Via Bologna 14 - tel. 0295737310 - e-mail miee130006@istruzione.it; miee130006@pec.istruzione.it
Perché la scuola?
Tutti, come cittadini, riponiamo nella scuola aspettative rivolte al futuro e la consideriamo un investimento di civiltà e sviluppo. Chi opera nella scuola è consapevole delle responsabilità che assume e degli obblighi che ha.
La qualità della Scuola sta essenzialmente nel prendersi cura di chi le è affidato , di chi sta affrontando “ la fatica” di crescere e di conquistare, insieme ai compagni e agli insegnanti, la coscienza di se stesso e della realtà .
La Scuola ospita, condivide e accompagna la crescita e l’apprendimento con le sue gioie, le sue fatiche, gli inevitabili conflitti.
La vera Scuola è quella al cui interno si incontrano persone, dove le esperienze individuali si intrecciano e diventano “esperienze comuni”.
La vera Scuola è quella che al suo interno sa ricomporre e rispettare gli impegni e le fatiche di tutti, sa costruire un dialogo corretto nel rispetto dei ruoli reciproci, sa alimentare la comune comprensione del valore sociale ad essa affidato.
“ Il nostro compito è quello di educare la persona “
“Questa persona , unica ed irripetibile, può essere educata a conoscere, ad accettare, a tirar fuori e costruire sé, solo entrando in rapporto con la realtà che la circonda. L’arte, la storia, la letteratura, le scienze, non sono che strade tracciate da uomini per capire, scoprire, conoscere questa realtà.
La scuola deve essere un luogo dove si riconosce significato a ciò che si fa e dov’è possibile la trasmissione di valori che danno appartenenza, identità, passione”
( in premessa Indicazioni per il curricolo)
CULTURA
Far acquisire le chiavi di lettura e gli strumenti per governare la varietà delle esperienze e comporre l’unitarietà dei saperi è obiettivo irrinunciabile per la nostra scuola.
Sono per noi oggetto di cura e attenzione:
-l’ambiente di apprendimento
-la comunicazione, con centralità della lingua italiana, integrata da varie modalità di espressione
- la formazione matematico-scientifica aperta alla dimensione “ umanistica” insita nei problemi
- la completezza della persona-alunno e l’unitarietà del sapere e dei valori.
SCUOLA
Il Pof interpreta la Scuola come luogo di esperienze significative e di “ alleanze” per condividere il percorso educativo e le regole del vivere e del convivere.
Attraverso il Pof “ la Scuola, in quanto comunità educante, si propone di generare una diffusa condivisione educativa intessuta dei linguaggi affettivi ed emotivi dell’appartenenza e dell’identità”
( Indicazioni).
PERSONA
Al centro del Pof sta la persona che apprende. In funzione di questo la scuola predispone percorsi, ambienti e materiali per sperimentare, conoscere, sviluppare competenze attraverso l’impiego delle personali attitudini, stili di apprendimento, abilità di pensiero e di azione, al fine di “promuovere la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali”( Indicazioni).
Territorio ed abitanti
L’area su cui il territorio di Melzo si estende è di 9,67 kmq, piuttosto pianeggianti. Si trova nella cosiddetta “linea dei fontanili” o delle risorgive (oggi a rischio di sopravvivenza…), ovvero una striscia di terra ricca di corsi d’acqua.
La cittadina – nata come tale il 20 marzo 1954, quando ricevette il permesso di usare lo stemma –
Il numero degli abitanti, piuttosto stazionario da 15 anni a questa parte, è di 18 546 circa.
La storia
Per la storia della nostra città, si rimanda al sito www.comune.melzo.mi.it
I servizi
La vita socio-culturale della città è, come si accennava, piuttosto ricca. Non mancano i servizi, sanitari, economici e di raccordo, come l’ospedale, il distretto sanitario, la stazione ferroviaria, banche ed ufficio postale. E poi d’istruzione, cultura e spiritualità: si trovano infatti a Melzo scuole pubbliche e private, nidi, d’infanzia, primarie e secondarie dei due gradi; attivi sono biblioteca, oratori e parrocchie, di antichissima memoria; seguite le proposte della pro-loco, e nuovo interesse da parte del territorio circostante (ma non solo) ha suscitato la nascita della multisala Arcadia nel 1997.
L’Ente Locale
Doveroso citare l’impegno dell’Ente Locale, costante ormai da decenni, rispetto all’assistenza/cultura. Rivolto a fronteggiare le problematiche legate in sintesi a queste “categorie”: famiglia, prima infanzia e minori, anziani, diversamente abili, giovani e “nuove povertà”.
Vi sono infatti progetti eterogenei e di ampio respiro: centri aggregativi, interventi diretti nelle scuole, arte-terapia; assistenza economica, domiciliare e psichica. Ben radicate nel tessuto sociale le iniziative del Centro Polivalente Anziani: non si può non citare a questo proposito come esempio, l’iniziativa di Storia Locale che qualche anno fa ha visto la collaborazione di nonni/e e bambini/e, sfociata in un CD “invitato” al concorso indetto dalla Facoltà di Scienze Politiche di Milano…
Discorso a parte su “nuove povertà”. Un’attenzione particolare è posta infatti all’inserimento sistematico di persone di altra nazionalità – a Melzo, in particolare nordafricani,esteuropei e sudamericani - per cui divengono indispensabili i corsi d’italiano per stranieri e l’intervento di mediatrici culturali.
Per la cultura, il Centro Candia, l’Università del Tempo Libero, il Gruppo Artisti Melzese e Fotografico Le Stelle (archivio cittadino), le associazioni Guido d’Arezzo e Amici di Sant’Andrea, la Filarmonica di Melzo; per il teatro l’associazione Babele, per la comunicazione Radio OK.
