. Sar` utile organizzare forme di attivit` quali: -sperimentazione ed analisi dei diversi suoni e timbri ricavabilm dalla percussione di oggetti (metallici, di legno, di pietra, cavi e pieni); -analisi di altri modi di produrre suoni: strofinando, agitando oggetti, ecc.; pag.20 -ricerca ed analisi sui diversi modi utilizzati per produrre suoni musicali; famiglie di strumenti (strumenti a fiato, a percussione, ad arco, a corde pizzicate, ecc. ). La ricerca verr` condotta In modo operativo anche realizzando piccoli strumenti con materiali poveri; -ricerca ed analisi dei moderni sistemi per la produzione dei suoni e per la loro diffusione, amplificazione e trasformazione (microfono, amplificatore, giochi con suoni elettronici, televisione, strumenti musicali elettrici ed elettronici). Anche la sola radio pur consentire un Interessante confronto tra suono prodotto manualmente e suono elettronico amplificato; -esecuzione di giochi musicali con strumenti a percussione per ð73 Š riprodurre le forme di ritmi piy facili, la comprensione e il valore degli accenti, delle pause, anche in relazione alle difficolt` dell'esecuzione concertata di brani musicali; -esecuzione di brani musicali, con strumenti di facile uso, collegati a rappresentazioni gestuali e mimiche, a forme di teatro danzato e alla elaborazione di altri progetti e attivit` di spettacolo (teatro delle marionette e dei burattini, teatro delle ombre, realizzazione di audiovisivi) indice
INTERPRETAZIONE GRAFICA DEL MATERIALE SONORO E NOTAZIONE MUSICALE
La formazione e l'informazione relative al mondo dei suoni debbono procedere di pari passo con la capacit` crescente di interpretare graficamente la produzione sonora sino a giungere ad una iniziale conoscenza operativa della notazione musicale. Un insieme graduale di attivit` dovr` prevedere: -la simbolizzazione di suoni e rumori con l'invenzione di forme spontanee di notazione; -la registrazione grafica, mediante segni convenzionali. della durata e delle caratteristiche di un evento sonoro musi. cale ed extramusicale; l'adozione di sistemi facili per la lettura della notazione musicale, sia In ordine al canto, che alla esecuzione strumentale.indice
INDICAZIONI DIDATTICHE
Nella elaborazione dei progetti didattici di educazione al suono e alla musica h necessario tener conto del paesaggio f onico in cui h inserito il fanciullo, delle gi` acquisite capacit` di comprensione ed espressione musicale e del grado di codificazione da lui raggiunto in relazione alla propria esperienza sonora. E' importante raccordare l'attivit` musicale ad altre esperienze conoscitive ed espressive favorendo al massimo i processi creativi. Percir si debbono curare, ove possibile, i collegamenti con le altre aree educative (lingua, espressione e analisi visuale, educazione motoria, ecc.). E' indispensabile anche che si tenga conto del grado di partecipazione e di maturazione degli alunni relativamente alle attivit` musicali svolte nella scuola materna. Alivello della scuola elementare e in vista di una prima alfa- betizzazione musicale h soprattutto importante attivare la capacit` pratica di usare i suoni per comunicare ed esprimersi. Per questo pare necessario collegare la percezione uditiva ad un piy generale rapporto con le diverse forme di linguaggio. E' di grande importanza organizzare, nel quadro della programmazione didattica generale, spazi e tempi in cui gli alunni possano ascoltare musica da soli e in gruppo; manipolare strumenti e oggetti sonori per scoprirne le caratteristiche e le modalit` d'uso; utilizzare apparecchiatura per la registrazione e la riproduzione del suono In modo da compiere la verifica di cir che producono; Inventare, scoprire e confrontare vari codici grafici; sperimentare forme corali estrumentali, attuare esperienze di teatro musicale e di teatro danza, elaborare montaggi sonori col registratore. 20 Nell'ambito delle attivit` di educazione al suono e alla musica h da tener presente Il ð73 Š valore che possono assumere eventuali Interventi specialistici di musicoterapia rivolti a soggetti in situazione di handicap. indice
L'affermazione nella cultura contemporanea dei nuovi significati di corporeit`, di movimento e di sport si manifesta, sul piano personale e sociale, come esigenza e crescente richiesta di attivit` motoria e di pratica sportiva. La scuola elementare, pertanto, nell'ambito di una educazione finalizzata anche alla presa di coscienza del valore del corpo inteso come espressione della personalit` e come condizione relazionale, comunicativa, espressiva, operativa, favorisce le attivit` motorie e di gioco-sport. Nel promuovere tali attivit` essa, mentre considera il mo@imento, al pari degli altri linguaggi, totalmente integrato nel processo di maturazione dell'autonomia personale, tiene presenti gli obiettivi formativi da perseguire In rapporto a tutte le dimensioni della personalit`: - morfologico-funzionale; - intellettivo-cognitiva; -affettivo-morale; -sociale. L'educazione