A livello socio-assistenziale, sono presenti ABIO, AIDO, AVIS, AVO, MIFA e Croce Bianca; il gruppo Aleimar, il gruppo missionario Sant’Alessandro e Le Formiche, la Caritas, il Centro di Aiuto alla Vita e l’Associazione Volontari Insieme con Voi; il già citato CPA ed il GVAM (Gruppo vol. anziani).Le associazioni sportive davvero non si contano: citiamo per tutte la Juventus Nova e l’Orsenigo, l’Aquila Azzurra, la Polisportiva Ardor ed il Basket Melzo, il Master Nuoto, il CAI e lo SCAM (club alpini); seguite anche le varie scuole di Ballo…
Com’è nato il Circolo
L’attuale assetto del Circolo ha avuto il primo nucleo nella scuola elementare De Amicis, presente nel territorio dall’anno 1932.
Essa è stata la scuola elementare statale del paese, sede di Direzione, sino al 1968, quando è stata affiancata dal plesso “ Ungaretti “, attuale sede di Direzione.
Del Circolo fanno parte anche due plessi dell’infanzia: di via Boves ( 1968 ) e di via Cervi (1972 ).
Costruiti inizialmente per ospitare rispettivamente quattro e sei sezioni, sono i plessi che più hanno subito trasformazioni passando entrambi alle attuali sette sezioni, per rispondere alla crescente domanda dell’utenza.
Gli adeguamenti strutturali hanno stravolto la loro fisionomia iniziale di scuola dagli ampi spazi, articolabili secondo le diverse esigenze. I plessi sono saturi ma, pur tra le difficoltà date da affollamento e spazi ridotti, il servizio erogato continua a mantenersi di qualità.
Il Circolo non ha subito ridimensionamenti essendo autonomo con una popolazione scolare di 1171 unità.
Oggi è una Scuola certificata, che risponde alle istanze delle famiglie e del territorio, per il raggiungimento delle finalità dichiarate.
LE SCUOLE DELL’INFANZIA
PLESSO BOVES– via Boves 2 Melzo (MI)
tel.0295710819 e-mail scuolaboves@melzoscuole.it
PLESSO CERVI– via F.lli Cervi 1 Melzo (MI)
tel. 0295722546 e-mail scuolacervi@melzoscuole.it
LE SCUOLE PRIMARIE
PLESSO DE AMICIS– via De Amicis 2 Melzo (MI)
tel. 0295736316 e-mail deamicis@melzoscuole.it
PLESSO UNGARETTI– via Bologna 14 Melzo (MI)
tel. 0295710846 e-mail ungaretti@melzoscuole.it
SEGRETERIA E DIREZIONE
via Bologna 14 Melzo (MI)
tel. 0295737310 e-mail ddmelzo@virgilio.it
sito internet http://www.melzoscuole.it
La scuola è… conoscere, condividere, crescere insieme
PERCHÈ
ACCOGLIE… creando un clima di serenità favorevole ad ogni individuo.
EDUCA… all’uguaglianza, alla solidarietà e all’accettazione del diverso.
FORMA… promuovendo l’armonico sviluppo psico-fisico di ciascun
bambino/a.
SVILUPPA… le potenzialità, le risorse personali e gli interessi della/dello
studente favorendo la creatività…; sviluppa altresì atteggiamenti positivi
nei confronti delle culture straniere.
FAVORISCE… l’acquisizione di un metodo di studio e di buone conoscenze
di base, anche mediante l’utilizzo delle tecnologie multimediali e di progetti
interdisciplinari.
PROPONE… le proprie finalità educative per CONDIVIDERLE con le
famiglie e le agenzie del territorio
- Acquisizione degli alfabeti di base della cultura
- Promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva
Conoscere se stesso e gli altri
Riconoscere le proprie emozioni e quelle altrui
Saper comunicare oralmente emozioni e stati d’animo
Sviluppare un adeguato controllo emotivo
Prendere consapevolezza delle proprie responsabilità
Assumere responsabilità nelle diverse situazioni
Sostenere l’integrazione e l’interazione delle diversità
Individuare diverse situazioni problematiche, formulare ipotesi di soluzione, lavorare in autonomia
Riflettere su quanto impara e sul proprio comportamento
Assumere atteggiamenti di rispetto, di ascolto e di attenzione verso gli altri, valorizzando le diverse identità e radici culturali
Dall’anno scolastico 2009 / 2010, nel Circolo si attua questo progetto trasversale a tutte le discipline relativo all’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione.
FINALITA’ DEL PROGETTO
- Costruire un curricolo verticale di Insegnamento di “ Cittadinanza e Costituzione” a partire dalle esperienze già esistenti nella scuola per costruire un percorso sistematico e coerente che preveda attenzione al curricolo implicito- e alla cittadinanza agita;
- Garantire all’ Insegnamento di “ Cittadinanza e Costituzione” uno spazio curricolare adeguato, trasversale e multidisciplinare
STRATEGIE ORGANIZZATIVE E METODOLOGIE DIDATTICHE
Con gli alunni:
- Trattare l’insegnamento di cittadinanza e Costituzione in maniera trasversale e interdisciplinare, con l’interazione educativa di tutti i docenti che operano nelle classi/sezioni.
- Privilegiare il lavoro di gruppo, a piccoli gruppi o cooperativi; utilizzare il lavoro individuale nei momenti di riflessione sull’esperienza svolta, a cui potrà far seguito la rielaborazione di un personale testo scritto o prodotto grafico.
- Consolidare gli apprendimenti nozionistici con uscite didattiche sul territorio, viaggi di istruzione, drammatizzazioni, canzoni, coreografie…
Il documento
Il protocollo d’accoglienza è un documento che viene steso dalla Commissione Intercultura e approvato dal Collegio Docenti. Scopo fondamentale del documento è quello di fornire un insieme di linee teoriche ed operative, condivise sul piano ideologico ed educativo, e di dare alcuni suggerimenti di carattere organizzativo e didattico al fine di favorire l’integrazione e la riuscita scolastica e formativa. Contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni stranieri, definisce i compiti e i ruoli dei diversi operatori scolastici, delinea le modalità per una serena e proficua accoglienza e per l’organizzazione e la strutturazione dei laboratori di alfabetizzazione.
Per quanto riguarda le indicazioni normative contenute nell’articolo 45 del DPR 31/8/99 numero 394 sull’iscrizione scolastica, che attribuiscono al Collegio Docenti numerosi compiti deliberativi e di proposta, il Protocollo d’accoglienza permette la loro attuazione, grazie alla delega concessa dal Collegio Docenti alla Commissione Intercultura e all’approvazione annuale del Protocollo.
Il protocollo d’accoglienza si propone di:
• definire pratiche condivise all’interno dei plessi del Circolo in tema d’accoglienza d’alunni stranieri;
• facilitare l’ingresso di bambini e bambine di altra nazionalità nel sistema scolastico-sociale;
• sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto;
• favorire un clima d’accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione;
• costruire un contesto favorevole all’incontro con le altre culture e con le storie di ogni bambino;
• promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato.
Per rendere operativi questi presupposti, la Commissione Intercultura ha delineato prassi condivise e incarichi specifici a livello:
• Amministrativo/burocratico: i compiti di ciascuno
• Sociale: rapporti e collaborazioni con il territorio
• Comunicativo e relazionale: l’inserimento, la prima accoglienza e il rapporto con le famiglie
• Educativo – didattico : assegnazione alle classi, modalità d’inserimento, insegnamento dell’italiano come seconda lingua, mantenimento della lingua d’origine
SCUOLA DELL’INFANZIA
TEMPO SCUOLA
40 ore
da lunedì a venerdì
- dalle h.8.00 alle h.16.00
Possibilità di pre – scuola dalle ore 7.30 e di post -scuola dalle 16.00 alle 18.00 organizzato e gestito dall’Amministrazione Comunale (con contributo a carico delle famiglie).
SCUOLA PRIMARIA
TEMPO SCUOLA
27 ore
Dal lunedì al mercoledì
- dalle h.8.30 alle h.16.30
(tempo mensa
dalle h.12.42 alle 14.30)
Giovedì e venerdì
- dalle h.8,30 alle h.12,42
TEMPO SCUOLA
27+3 ore
Dal lunedì al venerdì
- dalle h.8.30 alle h.16.30
(tempo mensa
dalle h.12.42 alle 14.30)
TEMPO SCUOLA
40 ore
tempo pieno
da lunedì a venerdì
- dalle h.8.30 alle h.16.30
In entrambi i plessi, l’amministrazione comunale attua il servizio pre- scuola dalle ore 7.30 e post - scuola dalle 16.30 alle 18.00 ( con contributo a carico delle famiglie)
L'organizzazione di curricoli è diretta conseguenza della normativa vigente.
Le disposizioni di legge cui fa riferimento sono:
Legge n. 517/77:
Disposizioni inerenti gli interventi di integrazione dei portatori di handicap
Legge n. 148/90:
Introduzione dell’organizzazione modulare nella scuola elementare
C.M.n.116/92:
Definizione dei criteri di flessibilità oraria nei vari ambiti disciplinari sul monte ore annuo, con possibilità di strutturazioni specifiche funzionali al modulo o alla unità scolastica
LEGGE 440/1997:
Istituzione del Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell'Offerta Formativa
C.M. 4.8.99 n. 194:
Finanziamento programma nazionale di sperimentazione P.O.F.
D.M. 179/1999 (proroga D.M. 251/98) :
DECRETO SULL'AUTONOMIA
Definizione dei criteri di flessibilità oraria, didattica ed educativa in ottemperanza alle norme introdotte dal decreto sull’autonomia scolastica:
Art. 1 Per il miglioramento degli esiti del processo insegnamento apprendimento, si autorizzano la sperimentazione della FLESSIBILITA’ DIDATTICA E ORGANIZZATIVA.
Art. 1bis (relativo ai contenuti della sperimentazione)
Riorganizzazione dei percorsi didattici.
Compensazione discipline e attività previste dai programmi, con decremento orario del 15 % del monte ore annuo
Art. 1ter
Calendario.
Flessibilità dell'orario, nel rispetto del monte ore annuo e dei 5 giorni/sett.
Flessibilità gruppo classe per l’integrazione dell'handicap.
Recupero e sostegno .
Insegnamenti integrativi facoltativi.
Integrazione scuola territorio.
Continuità.
Accordi e convenzioni per il coordinamento di attività per il comune interesse.
Art. 1quater
Orario calcolato su 33 settimane:
Monte ore per disciplina = n. h / settimanali attuali X 33, a meno di compensazioni (art.1b)
DIRETTIVA 19/7/99 p. 180 ( ex 238/98):
Ripartizione fondi per :
Sperimentazione dell’autonomia
Sistema di valutazione
Iniziative di aggiornamento
Iniziative per biblioteche scolastiche, musica, scienze, motorio - sportive
LEGGE 53/2003
Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale.
Art. 2, comma e / f Sistema educativo di istruzione e formazione:
scuola dell'infanzia
scuola primaria
Art. 3 Valutazione degli apprendimenti e della qualità del sistema educativo di istruzione e di formazione
D. L. 59 / 2004
Norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione, a norma dell'art. 1 legge 53/03
Scuola dell’Infanzia
Il lavoro dei docenti consiste nel TRASFORMARE le capacità del bambino, in COMPETENZE che riguardano la sfera sensoriale, percettiva, immaginativa, creativa, intuitiva, affettiva, motoria, cognitiva, operativa, comunicativa, linguistica, sociale, estetica, morale e religiosa.