motoria si propone le seguenti finalit`: -promuovere lo sviluppo delle capacit` relative alle funzioni senso- percettive cui sono connessi i procedimenti di Ingresso e di analisi degli stimoli e delle informazioni; -consolidareeaffinare, alivelloconcreto, glischemimotori statici e dinamici Indispensabili al controllo del corpo e alla organizzazione dei movimenti; -concorrere allo sviluppo di coerenti comportamenti relazionali mediante la verifica vissuta in esperienze dl gioco e di avviamento sportivo, dell'esigenza di regole e di rispetto delle regole stesse sviluppando anche la capacit` di Iniziativa e di soluzione dei problemi; -collegare la motricit` all'acquisizione di abilit` relative alla comunicazione gestuale e mimica, alla drammatizzazione, al rapporto tra movimento e musica, per Il miglioramento della sensibilit` espressiva ed estetica. Le finalit` indicate concorrono allo sviluppo delle caratteristiche morfologico-biologiche e funzionari del corpo e allo sviluppo della motricit` in senso globale e analitico. L'intervento educativo rivolto alla motricit` presuppone la conoscenza del movimento dal punto di vista strutturale delle sue modalit` di realizzazione, del suo sviluppo. La struttura del movimento h costituita da unit` basiche, riferibili a schemi motori e schemi posturali. Essi permettono tutte le piy complesse attivit` funzionari e costituiscono il repertorio necessario non solo per compiere movimenti o per Inibirli, ma anche per assumere atteggiamenti o posture. Gli schemi motori sono dinamici e si identificano nel camminare, correre, saltare, afferrare, lanciare, strisciare, rotolare, arrampicarsi, quelli posturali sono schemi statici e si identificano nel flettere, inclinare, circondurre, piegare, elevare, estendere, addurre, ruotare, oscillare, ecc... e possono riguardare movimenti ð73 Š globali o segmentari del corpo. Sia gli schemi motori che quelli posturali maturano secondo un processo di sviluppo che si evidenze In caratterizzanti tratti di maturit`. In ciascuna fase dello sviluppo occorre quindi che l'insegnante realizzi le condizioni per ampliare il piy possibile Il repertorio di schemi motori e posturali. Conseguire una base motoria piy ampia possibile rappresenta percir un obiettivo educativo e didattico dell'educazione motoria. indice
OBIETTIVI E CONTENUTI Il movimento si sviluppa, come qualsiasi altra funzione della personalit`, in un rapporto continuo con I 'ambiente, attraverso comportamenti modificati dall'esperienza, mentre la sua educabilit` passa attraverso i meccanismi di percezione, coordinazione, selezione ed esecuzione presenti in qualsiasi azione motoria intenzionale. Compito dell'insegnante h promuovere in ogni alunno, e, percir, nel rispetto del livello della maturazione blopsichica individuale, il progressivo finalizzato controllo del comportamento motorio. Le differenti caratteristiche di sviluppo e maturazione dell'alunno della scuola elementare esigono percir tempi e modalit` diversificate di programmazione e di attuazione delle attivit` motorie, secondo sequenze che hanno riferimento con lo sviluppo strutturale del fanciullo e con quello funzionale della sua motricit`. pag 21 Le attivit` motorie consentono di conseguire una prima serie di obiettivi relativi alle capacit` senso-percettiva, visiva, uditiva, tattile e anestetica. Fin dalla scuola materna, e particolarmente fra i 5-7 anni, il fanciullo deve sviluppare le capacit` di percezione analisi e selezione delle informazioni provenienti dagli organi analizzatori. In rapporto all'organizzazione ed alla regolazione del movimento un'ulteriore serie di obiettivi da perseguire h rappresentata dalla promozione delle capacit` coordinativi deputate alla scelta del movimento, alla sua direzione, al suo controllo. Queste capacit`, che conoscono un periodo dl sviluppo Intensivo fra I 6 e gli 11 anni, possono essere cosl Identificate: a) percezione, conoscenza e coscienza del corpo - Attraverso le esperienze di esplorazione e scoperta, compiute toccando, esaminando, indicando, usando le varie parti del corpo, giocando e manipolando gli oggetti, si favorisce la graduale costruzione dello schema corporeo, inteso come rappresentazione dell' immagine del corpo nei suoi diversi aspetti: globale e segmentario, statico e dinamico. In tale rappresentazione si integrano gli aspetti relazionali emotivi, affettivi e di motivazione per una completa consapevolezza corporea; b) coordinazione oculo-manuale e segmentarla - Particolare attenzione dovr` fin dall'inizio essere rivolta al conseguimento di tali capacit` attraverso attivit` manipolative semplici con piccoli oggetti, attrezzi di gioco, indirizzando gli Interventi anche al fine dell'affermazione della lateralit` e del consolidamento della dominanza e favorendo In tal senso la regolarit`, la precisione, la f luidit` dei gesti-motori f lni e gli apprendimenti grafici; e) organizzazione spazio-temporale - Saranno programmate ed attuate ð73 Š attivit` che, a partire dai giochi di esplorazione dell'ambiente e di partecipazione a situazioni ludiche organizzate, concorreranno alla progressiva costruzione ed organizzazione dello spazio i isico- geometrico e relazionale, nonchi alla iniziale Intuizione della successione temporale delle azioni. Attraverso l'utilizzazione di tutte le strutture motorte statiche e dinamiche in giochi di movimento, su schemi liberi o prestabiliti, con o senza attrezzi, in forma individuale o collettiva, si favorir` nel fanciullo l'acquisizione di concetti relativi allo spazio e all@orientamento (vicino/lontano, sopra/sotto, avanti/dietro, alto/basso, corto/lungo, grande/piccolo, sinistra/destra) e di concetti relativi al tempo e alle strutture ritmiche (prima/dopo, contemporaneamente/insieme, lento/veloce); d) coordinazione dinamica generale - Integrando le precedenti capacit` coordinativi, la coordinazione dinamica generale controlla il movimento, consentendo al fanciullo di raggiungere una motricit` sempre piy ricca ed armoniosa sia sul piano dell'espressione che dell'efficacia. Tale capacit` si svilupper` progressivamente attraverso situazioni di gioco e di attivit` via via piy complesse che, intorno ai 9-10 anni, si collegheranno in modo naturale ai fondamentali gesti del gioco- sport. indice
INDICAZIONI DIDATTICHE La programmazione degli interventi didattici dovr` tenere conto delle diverse situazioni di partenza e dei livelli Iniziali di funzionalit` senso-percettiva e motoria di ciascun alunno al momento dell'ingresso a scuola. Tali valutazioni iniziali saranno facilitate anche dalle indicazioni fornite dalla famiglia, dalla scuola materna frequentata e dai servizi sanitari del territorio. Le attivit` motorie, per essere funzionali e lnfluire.positivaj~e su tutte le dimensioni della personalit`, devono essere praticate in forma ludica, variata, polivalente, partecipata nel corso di Interventi di opportuna durata e con differenziazioni significative a seconda delle varie fasce d'et`. In questo senso si far` riferimento Inizialmente (6-7 anni) a tutta la vasta gamma di giochi motori frutto della spontanea e naturale motricit` dei fanciulli, attingendo sia all'esperienza vissuta, sia alla piy genuina tradizione popolare, utilizzando giochi simbolici, d'imitazione, di Immaginazione, ecc.. L'importanza della ludicit` nella educazione motoria risponde al bisogno primario'del fanciullo di una forma gratificante e motivata delle attivit`. Il gioco h quindi sempre da sollecitare e gestire in tutte le sue forme e modalit` (d'invenzione, di situazione, dei ruoli, di regole, ece.). Compito dell'insegnante sar` di programmare e suggerir` I giochi piy Idonei al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Nella seconda fascia d'et` (8-11 anni) Il raggiungimento di congruenti livelli di autonomia h legato alla ricchezza delle esperienze ð73 Š educative vissute, alla ampiezza della base motoria, al complesso delle capacit` coordinativi acquisite. In una prospettiva realmente formativa, acquistano in tal senso rilevanza tutte le attivit` polivalenti (percorsi, circuiti, ecc.), ed I giochi di squadra con regole determinate dagli alunni o assunte dall'esterno (quattro porte, mini-basket, minivolley, mini-handball, ecc.), ovvero attivit` sportive significative (pre-atletica: corse, salti, lanci; ginnastica: agilit`, ritmo, esperienze di nuoto, ecc.). Cir non dovr` costituire pretesto per un prematuro avviamento alle discipline sportive, ni deve presentarsi come esperienza scolastica episodica eccezionale, ma deve Invece configurarsi come specifico Intervento educativo teso a cogliere i veri significati sociali e culturali dello sport. Verranno individuati opportuni momenti di verifica e valutazione attraverso l'osservazione sistematica del comportamento motorto degli alunni, tenendo sempre presenti i punti di partenza, le differenti situazioni esperienziali, I diversi ritmi di sviluppo individuale. In presenza di alunni In situazione di difficolt` motoria, gli Interventi saranno, in relazione ai contenuti, agli strumenti e alla durata, adeguati alle effettive possibilit` e necessit` di ogni fanciullo. Costituiscono luogo Ideale per lo svolgimento delle attivit` motorie in palestra, gli spazi aperti attrezzati e non, o comunque opportunamente recupemti o ricondizionati allo scopo. Si rammenti, a tale proposito, l'opportunit` di attivare ogni possibile intervento teso alla migliore utilizzazione delle strutture e delle risorse scolastiche esistenti, purchi rispondenti a requisiti minimi di agibilit` e sicurezza per lo svolgimento delle attivit` stesse. Particolare attenzione va data anche all'uso dei materiali e delle attrezzature che potranno essere sia quelli tradizionali, sia altri particolarmente idonei (palle colorate, palloni, clavette, cerchi, bacchette, fettucce elastiche, ostacoli, panche, materassini, ceppi, tappeti, ecc.). indice