Il metodo proposto per coltivare le competenze è da ricercare in due parole chiave: curiosita’ e. ricerca, che attraverso il gioco e l’esplorazione conducono il bambino a ricostruire l’esperienza vissuta in diversi ambiti.
Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza. Questi sono luoghi del fare e dell’agire del bambino, sono orientati dall’azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico - culturali. Le scuole , all’interno della loro autonomia didattica, articoleranno i campi d’esperienza al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, aiutandolo ad orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività.
A scuola: si gioca, si sperimenta, si progetta, si realizza, si verifica, si discute, si pensa e si riflette.
I campi di esperienza sono:
Il sé e l’altro
( le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme)
Il corpo in movimento
( identità, autonomia, salute)
Linguaggi, creatività, espressione
( gestualità, arte, musica, multimedialità)
I discorsi e le parole
( comunicazione, lingua, cultura)
La conoscenza del mondo
( ordine, misura, spazio, tempo, natura)
Scuola Primaria
Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica promuove l’organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari; promuove , inoltre, la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la collaborazione fra i docenti. Il raggruppamento delle discipline in aree indica una possibilità di interazione e collaborazione fra le discipline, che la scuola potrà delineare nella sua autonomia con proprie modalità organizzative. La Scuola Primaria si rivela essere il contesto idoneo per favorire apprendimenti e per garantire il successo formativo a tutti gli alunni.
È perciò possibile individuare, nel rispetto della libertà d’insegnamento, le seguenti impostazioni metodologiche di fondo:
Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni
Nel processo di apprendimento l’alunno porta la ricchezza di esperienze e conoscenze, mette in gioco aspettative ed emozioni, si presenta con una dotazione di informazioni, abilità, modalità di apprendere, che l’azione didattica può opportunamente richiamare, esplorare, problematizzare.
Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità
La scuola primaria utilizza situazioni reali e percorsi preordinati per far acquisire ai fanciulli non solo la consapevolezza delle varie forme, palesi o latenti, di disagio, diversità ed emarginazione esistenti nel loro ambiente prossimo e nel mondo che li circonda, ma anche la competenza necessaria ad affrontarle nel rispetto nei confronti delle persone e delle culture coinvolte, con impegno e generosità personale.
Favorire l’esplorazione e la scoperta
La scuola primaria promuove azioni per la ricerca di nuove conoscenze; sollecita gli alunni a individuare problemi, a sollevare domande,...... a trovare piste di indagini adeguate, a cercare soluzioni anche originali attraverso il pensiero creativo.
Incoraggiare l’apprendimento collaborativo
L’apprendimento non è solo un processo individuale , pertanto, nella scuola primaria, molte sono le forme di interazione e collaborazione : l’aiuto reciproco, l’apprendimento nel gruppo, l’apprendimento tra pari, sia all’interno della classe sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni/e di classe parallele o di classi verticali ( laboratori).
Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere
La scuola primaria rende l’alunno consapevole del proprio stile di apprendimento e capace di sviluppare autonomia nello studio, attraverso la riflessione su quanto impara e sul proprio comportamento, valutando gli esiti delle proprie azioni e traendone considerazioni per migliorare.
Realizzare percorsi in forma di laboratorio
Il laboratorio è una modalità di lavoro che coinvolge gli alunni nel pensare-realizzare- valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con gli altri sia all’interno sia all’esterno della scuola, valorizzando il territorio e le sue offerte come risorsa per l’apprendimento.
Scuola dell’infanzia
Campi d’esperienza
Aree:
Il sè e l’altro
Il corpo in movimento
Linguaggi, creatività, espressione
I discorsi e le parole
La conoscenza del mondo
Attività:
Religione cattolica o attività alternativa
Scuola primaria
Aree e discipline
Area linguistico-artistico-espressiva
Italiano
Lingua comunitaria (Inglese)
Musica
Arte ed immagine
Corpo, movimento, sport
Religione Cattolica
Attività alternativa
Area storico-geografica
Storia
Geografia
Area matematico-scientifica-tecnologica
Matematica
Scienze
Tecnologia ed informatica
Educazione civica (trasversale)
I contenuti delle aree, delle discipline e delle educazioni sono inseriti nelle programmazioni didattiche annuali. La stesura della programmazione viene effettuata per intersezioni/interclassi dei plessi del Circolo.
Le programmazioni didattiche si trovano agli atti presso la Direzione Didattica.
Atiività opzionali
Cosa dice la normativa:
D.Leg.59/2004 comma 2
Le istituzioni scolastiche al fine di realizzare la personalizzazione del piano di studi,organizzano, nell’ambito dell’offerta formativa, tenendo conto delle prevalenti richieste delle famiglie, attività e insegnamenti coerenti con il profilo educativo, per ulteriori99 ore annue, la cui scelta è facoltativa e opzionale per gli allievi, e la cui frequenza è gratuita…..
I filoni principali di attività opzionali attivati nella nostra scuola sono i seguenti:
ACCOSTAMENTO ALL’ARTE: attività di manipolazione, sperimentazione di tecniche pittoriche di vario tipo….
CINEMA E TEATRO: progetti finalizzati al potenziamento dell’espressione corporea, musicale ed attività riguardanti la conoscenza del linguaggio cinematografico.
ITINERARI DI EDUCAZIONE INTERCULTURALE: per conoscere meglio la società multirazziale del giorno d’oggi.
I LIBRI.: progetti di educazione all’ascolto e laboratori di costruzione del libro.
UNA VITA SANA: percorsi educativi finalizzati all’acquisizione di stili di vita sani: rifiuto del tabagismo; valorizzazione dei meccanismi di riciclaggio.
Ai Docenti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali.
La valutazione assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.
Alle singole istituzioni scolastiche spetta poi la responsabilità dell’autovalutazione, sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, ai fini del suo continuo miglioramento, che attraverso dati che emergono da valutazioni interne.
Obiettivi
Gli obiettivi che con la valutazione s’intendono perseguire sono i seguenti:
Consentire un controllo sistematico dei risultati
(assumersi la responsabilità in merito alla qualità dei servizi forniti)
Promuovere un’azione di miglioramento
Valorizzare il processo formativo
(porre attenzione alla qualità dell’attività educativa e didattica).
Valorizzare l’identità della scuola
Legittimare l’autonomia della scuola nei confronti dell’utenza
Tempi e modalità
All’inizio dell’anno scolastico vengono valutate le risorse umane, materiali e finanziarie della scuola, i bisogni dell’utenza (famiglie e alunni), e i bisogni del personale docente e Ata.
Tale valutazione, finalizzata all’elaborazione del piano dell’offerta formativa, è effettuata dal collegio Docenti nel periodo che precede l’avvio dell’anno scolastico.
Nel corso dell’anno scolastico si “monitorano” i progetti, ed eventualmente si sciolgono i nodi critici che ne ostacolano la realizzazione.
A fine anno scolastico: l’autovalutazione permette un bilancio consuntivo dell’attività formativa, ed è effettuata mediante questionari, analisi e discussioni in Consiglio d’Intersezione/Interclasse, e dibattiti nel Collegio Docenti.
La valutazione del gradimento del servizio è richiesta a chi opera a vario titolo nella scuola: famiglie, alunni, docenti e non-docenti…
Valutazione dell’apprendimento e dello sviluppo personale e sociale degli alunni
Il Collegio Docenti, all’interno dell’Autonomia scolastica, indica i criteri di valutazione - con modalità periodica e annuale -degli apprendimenti e del comportamento di alunni, nel rispetto della normativa nazionale cogente:
globalità della valutazione (progressi nell’area cognitiva, ma anche processo di maturazione della personalità);
valutazione come processo (da una situazione iniziale, avvicinamento progressivo alle abilità correlate alle conoscenze, anche attraverso percorsi individualizzati e personalizzati);
valutazione come valorizzazione (evidenzia le mete, anche minime, già raggiunte, indica e motiva alle modalità per sviluppare le potenzialità di ogni alunno/a);
valutazione in funzione dell’orientamento (rilevare e promuovere attitudini ed interessi, che costituiscano le basi per le future scelte scolastiche);
valutazione come definizione degli standard (Consiglio d’Intercalsse team di classe, attraverso quanto sopra detto, si attivano affinché conoscenze, abilità e prestazioni siano funzionali all’inserimento di ogni studente nella comunità sociale).
Indicatori, criteri e modalità di verifica e valutazione di alunni/e
-SCUOLA DELL’INFANZIA –
Nelle Indicazioni Nazionali si riconosce alla valutazione un ruolo fondamentale all’interno della didattica e dell’organizzazione scolastica. Si parla di verifica a tre livelli:
un momento iniziale, volto a delineare un quadro delle competenze/capacità con cui bambini/e accedono alla scuola d’Infanzia;
dei momenti interni alle varie sequenze didattiche, che consentono di aggiustare ed individualizzare le proposte educative ed i percorsi di apprendimento;
bilanci finali per la verifica degli esiti formativi e della qualità dell’attività educativo-didattica.
Si evidenzia dunque un’idea di valutazione né giudicante né classificatoria, ma soprattutto formativa, strettamente intrecciata e connessa con l’osservazione, la progettazione, la documentazione.
- SCUOLA PRIMARIA –
La verifica dell’apprendimento, indispensabile per un’oggettiva valutazione del/della discente, dev’essere un fatto quotidiano, evento abituale dell’attività didattica, perché possa favorire l’abitudine all’applicazione costante alle/agli studenti, e permettere altresì alle/ai docenti di modificare in itinere l’intervento didattico. Tale verifica avverrà attraverso:
l’educazione all’autovalutazione;
interventi spontanei o sollecitati.
La valutazione complessiva delle/degli studenti, espressa collegialmente dal team, verrà integrata inoltre da una verifica continua delle attitudini, sulla base dei seguenti parametri:
Partecipazione
Impegno
Progressi nell’apprendimento rispetto ai livelli di partenza.
Verrà inoltre comunicata quadrimestralmente ai genitori sulla “Scheda personale”, dove viene espressa in decimi ed illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno, come previsto dalla normativa vigente.
Con delibera del Collegio Docenti n°5 del 01/10/08 si conviene che, sia sul documento di valutazione che nelle verifiche in itinere, il voto minimo , relativo alla non sufficienza, sia il 5 (cinque).
Per quanto attiene alla valutazione globale, dall’anno scolastico 2006/07 il Collegio Docenti ha individuato gli obiettivi trasversali e i relativi obiettivi minimi sui quali costruire prove comuni per dare significato condiviso agli indicatori espressi dalla Scuola ed esplicitati sulla scheda di valutazione.
TRA SCUOLA e FAMIGLIE
nelle scuole della
-- INFANZIA-
Nel pieno rispetto
della Normativa cogente,
del Piano dell’Offerta Formativa del Circolo
del Regolamento di Circolo,
della Carta dei Servizi della Scuola,
ai sensi dell’articolo 3 del DPR 245/2007
Il genitore/affidatario e il Dirigente Scolastico
SOTTOSCRIVONO
il seguente PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ (assumendosi i seguenti impegni)
La formazione dei bambini è difficile senza la collaborazione delle famiglie.
A tal fine, le Scuole Statali di Melzo hanno elaborato questo patto di corresponsabilità per creare, partendo dalla scuola dell’Infanzia, un clima collaborativo tra coloro che, giornalmente, sono impegnati nel processo di crescita del bambino.
Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative.
Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, relativamente alle aree:
• OFFERTA FORMATIVA
• RELAZIONALITA’
• INTERVENTI EDUCATIVI
• PARTECIPAZIONE
• PUNTUALITA’
sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il Patto Educativo di Corresponsabilità insieme con il Dirigente Scolastico, copia del quale è parte integrante del Regolamento d’Istituto.
TRA SCUOLA e FAMIGLIE
nelle scuole della
- PRIMARIA-
Nel pieno rispetto
della Normativa cogente,
del Piano dell’Offerta Formativa del Circolo
del Regolamento di Circolo,
della Carta dei Servizi della Scuola,
ai sensi dell’articolo 3 del DPR 245/2007
Il genitore/affidatario e il Dirigente Scolastico
SOTTOSCRIVONO
il seguente PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ (assumendosi i seguenti impegni)
La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni bambino/a, la sua interazione sociale, la sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola persegue l’obiettivo di costruire una alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative.
Il genitore, con il/la proprio/a figlio/a, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, relativamente alle aree:
• OFFERTA FORMATIVA
• INTERVENTI EDUCATIVI
• INTERVENTI DIDATTICI
• PARTECIPAZIONE
• RELAZIONALITA’
• VALUTAZIONE
• COMPITI
• PUNTUALITA’
sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il Patto Educativo di Corresponsabilità insieme con il Dirigente Scolastico, copia del quale è parte integrante del Regolamento d’Istituto.
L’aggiornamento è un diritto/dovere dei docenti.
La nostra scuola propone un piano di aggiornamento che include questi argomenti
Un settore strategico per quanto riguarda la professionalità del corpo docente è naturalmente la formazione e l’aggiornamento che deve essere continuo e partecipato .
Occorre innanzitutto rilevare i bisogni formativi degli insegnanti , scegliere i corsi e i formatori, organizzarli e valutare alla fine, con un questionario, il livello di soddisfazione raggiunto.
Anche il personale A.T.A ( assistenti amministrativi e collaboratori scolastici ) ha il diritto / dovere di aggiornarsi per migliorare la qualità del proprio lavoro.
La Carta dei Servizi è il documento che rende noto all’esterno le caratteristiche del servizio offerto dalla scuola. Tutte le componenti scolastiche partecipano alla sua elaborazione.
PREMESSA
Sua base costituzionale sono gli articoli 3, 21, 30, 33 e 34, sulla libertà /pari dignità di ogni cittadino/a, al di là delle differenze anche d’età, sulla libertà dell’insegnamento e sul diritto/dovere all’istruzione.
PRINCIPI FONDAMENTALI
- Uguaglianza ed imparzialità
- Regolarità del servizio
- Accoglienza ed integrazione
- Diritto di scelta, obbligo e frequenza
- Partecipazione, efficienza e trasparenza
AREA DIDATTICA
La Programmazione didattica, elaborata dai/dalle docenti e presentata ai Consigli d’Intersezione e d’Interclasse, definisce obiettivi formativi, contenuti e metodologie d’insegnamento.
La scuola garantisce la continuità educativa, opera la scelta dei libri di testo, regola l’assegnazione dei compiti a casa, definisce le finalità educative, formative, cognitive, stipula il contratto formativo, indica la situazione organizzativa dei due ordini di scuola (dell’Infanzia e Primaria) nei quattro plessi del Circolo Didattico.
SERVIZI AMMINISTRATIVI
Vengono indicati i seguenti fattori di qualità:
- celerità nelle procedure
- trasparenza
- tempi di attesa agli sportelli
- flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico.
Gli uffici amministrativi della scuola si occupano:
- della consegna di attestati e documenti di valutazione
- dell’accesso ai documenti scolastici ed amministrativi
- della ricezione del pubblico, su orari resi noti
- delle modalità di iscrizione alle scuole
- dell’informazione sul personale e sugli Organi Collegiali
- del riconoscimento del personale tramite cartellino.
SERVIZI INTEGRATIVI COMUNALI
I sevizi offerti dall’Amministrazione Comunale sono di anno in anno stabiliti nel Piano di Diritto allo Studio e prevedono due tipi d’intervento, volti a favorire:
- l’accesso e la frequenza al sistema scolastico/formativo ( trasporto / mensa / libri di testo / pre-post scuola / sostegno diversabili );
- la qualificazione del sistema scolastico/formativo, con iniziative coordinate
Comune/Scuola in orari scolastici ed extrascolastici
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
Per facilitare il dialogo e la comunicazione tra scuola e famiglie, sono previsti regolari momenti d’incontro docenti/genitori:
- colloqui individuali
- colloqui con i rappresentanti di classe
- assemblee di classe
- Intersezioni/Interclassi
- Consiglio di Circolo
- comunicazioni scritte e pubblicizzazione delle decisioni ed iniziative.
- Comitato genitori
- Commissioni relative ad aspetti specifici della vita scolastica
CONDIZIONI AMBIENTALI DEI PLESSI
Tutte le componenti che operano nella scuola si adoperano, in rapporto alle proprie specifiche competenze, affinché l’ambiente scolastico sia:
- sicuro
- igienico
- sorvegliato
- privo di barriere architettoniche
- fornito di aule “specialistiche”, cortili e giardini
- attrezzato per piani d’evacuazione.
L’istituzione scolastica dispone di risorse umane specifiche per la realizzazione delle finalità educative e formative che si è prefissata e che le competono.
Esse si compongono delle seguenti categorie:
Personale direttivo nella figura del Dirigente Scolastico, cui spetta la gestione diretta delle strutture materiali, delle disponibilità finanziarie, dell’organizzazione del lavoro scolastico e dei suoi tempi. E’ il referente unico di tutto il personale operante nella scuola. A lui compete anche il ruolo di coordinamento delle proposte educative offerte dal Comune e dagli Enti esterni presenti sul territorio. Inoltre é investito della funzione di mediatore - supervisore dei rapporti con l’utenza (genitori).
Personale docente, che comprende insegnanti di ruolo e non di ruolo, specialisti e specializzati di lingua straniera (inglese), specialisti di religione e insegnanti di sostegno. Ai docenti compete la stesura della programmazione didattica - educativa, l’attuazione delle attività, la verifica e la valutazione degli apprendimenti.
Inoltre essi sono tenuti a partecipare agli organi collegiali e ad esplicare tutte le attività inerenti alla funzione docente.
Ogni anno vengono individuati insegnanti a cui assegnare particolari progetti, per i quali è previsto l’utilizzo parziale di ore di insegnamento.
Personale amministrativo nelle figure del Direttore dei Servizi Generali Amministrativi e gli assistenti amministrativi, cui è riservata la gestione delle mansioni di segreteria: predisposizione, istruzione e redazione degli atti amministrativo-contabili della scuola.
Personale ausiliario, con addetti/e ai servizi generali della scuola. Essi hanno compiti di: accoglienza, vigilanza nei confronti di alunni/e e del pubblico; pulizia; gestione dei materiali inerenti l'uso degli spazi scolastici ed arredi; custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, collaborazione con i docenti.
La scuola riceve principalmente finanziamenti Statali e Comunali.
Potrebbe ricevere altresì sovvenzioni da Enti Bancari ( per offerte di sponsorizzazioni ), e dalle famiglie degli/le utenti come “partite giro” ( viaggi di istruzione, assicurazioni alunni/e… )
Anche la documentazione relativa al Bilancio è consultabile presso la Segreteria della scuola.
anno 2011/2012 (da aggiornare...)
Finanziamenti dello Stato - €
Avanzo di amministrazione presunto - €
Finanziamenti del Comune di Melzo - €
Finanziamenti dei genitori (partite di giro)
Pagamento gite – secondo necessità
Assicurazione alunni - €
Le risorse territoriali di cui la scuola dispone per perseguire le sue finalità educative, sono di diverso tipo ( citiamo le più autorevoli )
COMUNE: Piano di Diritto allo Studio ( erogazione fondi e servizi, attività integrative, trasporto, mensa, servizio di integrazione scolastica )
CORPO DI POLIZIA LOCALE. Attività di educazione stradale.
DISTRETTO SANITARIO. Attività di educazione alla salute, consulenza e verifica su handicap, disagio, disadattamento.
BIBLIOTECA DI MELZO. Progetti relativi al mondo dei libri.
UNIVERSITA’ . attività di tutoraggio;corsi di formazione per docenti tutor, progetti di sperimentazione…
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PROGETTI SCUOLA DELL'INFANZIA
ACCOGLIENZA
DESTINATARI: alunni/e in ingresso
OBIETTIVI: offrire la possibilità di: visitare la scuola, far partecipare genitori e bambini/e alla “quotidianità didattica”, scambiarsi informazioni, promuovere la costruzione di nuovi relazioni di collaborazione scuola/famiglia.
APPROCCIO ALLA LINGUA INGLESE
DESTINATARI: alunni/e cinque anni scuole dell'infanzia Boves e Cervi
OBIETTIVI: Familiarizzare con i suoni della lingua inglese in un ambiente piacevole e divertente
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA
DESTINATARI: alunni/e a delle scuole dell’ Infanzia, e monoennio scuola Primaria
OBIETTIVI: riconoscere e valorizzare le risorse e le differenze individuali; favorire la comunicazione/relazione; permettere l’evoluzione delle capacità senso-motorie; trasformare lo spazio in contenitore di relazioni, emozioni ed esperienze; garantire la continuità sc. Infanzia/Primaria.
PROGETTO MUSICA
DESTINATARI: alunni/e delle scuole dell’ Infanzia
OBIETTIVO: svegliare il senso del suono ,del movimento e del ritmo;dare forma a sensazioni, emozioni, schemi motori e ritmici con la propria corporeità;sviluppare la capacità di ascolto, l’attenzione e la concentrazione; sviluppare l’autocontrollo;esprimere la propria vocalità sonoro-musicale mediante la voce e l’uso di strumenti musicali;sviluppare la creatività e la libera espressione;stabilire una comunicazione non verbale;favorire l’integrazione all’interno del gruppo; arricchire ed ampliare il mondo interiore del bambino.
PROGETTI SCUOLA PRIMARIA
ACCOGLIENZA
DESTINATARI: alunni in ingresso
OBIETTIVI: Favorire un inserimento graduale e piacevole
Favorire la socializzazione
Permettere la formazione di classi equilibrate
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA
DESTINATARI: alunni/e classi prime
OBIETTIVI :
Favorire:
-la continuità tra scuola dell'infanzia e scuola elementare
-la comunicazione/relazione verso l'altro
-la creatività e la produzione nel gioco spontaneo
Migliorare o rinforzare l'autostima
Guidare il bambino alla scoperta delle principali regole di un gioco
LABORATORIO TEATRALE
DESTINATARI: alunni/e classi seconde
OBIETTIVI :
Favorire la socializzazione attraverso un lavoro con gli altri per il raggiungimento di un risultato comune
Superare la paura di mettersi in gioco
Acquisire la capacità di esprimersi usando linguaggi differenti
Migliorare la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità
EDUCAZIONE MOTORIA
DESTINATARI: alunni classi terze, quarte, quinte
OBIETTIVI: valorizzare qualità e attitudini dei singoli individui; lavorare accettando le regole di convivenza; attuare un’ed. motoria integrata nel processo didattico educativo; scoprire il valore educativo del gioco; educare attraverso il gioco di squadra; consolidare i “fondamentali” di base dei giochi.
EDUCAZIONE AI MEDIA
DESTINATARI: alunni classi quarte
OBIETTIVI: abituare bambini alla discussione e al confronto dopo una fruizione televisiva. Acquisire un’iniziale consapevolezza della differenza che esiste tra reale e immaginario. Prendere coscienza dei meccanismi di trasmissione e comunicazione televisiva e della manipolazione delle immagini
Avviare ad una prima conoscenza del linguaggio delle immagini
EDUCAZIONE MUSICALE
DESTINATARI: alunni di tutte le classi
OBIETTIVI: Conoscere se stessi e gli altri per relazioni interpersonali positive.
Acquisire specifiche abilità disciplinari per aumentare la propria autostima
Sviluppare atteggiamenti di analisi, ricerca e spirito critico in contesti diversi.
Assumere atteggiamenti di disponibilità ad apprendere.
Valorizzare le abilità espressive di ciascun alunno/a
EDUCAZIONE STRADALE
DESTINATARI: alunni classi terze
OBIETTIVI: Conoscere la tipologia della segnaletica stradale, con particolare attenzione a quella relativa al pedone e al ciclista.
Analisi del Codice Stradale: funzione delle norme e delle regole, i diritti/doveri del pedone e del ciclista.
Far prendere coscienza dell’importanza del pedone e del ciclista per la tutela dell’ambiente.
Acquisire consapevolezza circa i rischi e i danni derivanti alla salute dell’uomo dal traffico assordante e inquinante.
DESTINATARI: alunni classi quarte
OBIETTIVI: verificare l’acquisizione di comportamenti corretti in qualità di utente della strada (ciclista), attraverso una prova teorica e una pratica (il bicipatentino)
PIEDIBUS
DESTINATARI: alunni di tutte le classi
OBIETTIVI : Promuovere l’attività fisica ; rispettare l’ambiente;
promuovere l’interazione comunitaria; imparare l’educazione stradale sul campo
PROGETTI DEL CIRCOLO
PROGETTO RACCORDO
DESTINATARI: alunni scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie
OBIETTIVI
favorire la continuità educativa tra i diversi ordini di scuola
usufruire di uno scambio reciproco di esperienze tra gli alunni dei diversi ordini di scuola
conoscere il nuovo ambiente e interagire con esso
PROGETTO "LIBERI DI... LEGGERE"
DESTINATARI: alunni scuole dell'infanzia, scuole elementari e genitori
OBIETTIVI :
Suscitare nei bambini l'interesse e il piacere per la lettura
Offrire agli adulti momenti di confronto sulla lettura
PROGETTO "AMBIENTE E SALUTE "
DESTINATARI: alunni scuole dell'infanzia e scuole elementari
OBIETTIVI :
Sensibilizzare rispetto alle tematiche di educazione ambientale e all'acquisizione di stili di vita sani
Individuare soluzioni possibili, condivise e partecipate (incentivare l'uso di mezzi alternativi)
Alcuni docenti si occupano di aspetti particolari dell’offerta
scolastica: aggiornamento progetti,piani di lavoro…
Già da alcuni anni gli istituti scolastici italiani hanno la possibilità di utilizzare
delle nuove figure professionali, istituite con il compito di realizzare le finalità della scuola dell’autonomia. Sono le cosiddette “funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa” ( ex “funzioni obiettivo” )che ciascun Collegio dei Docenti, sulla base delle esigenze e dei bisogni della scuola, individua.
All’inizio di ogni anno scolastico verranno comunicate le aree di intervento e i nominativi dei/le docenti responsabili.
FUNZIONI STRUMENTALI
al Piano dell’Offerta Formativa
AREE (art.28 CCNL 1998-2001 e art.. 37 CCN Integrativo)
AREA 1
GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
coordinamento delle attività del Piano
coordinamento della progettazione curricolare
valutazione delle attività del Piano
coordinamento dei rapporti tra la scuola e la famiglie
AREA 2
SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI
analisi dei bisogni formativi e gestione del Piano di formazione e aggiornamento
accoglienza dei nuovi docenti
produzione dei materiali didattici
coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie e della biblioteca
cura della documentazione educativa
coordinamento nella scuola dell’attività di tutoraggio connessa alla formazione universitaria dei docenti
AREA 3
INTERVENTI E SERVIZI PER STUDENTI
coordinamento delle attività extracurricolari
coordinamento e gestione delle attività di continuità,di orientamento e tutoraggio
coordinamento delle attività di compensazione, integrazione e recupero.
AREA 4
REALIZZAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI D’INTESA CON ENTI ED ISTITUZIONI ESTERNI
coordinamento dei rapporti con enti pubblici o Aziende anche per la realizzazione di stage formativi
coordinamento delle attività di scuola-lavoro e di stage formativi
coordinamento delle attività con la formazione professionale.
Collaboratrici del D.S.
Le collaboratrici sono figure designate dal DS, secondo la normativa vigente.
Nello specifico, hanno compiti di consulenza e supporto, come:
sostituire il DS in caso di assenza breve;
collaborare nella gestione del sistema dell’organizzazione scolastica;
tenere i rapporti con l’Ente Locale e gestire quelli con docenti ed utenza, d’intesa con il DS;
occuparsi dell’archiviazione della documentazione d’Istituto, relativa alla componente docente (OO.CC., progetti, commissioni di lavoro…);
redigere i verbali del Collegio Docenti e dello Staff di direzione.
Referenti di Plesso
Le referenti di plesso (Infanzia: Boves, Cervi; Primaria: De Amicis, Ungaretti) gestiscono i rapporti fra le/i docenti del loro plesso, DS e Staff.
Si tratta di un compito importante e delicato in quanto tali figure presiedono al fondamentale aspetto della comunicazione all’interno del Circolo Didattico.
Si occupano infatti:
dal punto di vista del “vertice” di far circolare le informazioni/comunicazioni (e verificarne l’acquisizione presso colleghe/i) della Direzione e del Ministero – non a caso, quando scritte, si denominano Circolari…-;
dal punto di vista della “base”, tali funzioni sono trade union fra ogni singola/o docente o gruppo di docenti, la scuola tutta e, appunto, il suo “vertice”.